Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

Blue Whale. «Gli adolescenti hanno bisogno di un’educazione alla violenza»

Una bufala divenuta psicosi. Cosa sappiamo del macabro gioco di cui si parla nelle cronache. E un'opinione controcorrente di Claudio Risé

Caterina Giojelli
30/05/2017 - 16:19
Società
CondividiTwittaChattaInvia

blue-whale-70259.660x368

Blue Whale Challenge, «la bufala c’è; e “funziona” talmente bene da tendere a tramutarsi in realtà». Come scrive Umberto Folena su Avvenire, la leggenda ormai virale della balena blu che dalle profondità dei social network istigherebbe ragazzini e adolescenti a suicidarsi, si è aperta un varco nella rete e nell’immaginazione in alcuni di loro «innescando l’effetto Werther: se mi suicido secondo le modalità del gioco, avrò quella visibilità che nella vita non ho, e a cui aspiro». Una profezia che si autoadempie con la complicità di chi non vede l’ora di crederci e mette in atto una comportamenti che la realizzano, insomma, un meccanismo semplice e feroce che ha spinto la polizia di Stato in Italia a realizzare un vademecum per i genitori degli adolescenti per aprire un dialogo sul fenomeno che viaggia in rete e prestare attenzione ad alcuni segnali. Cosa c’è di vero in queste storie? Poco tempo fa ilpost.it ha ricostruito tutti i punti oscuri della vicenda. Il problema è che, come dice Avvenire, ora a furia di parlarne «la bufala è potente».

FENOMENO RUSSO. La “balena blu” (traduzione di “blue whale”) naviga infatti in acque italiane solo da pochi mesi ed è stata portata a galla da un recente servizio delle Iene e alcuni casi di cronaca che poco hanno a che fare con le leggende e molto con la moda delle sfide estreme online (dai selfie sui binari, a stendersi sull’asfalto aspettando le auto per alzarsi solo all’ultimo secondo, fino al cutting, tagliuzzarsi e veicolare le immagini in rete). Tutto ha inizio infatti in Russia, dove, ricordiamo, la percentuale di suicidi tra i 15 e i 19 anni è altissima (in media 1.500 all’anno, tre volte la media europea), quando il giornale Novaya Gazeta pubblica un’inchiesta sostenendo che le morti di 130 ragazzi registrate in pochi mesi tra il 2015 e il 2016 sono riconducibili a gruppi partecipati da adolescenti con pensieri suicidi nati su VKontakte (VK), un social network simile a Facebook molto diffuso in Russia, 80 dei quali direttamente collegati al Blue Whale.

BUFALA DIVENTA REALTÀ. Un gioco mortale che ha inizio con un contatto da parte di un “curatore” e che si avvale di 50 macabre regole: dalle incisioni col rasoio, al dolore autoinflitto, alla visione alle 4.20 di film dell’orrore, il tutto documentato con invio di foto al curatore che il 26esimo giorno comunicherà al concorrente del Blue Whale la data in cui dovrà morire. Un’escalation di assurdità che il 50esimo giorno dovrebbe portare un ragazzino sulla cima di un palazzo, e da qui saltare giù, spiaggiandosi a terra ripreso da un complice col telefonino. A dare corpo alla leggenda l’11 maggio viene arrestato a San Pietroburgo Philipp Budeikin, 21 enne, studente di psicologia accusato di istigazione al suicidio di 16 adolescenti e di aver partecipato alla diffusione del fenomeno Blue Whale. «Ci sono le persone e gli scarti biologici – pare abbia spiegato spiegato Budeikin –. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società». Insomma le persone che avesser creduto alla bufala, «un “purificatore” della società, sic. Chiaro il meccanismo? La bufala diventa realtà», nota ancora Folena.

LEGGI ANCHE:

Biden Kissinger

Scontro con Russia e Cina o negoziati? Le due linee degli Usa sulla guerra

26 Maggio 2022
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex capo di Stato della Russia, Dmitri Medvedev

Craxi: «Lavoriamo per il dialogo. Irricevibili i toni di Medvedev»

