Interni
Alessandra Ghisleri, titolare di Euromedia Research, sondaggista di fiducia del premier, parla a Tempi.it: «La gente è disillusa, cerca un punto di riferimento solido. Dire "Berlusconi dimettiti" non porta voti, perché non porta benessere alle persone. Se si votasse oggi: centrosinistra al 40,7%, centrodestra al 37,5% e terzo polo all’11%»

Nella lettera di intenti del governo, anche proposte sulla flessibilità in uscita. I sindacati fanno muro. Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia di Mestre, commenta a Tempi.it: «Il sindacalista ci prova ma noi dobbiamo dirgli no. La flessibilità in uscita ci vuole, sennò penalizziamo i giovani. Però solo se prevediamo anche ammortizzatori adeguati, altrimenti è inaccettabile»

L'editorialista del Sole 24 ore Stefano Folli interviene a Radio Tempi per commentare la lettera consegnata all'Europa da Berlusconi e la situazione all'interno dell'opposizione: «Il nostro è un sistema chiuso, corporativo. Per questo ci vuole una leadership forte che superi gli infiniti ostacoli che impediscono la crescita. La sinistra ha davvero bisogno di un Big Bang»

Ritanna Armeni spiega a Tempi.it cosa sarebbe successo se, al posto dell'attuale maggioranza, fosse stata la sinistra al governo a ricevere la lettera della Bce con indicate le riforme da attuare: «Dio ce ne scampi. Si sarebbe aperto un problema enorme a sinistra, ma non so se poi si sarebbe arrivati ad una crisi di governo o a un'intesa dell'ultima ora»

I leader dell'Unione europea apprezzano il contenuto della lettera portata da Silvio Berlusconi a Bruxelles: licenziamenti, pensioni, dismissioni del patrimonio pubblico le misure che il governo intende prendere per favorire la ripresa. Il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy: «Impressione molto buona»

Berlusconi chiede alle opposizioni di «confrontarsi sul merito dei provvedimenti». Ferrara: "Le varie sinistre un giorno deridono il governo perché non avrebbe la fiducia dell'Ue, il giorno dopo insorgono contro il programma di riforme per lo sviluppo concordato in sede europea. Insorgere è facile, prepararsi al governo è difficile"

Sono uscite le prime indiscrezioni sulla lettera consegnata a Bruxelles dal governo italiano. Le riforme contenute: pensione di vecchiaia a 67 anni entro il 2026 per uomini e donne, 5 miliardi all'anno per tre anni dalla dismissione del patrimonio pubblico e stretta sui contratti parasubordinati. Pd: «Misure orrende». Draghi: «Passo importante»
