Anche Atene ha i suoi saggi. Il comitato di esperti inquirenti del ministero delle Finanze ellenico ha redatto un rapporto di cui alcuni stralci sono stati pubblicati dal quotidiano ateniese To Vima e che subito sono stati ripresi dal settimanale tedesco Der Spiegel. Secondo quanto si apprende il governo greco dovrebbe ricevere dalla Germania circa 162 miliardi di euro, pari all’80 per cento dell’intero prodotto interno lordo del Paese.
Secondo quanto riporta To Vima, infatti, i membri del comitato di esperti greci avrebbero calcolato che la Germania dovrebbe restituire alla Grecia circa 108 miliardi di euro per i danni causati alle infrastrutture durante l’occupazione nazista e dovrebbe restituirne altri 54 miliardi per un prestito che le forze del Terzo Reich avrebbero obbligato l’allora governo greco a richiedere per passarlo, poi, alla Germania di Hitler.
«La Grecia non ha mai ricevuto alcuna compensazione, né per i prestiti che è stata obbligata a ricevere per la Germania né per i danni sofferti durante la guerra», spiega il rapporto. E il viceministro delle Finanze Christos Staikouras, che interrogato la settimana scorsa sui contenuti del rapporto aveva evitato di fare commenti affermando che essi erano e dovevano restare segreti, ha detto che «la Grecia ritiene la questione aperta» e «si riserva il diritto di portarla a una conclusione soddisfacente».
Quale conclusione è presto per dirlo. Certo è che, come avrebbe detto allo Spiegel un ufficiale di governo greco vicino al primo ministro Antonis Samaras, «non è tempo di ingaggiare una lotta con Berlino».