26 Maggio 2022

SEGNALAZIONI. In Russia il Blue Whale ha trovato il suo simbolo nel suicidio di una sedicenne, Irina Palenkova, che proprio su Vk, nel gruppo “f57”, aveva documentato la sua fine. Su Instagram si legge che «i post recenti di #f57 (secondo le presunte regole del gioco il primo step sarebbe proprio incedersi sulla mano con il rasoio “f57” e inviare una foto al curatore, ndr) al momento sono nascosti perché la comunità ha segnalato alcuni contenuti che potrebbero non rispettare le linee guida», ma in Italia le autorità invitano i genitori a prestare massima attenzione a chi potrebbe avere abboccato alla psicosi. Le Iene hanno collegato al Blue Whale il suicidio di un ragazzo di 16 anni, che si è gettato da un grattacielo all’inizio di marzo a Livorno, dopo che un compagno di classe aveva raccontato della sua partecipazione a un qualche tipo di sfida online e dei suoi comportamenti insoliti.
Da allora non c’è giorno che non scattino le segnalazioni in tutta Italia: solo nelle ultime ore i giornali hanno parlato di una diciassettenne di Cosenza, una tredicenne friulana, una quindicenne di Fiumicino, una quattordicenne di Ravenna e, soprattutto, di un dodicenne straniero che in provincia di Venezia sarebbe stato “salvato” dopo aver già superato dieci delle 50 prove grazie alla segnalazione di un genitore, l’intervento dell’Istituto che ha avvisato i servizi sociali del Comune e l’arrivo dei carabinieri (in realtà non sarebbero state riscontrate “incisioni” dai medici sul corpo del bambino).

CURA O CURATORE. Psicosi, bufala, fake news, comunque e in qualunque abisso sia nata, Blue Whale ha assunto i contorni della profezia che si autoadempie e porta alla luce un messaggio chiarissimo. «Il fatto che un cinquantennio di educazione antiautoritaria e liberale si concluda con un curatore (o tutore) misterioso che ti impartisce istruzioni per progressivamente distruggerti e poi ammazzarti, cui obbedisci senza fiatare, ci insegna molte cose. Le prima è che i ragazzi hanno bisogno di cura, altrimenti si cercano il curatore», scrive Claudio Risé in prima pagina sul Giornale. «Nessuno può vivere senza regole, soprattutto gli adolescenti. La personalità, per formarsi, ha bisogno di un contenitore, un sistema di regole. Senza di esse non avrà identità, si sentirà “nessuno”, spazzatura sociale (come definisce le sue vittime l’iniziatore di Blue Whale) e diventerà vittima di chi voglia essere il suo carnefice». La seconda è che oltre che di regole, gli adolescenti hanno bisogno anche di «un’educazione alla violenza. Se nessuno gliela spiega, mostrandogliela in qualche modo, questa diventa un tabù, il cui fascino e potere (come insegnano antropologia e storia delle religioni) diventa invincibile». Risé ricorda la crescita degli amanti del cutting, dei ragazzi che osano un passo verso la distruzione pur di rompere il benessere anestetizzato in cui sono stati immersi da una società ossessionata dall’annientamento di tutto ciò che è dolore e violenza, «non incontrando né dolore né violenza, di cui non si può neppure parlare, non si prova spesso alcun piacere. Per riconoscerlo, dobbiamo fare anche l’esperienza del suo fratello negativo, il male». È quello che i ragazzini (ma anche le ragazzine, con i loro giochi crudeli) hanno sempre saputo, pestandosi più o meno duramente appena potevano, afferma Risé, prima che tutto sprofondasse nell’attuale bullismo transgenere. «L’educazione, vera, è iniziazione alla vita integrale: piacere e dolore, corpo e spirito, vita e morte. Se togliamo il dolore, lo spirito e la morte, anche il piacere svanisce, e la vita diventa incomprensibile. E ci si uccide. Per fretta di godere e devozione al politically correct, abbiamo semplificato in po’ troppo». Urge cambiare strada.

Tags: Blue WhaleieneRussiasuicidi
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Biden Kissinger

Scontro con Russia e Cina o negoziati? Le due linee degli Usa sulla guerra

26 Maggio 2022
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex capo di Stato della Russia, Dmitri Medvedev

Craxi: «Lavoriamo per il dialogo. Irricevibili i toni di Medvedev»

26 Maggio 2022
Il sergente russo di 21 anni Vadim Shishimarin, condannato all'ergastolo in Ucraina

Ucraina. Davvero giustizia è fatta?

26 Maggio 2022
Egisto Corradi

La faccia più vera

26 Maggio 2022
L'intervento a Davos di Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina

«L’Occidente spinga l’Ucraina a scendere a patti con la Russia»

25 Maggio 2022
Joe Biden in visita di Stato in Asia

L’unico vero avversario degli Stati Uniti è la Cina

24 Maggio 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Nemmeno un grazie a Andreotti e Martelli, i soli che tentarono di salvare Falcone
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist