Australia. Membri dell’esercito sfilano in divisa al gay pride: il maggiore Gaynor protesta e viene licenziato
GUERRA IN IRAQ. Gaynor, cattolico di 35 anni e padre di sei figli, aveva pubblicamente dichiarato l’8 marzo 2013, subito dopo la parata, che l’uniforme dello Stato per cui aveva rischiato la vita in Iraq non poteva essere associata a un tale evento, sottolineando che normalmente è vietato partecipare in uniforme ad attività politiche. Membro dell’intelligence dell’esercito dall’età di vent’anni, il maggiore, già ammonito per aver criticato il ritiro delle truppe dall’Iraq e collegato l’islam al terrorismo, il 22 marzo è stato richiamato così dal vicecomandante delle forze armate australiane, A.J. Campbell: «L’esercito non condivide le sue visioni, che sono sia offensive sia divisive (…). Le sue posizioni personali non sono in linea con quelle dell’esercito».
«INCOERENTE CON L’ESERCITO». Nella missiva Gaynor veniva anche invitato a rassegnare le dimissioni. Cercando di prevenire ogni possibile accusa di lesione della libertà di pensiero, il generale aveva proseguito spiegando che «non è nostra intenzione impedirle di avere la sua opinione, ma se questa opinione è collegata al servizio militare ed è fondamentalmente incoerente con la politica dell’esercito e con i suoi valori, lei dovrebbe rivalutare la sua assunzione. Suggerisco che, in queste circostanze, il corso appropriato delle azioni sia la presentazione delle sue dimissioni».
Gaynor, però, non solo non accettò il “consiglio”, ma il 15 aprile successivo denunciò direttamente il comandante della Difesa, il generale David Hurley, per aver permesso ai militari di partecipare in uniforme alla marcia gay, giudicandola offensiva della morale comune e della sua religione, «condivisa da almeno il 40 per cento dei membri dell’esercito».
IL LICENZIAMENTO. Intenzionato a proseguire, il generale decise di scrivere nuovamente al maggiore, ribadendo che «pur rispettando le sue convinzioni religiose, (…) le sue argomentazioni pubbliche minano la mia fiducia nella sua capacità di sostenere i valori dell’esercito australiano e la sua incisività come leader». Nel gennaio 2014 Hurley informò quindi Gaynor che aveva intenzione di licenziarlo. Così, dopo sei mesi, il 10 luglio scorso, giorno esatto del termine di mandato del generale a capo delle Forze armate, la decisione è stata ufficializzata.
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35 commenti
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Diciamolo, Bernard Gaynor è omofobo. Profondamente omofobo. E’ un esponente politico di un partito iperconservatore e tra l’altro, per la precisione, non si può parlare di licenziamento, in quanto lui era già da tempo un “riservista”, ovvero non in servizio. Richiamabile (come chiunque abbia fatto il servizio militare, anche in Italia) in caso di emergenza (ovvero di guerra). La decisione cui si fa riferimento è quella di cancellarlo dall’elenco dei riservisti. E con le sue dichiarazioni volutamente (per sua stessa ammissione) provocatorie, Bernard Gaynor ha di certo molto forzato la mano, soprattutto non riconoscendo l’autorità militare e criticandola apertamente (e non attraverso i canali istituzionali)
Tra le sue affermazioni più famose, ci sono le seguenti:
“I think public displays of homosexuality should be illegal”
“I credo che manifestazioni pubbliche di omosessualità dovrebbero essere illegali”
“I wouldn’t let a gay person teach my children”
“non permetterai mai ad un omosessuale di essere un insegnante dei miei bambini”
“Divorce … has completely destroyed a fundamental aspect of marriage, and that is that marriage is for life”
“Il divorzio … ha completamente distrutto un aspetto fondamentale del matrimonio, e cioè che il matrimonio è per sempre”
Gaynor, per esempio, si è sempre rifiutato di chiamare il Tenente Colonnello Cate McGregor con il suo nome non riconoscendone la validità (Il Tenente colonnello Cate McGregor è un transgender, il transgender di più alto grado nelle forze armate australiane, prima della transizione si chiamava Malcolm Gerard McGregor) … e si potrebbe continuare a lungo.
Insomma, di certo non c’era sintonia tra Gaynor ed i vertici delle forze armate.
E tra un trallallero e un trallallà, anche oggi Nino ha fatto il suo compitino.
Peccato che non ho il tempo che evidentemente ha lui per smentirlo, perché di solito è questa la solita conclusione , diciamo nel 99% delle volte che fa i compiti, non ne azzecca una che sia una.
Arriva tutto trallallaero tralllallà a rivelare la verità rivelata e poi, boom, il pallone sgonfiato scoppia !
(Certo, che solo un fondamentalista come Gaynor poteva dire che il divorzio ha distrutto un aspetto fondamentale del matrimonio , cioè che il matrimonio è per sempre…., e pensa che questa scemenza si smonta da sola, senza consultare nessun sito gay ….ma va a nasconderti, che fai miglior figura )
Voglio dire, uno ormai sa che la solita pappardella che propina questo Topo-Nino sotto l’articolo di Tempi, non aggiunge niente di niente al tema precipuo dell’articolo,che è l’allontanamento di un militare che si è permesso di criticare la sfilata ad un lurido gay pride di commilitoni, né tantomeno lo smentisce di un acca…si può essere più inconsistenti del principe dei trallalleri ?
Ma ancora hai la faccia tosta di applicarti a questi esercizietti inconcludenti, stavolta non sapevi proprio dove pescare le tue stupidate, in cui ti presenti gonfio come un piccione vanesio e poi fai l’immancabile figura di cacca ?
( mi sono presa un secondo di tempo per leggere le solite traduzioni in malafede che posta: anche io non vorrei mai che un gay sia insegnante dei miei figli ! Infatti hai tradotto gay con omosessuale, mentre invece c’è una differenza abissale, somaro ! )
Prego prendere atto che Giovanna non ha obiezioni sul fatto che degli omosessuali insegnino a dei ragazzi, anzi, non avrebbe obiezioni se scoprisse che un insegnate dei suoi figli fosse omosessuale!
Mi pare una posizione più che coerente per un cristiano.
Ognuno porta la sua croce, e chi porta quella pesante dell’omosessualità è accolto come fratello.
anche a me sembra normale
E finalmente anche Nino il topolino, dopo anni e anni di stazionamento sul sito di tempi, in cui il concetto è espresso a chiare lettere da sempre, ha capito che non è l’essere omosessuale il problema , ma l’ideologia gay.
Preferirei mille volte , per i miei figli, un insegnante omosessuale ( saranno affari suoi, o no ? ) che un insegnante mellifluo imbevuto di ideologia gay fino al midollo come Nino il topolino !
Dai, trallallero, meglio tardi che mai, ci sei arrivato anche tu.
Perché pensare che scrivere Gesù e’ gay sia un’offesa per Gesù ?! A parte il fatto che Gesù, per quel che ne sappiamo, non ha mai dichiarato la propria sessualità in senso etero o gay …quindi scrivere che fosse gay o sostenere il contrario e’ comunque una baggianata. Un po’ come disquisire sul sesso degli angeli. Lo scopo del messaggio di Cristo tutto mi sembrava tranne che incentrato sulla sessualità dello stesso. Da quello che so la Chiesa non condanna i gay se osservano la castità, anzi li accoglie.
Che garanzie di difesa possono venire da un esercito costituito da tanti scemarelli così?
@ale: Gesù ha preso su di se i nostri peccati, non li ha promossi con abominevole orgoglio. Ti basti questo, dell’egoismo gay son pieni i giornali e, purtroppo per te, anche le fosse.
Se non ci convertiamo, periremo tutti allo stesso modo.
SALVATI!
Povera Australia, che squallida fine!
Quello che non è chiaro è perché sia lecito secondo voi condannare pubblicamente l’omosessualità e viceversa sia lesivo ironizzare sulla religione. Come sempre due pesi e due misure.
Secondo me se i soldati in divisa avessero sfilato con cartelli critici della cultura gay, sarebbero stati licenziati loro. Quindi: ironizzare sulla religione e` OK. Criticare il movimento gay no.
Eccoti i due dove stanno i due pesi e le due misure (e l’ipocrisia)
Filomena è evidente che di fisica e metrologia non capisci niente…
Via Verità e Vita è sempre calpestata. Non conta chi sei, anche a te costa l’espulsione, così agisce il potere (povero generale David Hurley).
Filomena è solo un troll che alberga qui tra queste pagine sdoppiandosi in più nick per reiterare idiozie.
FILOMENA i gay riescono nell’incredibile gioco di far credere a tutto il mondo di essere le vittime e invece sono i nuovi intoccabili cui tutto è permesso. altro che due pesi e due misure. citami un caso in cui chi tocca anche solo col pensiero i gay non viene colpito nella carriera o nei soldi.
Io uno ce l’ho, Luigi Amicone! Che al contrario costruisce la sua carriera sull’essere contro i gay, tutti i diversamente coitanti anche se etero, i giudici che seguono la costituzione invece che le encicliche, ecc.
Ma è talmente vasto il male da denunciare, e talmente vasta la Verità da difendere, che adesso ha preso a scrivere Renato Farina noto costruttore e diffusore di falsità per sua stessa ammissione, oltre che plurinquisito e condannato; uno che dice di se “sono cosciente di avere contravvenuto gravemente alle regole di comportamento della categoria dei giornalisti”.
Sempre più bravo, Lucillo, hai capito tutto ! Che mente ! Bravo !
Sicuramente uno così perfetto come te, non avrà sbagliato mai .
Bravo !
Una cosa è sbagliare, altra è contar balle!
E non balle da bar dello sport, ma falsità ben strutturate e invenzioni pure, costruite in piena coscienza per essere pubblicate e diffuse.
Altra cosa ancora è associarsi a rapitori e torturatori, di nuovo in piena coscienza.
Insomma, un bel personaggino! Ammetto che perfetto come lui non lo sono, ne riuscirei neanche con il massimo impegno.
l’omosessualità è un vizio ed è contro la natura, la religione invece fa parte della natura umana. Quindi i pesi non sono due ma uno solo
Si, in questo caso è il peso dell’ignoranza.
E dopo dite al resto del mondo che è indottrinato secondo il pensiero unico… più unico di quello dogmatico della religione… La religione esiste perché l’uomo ne ha bisogno per dare risposte a domande che ad oggi non hanno ancora una risposta razionale e scientifica. Che poi qualsiasi “non conformità” rispetto alla vostra assurda morale sia per voi un vizio contro natura è semplicemente un pregiudizio spregevole.
Tu, e tutti gli atei che si sono intrufolati in questo sito cattolico, siete gli ultimi a poter esprimere giudizi ragionevoli sul fenomeno religioso.
Per voi la religione è qualcosa di sconosciuto, non la sentite, non la vivete dentro di voi.
Date dei giudizi assolutamente fuori dalla realtà, perché costruiti sulla VOSTRA realtà soggettiva di persone non religiose.
La frase che la religione esiste perché l’uomo eccetera-eccetera, è un immane non senso.
Io la vivo la religione, è parte di me.
Che cavolo ne sapete voi perché io sono religioso, perché vi arrogate il diritto di parlare a nome di tutta l’umanità.
Io non parlo a nome di tutta l’umanità.
Io parlo per me.
Eventualmente parlo della MIA ESPERIENZA della religione.
Non ho la supponenza di parlare A NOME DI…., parlo io, di me, di Menelik-Edoardo.
Strombazzate poi razionalità e scienza.
Ma quale scienza?
Io sono un chimico, e sono cattolico.
Dopo un periodo di non-curanza, di freackettonaggio, di drogaggio, di hippie, ho scoperto che dentro di me sono cristiano cattolico anche se facevo l’indifferente.
allora sarei un cretino, perché chimico, dunque uomo di scienza, dovrei essere ateo o per lo meno agnostico.
Invece sono cristiano, e cattolico, e chimico pure.
La vostra idea della religione cristiana è giusto da operetta.
Non conoscete il cristianesimo, e non conoscete il fenomeno religioso.
Ma giudicate le persone come se lo conosceste.
Che tu viva la religione e che sia parte di te nessuno lo nega e se questo nella tua, mi sembra grande esperienza di vita ti abbia fatto stare bene, è un fatto positivo. Il fatto però che altre persone non vivano la religione come la vivi tu non significa che non possano esprimersi sia pure su un sito cattolico. Il mio tono era dovuto non ai tuoi commenti che generalmente sono come dici tu basati sulla tua esperienza e valgono per te, ma in risposta a chi ritiene di avere principi morali superiori a quelli degli altri e che appunto certi comportamenti sono contro natura o comunque condannabili.
Resta il fatto che in Australia si puo` prendere in giro i cristiani ma non si puo` prendere in giro i gay.
In altre parole, oggi i “politicamente corretti” sono proprio quelli che pensano di avere “principi morali superiori a quelli degli altri.”
No Carlo, in Australia, come ovunque, nelle strutture gerarchiche (come le forze armate o le chiese) si rispettano le gerarchie. Tutto qui. La cancellazione dalle liste dei riservisti (e non il licenziamento, come dice il titolo del post) è avvenuta perchè Gaynor ha ripetutamente criticato delle scelte dei vertici delle forze armate senza seguire i canali opportuni rompendo così il rapporto di fiducia con le forze armate
Pessima argomentazione caro Nino, visto che anche Eichman diceva di aver rispettato le gerarchie.
Riprova, sarai un troll più fortunato.
Pardon, mi è rimasta attaccata alla tastiera l’ultima “n” di “Eichmann”.
Lo preciso affinché le ricerche dell’ineffabile troll di turno non siano vane.
Dal punto di vista della organizzazione, il rispetto della gerarchia è fondamentale. Poi ovviamente uno può dissentire anche apertamente, ma si pone fuori della organizzazione.
Questo a prescindere dalla organizzazione che può essere buona o cattiva. Gaynor è liberissimo di criticare le forze armate apertamente e utilizzando tutti i canali che preferisce, ma se non segue le regole della organizzazione cui appartiene è corretto che non ne faccia più parte.
Il tuo commento su Eichmann non mi sembra appropriato, se Eichmann non condivideva ciò che i suoi capi gli dicevano di fare poteva uscire dalla organizzazione o rifiutarsi di rispettare la gerarchia (e per questo essere espulso).
Troll? … mah …
Nino proprio non ci arriva, comincio a credere che sia un caso disperato di ottusità.
Anche se ottusità trallallero, sempre di ottusità si tratta: impermeabile a qualsiasi obiezione, e dire che ne colleziona a pacchi, ma lui, trallallero trallallà, se ne infischia e prosegue saltellando su…
Il problema, caro troll, è che il signor Gaynor non critica le forze armate australiane per la loro ottusa resistenza a non impiegare i canguri come serventi dei pezzi antiaerei, ma per aver preso una precisa posizione di natura politica, la quale, in effetti, a prescindere dalla sua natura, risulterebbe intollerabile per tutte le forze armate di tutti i paesi democratici.
D’altra parte, per rendersi conto della reale consistenza delle bischerate sparate dai dai troll di questo sito basta figurarsi le reazioni della “società civile” nel caso in cui il due giugno, per i fori imperiali, la divisione Folgore sfilasse con alla testa il vessillo del Fronte della Gioventù.
A parte la “visione” di Campbell (“…l’esercito non condivide le sue visioni, che sono sia offensive sia divisive … le sue posizioni personali non sono in linea con quelle dell’esercito…”) che é tutta da dimostrare, ma anche poco rilevante a mio parere nella faccenda, il vero problema é che Gaynor si é mosso prevedibilmente in modo sbagliato nel segnalare il suo dissenso sugli atteggiamenti gay-friendly e lesivi della sensibilità religiosa di qualche militare australiano. Sono comunque d’accordo che Gaynor va possibilmente aiutato economicamente e supportato idealmente. Il suo licenziamento non vedo come non si possa considerare una prevaricazione prima di tutto culturale, che lede le convinzioni profonde di una persona e non adeguatamente giustificata. Il vero problema é probabilmente il fatto che i suoi capetti altolocati si sono visti bellamente “non considerati” o “bypassati” a seguito dei procedimenti avviati dal maggiore stesso presso la magistratura australiana.
Quei soldati non solo hanno portato la divisa in sede impropria, ma, visti i contenuti del corteo, lhanno pure disonorata, perché hanno insultato l’ordine che sono chiamati a difendere.
Ma vorrei capire cosa c’entrano igay e il gay pride con la vicenda. Se c’entrano è in via del tutto marginale.
Il maggiore è stato allontanato perchè solito ad esternare pubblicamente posizioni fondamentaliste e divisive, che minavano il decoro e la credibilità dell’arma. Come si fa a difendere un tizio che sostiene che l’islam sia sinonimo di male assoluto?