Cari Gatti e Grimoldi, grazie per la vostra lettera. Troviamoci e parliamo di scuola
Il professore Andrea Ichino, autore assieme a Guido Tabellini dell’interessante ebook Liberiamo la scuola (qui la nostra intervista allo stesso Ichino), ha risposto alla lettera aperta che Gianmario Gatti e Mauro Grimoldi gli hanno inviato tramite tempi.it in merito a questo suo articolo pubblicato sul Corriere della Sera). Di seguito pubblichiamo l’email che ha inviato a Gatti e Grimoldi.
Cari prof Gatti e Grimoldi,
grazie per aver letto il mio articolo e per le vostre interessanti riflessioni.
Permettetemi di risponderle con le stesse parole che ho usato proprio oggi (ieri, domenica 27 ottobre, ndr) sul Corriere per rispondere ad una lettera di Luciano Canfora e altri colleghi (che le allego per sua comodità, qualora non l’avesse vista).
«Spero che la sintonia (di cui ringrazio) arrivi fino a concordare sul fatto che senza un esperimento controllato non possiamo stabilire se sia meglio per il futuro di un giovane studiare più greco antico o più tedesco e biochimica: la scienza ci insegna che energie limitate impongono scelte. Ma se «gli studi classici offrono la migliore e più completa educazione alla complessità», c’è da chiedersi come possa sopravvivere il resto del mondo che non li coltiva. In ogni caso, non chiedo di abolire gli studi classici, ma solo che i giovani possano personalizzare maggiormente i loro studi».
Credo forse che le possa interessare la proposta a cui ho lavorato insieme a Guido Tabellini e che può scaricare qui.
E se vuole vengo volentieri a presentarla nella sua scuola, per visitarla.
Ma lei provi a guardare il sito della Boston Latin school (la più antica scuola americana) e provi a vedere come, attraverso percorsi personalizzati, i ragazzi fanno studi classici e scientifici.
Cordiali saluti,
Andrea Ichino
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