Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Blog La preghiera del mattino

La preghiera del mattino

Attenzione, lo stato di emergenza può dare dipendenza

Lodovico Festa
14/12/2021 - 10:32
Blog
CondividiTwittaChattaInvia

Mario Draghi lascia la conferenza stampa

Su Scenari economici Guido da Landriano all’inizio di un’impegnata disanima del rapporto tra stato di emergenza e Costituzione italiana (tema sul quale già Angelo Panebianco aveva svolto considerazioni analoghe sul Corriere della Sera) cita questa frase di un autorevole giurista come Gaetano Azzariti: «Quando qualcuno (Silla prima, Cesare poi) ha pensato di estendere lo stato di emergenza e si fece confermare oltre il tempo i pieni poteri, ecco che la dittatura da “commissaria” si fece “sovrana”, e la Repubblica capitolò. Ancora oggi è questa la sfida più grande. Se infatti adesso sopportiamo limitazioni di libertà disposte in piena e solitaria responsabilità dal governo pro tempore in carica, lo facciamo per necessità, avendo ad esso trasferito di fatto i poteri sovrani. Consapevoli però che, se dopo aver sconfitto il terribile e invisibile nemico, non si dovesse tornare alla normalità, rischieremmo di precipitare nel buio della Repubblica». Proprio perché combattere la pandemia richiede inevitabili provvedimenti tecnici rapidi e incisivi, non ci si deve dimenticare di quel che potrebbe succedere dopo.

Su Atlantico quotidiano Lorenzo Gioli scrive che «secondo l’ultimo rapporto Censis, il 74,1 per cento dei giovani fra i 18 e i 34 anni ritiene che troppi anziani occupino posizioni di potere nella società. Il 54,3 per cento crede che si spendano troppe risorse pubbliche per le fasce di popolazione più anziane, a scapito delle giovani generazioni». Senza visioni, senza uno sforzo educativo, senza battaglie culturali una società ha difficoltà a “stare insieme”. Dopo dieci anni dal commissariamento della politica impostato da Giorgio Napolitano che ha impedito appunto visioni, educazione, confronto culturale, il Censis ci dà un ulteriore dato su quanto sia avanzata la nostra disgregazione.

Sulla Zuppa di Porro si legge: «Eppure nonostante il suo spessore politico alla fine Macron ha molti difetti del suo piccolo imitatore di Rignano: innanzi tutto quello di puntare sull’idea di comprimere la politica nello stato delle cose presenti senza gli slanci di un certo conservatorismo che vuole fare i conti con le derive del globalismo, e senza i valori di una certa socialdemocrazia né i travagli di un ecologismo erede costruttivo (almeno in parte e in Germania) del distruttivo ribellismo sessantottino». Sono riflessioni legate al viaggio del presidente francese a Budapest.

Su Formiche Andrea Romano dice: «Se il segnale di Letta è stato improntato alla responsabilità e all’apertura, la risposta di Meloni conferma il cupo settarismo di una destra che scommette solo sulla divisione dell’Italia». Nel giro di qualche giorno Enrico Lettino e i lettiniani hanno chiesto a Silvio Berlusconi di isolare i sovranisti Giorgia Meloni e Matteo Salvini, poi hanno chiesto alla Meloni di salvare l’Italia dal paranoico tentativo di Berlusconi di conquistare il Quirinale, ora chiedono a Berlusconi e Salvini di combattere il cupo settarismo di destra della Meloni. Le nuove campagnette lettiniane stanno alle antiche e talvolta terribili campagne per combattere quello che appariva il “nemico principale” (da Alcide de Gasperi a Bettino Craxi) come la solennità dell’antica filastrocca “Ambarabà ciccì coccò” sta a quella dell’Internazionale.

Sul Sussidiario sotto lo pseudonimo Lao Xi si scrive: «Così, senza Mattarella e senza Draghi, nel mezzo di un piano di sviluppo tutto da attuare, con un’epidemia ancora non debellata e in un quadro internazionale sempre più confuso, l’Italia precipita in un grande rischio. Quindi noi, che avevamo candidato Draghi a Palazzo Chigi quasi due anni fa e non siamo stati sempre d’accordo con quello che ha fatto, a questo punto pensiamo: o Draghi o il caos». Ecco una conclusione che mi sento di condividere.

Su Huffington Post Italia Angela Mauro scrive: «Il tutto, fatta salva la sovranità nazionale, ci mancherebbe. Ma in una Unione di 27 paesi legati a doppio filo, ancor più con la pandemia e i fondi comuni anti-crisi del Next Generation Eu, il destino di uno Stato membro è parte del destino degli altri». Anche commentatori intelligenti su siti di grande qualità danno spesso l’aria di avere interiorizzato la “necessaria” (per carità ce la chiedono i mercati) subalternità dell’Italia all’asse carolingio.

Su Huffington Post Italia si riportano così le parole della ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock: «L’entrata in funzione del Nord Stream 2, il gasdotto russo-tedesco attraverso il Mar Baltico, non può essere approvata “allo stato attuale” dalla Germania perché “non soddisfa i requisiti del diritto dell’Ue in materia di energia e permangono questioni di sicurezza”». E adesso che cosa succederà? Vladimir Putin licenzierà Gerhard Schroeder? Schroeder tenterà di licenziare Olaf Scholz?

Su Affari italiani Nosi riporta questa affermazione di Dario Franceschini: «Quando il tuo competitore politico vuole andare a votare vuol dire che ha vantaggio a votare in quel momento e non glielo devi consentire, tutto qui». E fanculo il popolo sovrano, non l’aggiungiamo?

Sulla Nuova bussola quotidiana Eugenio Capozzi scrive che «il futuro dell’Ue tende così ad apparire, anche a chi riconosceva l’auspicabilità di uno spazio politico-istituzionale continentale e sperava che esso si evolvesse in una democrazia federale, come una prigione da cui l’impulso naturale è quello di fuggire: anche se, come nella vecchia canzone Maracaibo di Lu Colombo, non si sa dove». Insomma ci sarebbe una differenza tra l’amare l’europeismo e l’amare l’euro-wokismo.

Su Linkiesta Francesco Cundari scrive che «per quanto riguarda poi il Pnrr, è evidente che l’uscita di Draghi da Palazzo Chigi certo non renderebbe le cose più semplici, non foss’altro perché coinciderebbe quasi certamente con elezioni anticipate, con una nuova campagna elettorale caratterizzata da una sorta di bipopulismo perfetto, e molto probabilmente con la vittoria dello schieramento più populista di tutti». L’intelligente Cundari non si rende conto che la scelta non è tra entrare in campagna elettorale o no. Ma se la campagna elettorale sarà di 60 giorni o di 400. A meno che, grazie all’emergenza o all’argomento che non si deve far vincere il bipopulismo, non si annullino anche le politiche del 2023.

Su Byoblu Fulvio Grimaldi scrive: «L’Ilva è passata di proprietà in proprietà, privata, pubblica, semipubblica, nazionale, estera, mista. Ma continua ad avvelenare e a Taranto si continua a morire. Nulla sembra riuscire, o voler riuscire a fermare lo scempio di ambiente e salute. Ma mentre si chiacchiera tanto su Taranto, il silenzio regna sovrano su un altro polo dell’inquinamento e della distruzione della salute: Brindisi». Dov’è un nuovo Tacito che scriva: hanno fatto un deserto e l’hanno chiamato ecologia?

Foto Ansa

Tags: centrodestraCovid-19enrico lettaFranciaGermaniaGiorgia MeloniMatteo SalviniPdSilvio BerlusconiUnione Europea
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Giorgia Meloni

Le mosse di Meloni per non perdere la fiducia del mondo industriale e finanziario

27 Settembre 2023
Giorgia Meloni davanti al feretro del presidente Giorgio Napolitano, Senato, Roma, 24 settembre 2023 (Ansa)

Napolitano non è stato un presidente della Repubblica “notaio”

27 Settembre 2023
La prima pagina del Figaro sulla vittoria di Giorgia Meloni un anno fa

Attenzione, ora votano per “l’estrema destra” anche donne anziane e persone istruite

27 Settembre 2023
Il presidente della Germania, Olaf Scholz

Migranti e Ucraina. Che nostalgia della Germania europea di Kohl

26 Settembre 2023
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier in visita a un centro di accoglienza per migranti a piazza Armerina, Sicilia, 21 settembre 2023

Sull’immigrazione Francia e Germania non possono più pretendere di dettare legge

25 Settembre 2023
Bagnasco immigrati

Immigrazione, Bagnasco: «Accogliere tutti non vuole dire accogliere tutto»

23 Settembre 2023

Video

I negozi in Artsakh sono vuoti a causa del blocco del Corridoio di Lachin da parte dell'Azerbaigian
Video

Sette mesi di «catastrofe umanitaria» in Artsakh

Redazione
26 Luglio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Eugenio Finardi, 8 febbraio 2014 (Ansa)
Blog

I giovani dinosauri della musica e l’ospizio Ue

Emanuele Boffi
27 Settembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

Sas dla Crusc
Foto

Ritorno al Sas dla Crusc. Davanti al trono

31 Agosto 2023
Matrimonio sposa
Foto

Bambina, sposa

31 Luglio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

Fede e cultura una sfida per la ragione

22 Giugno 2023
Una casa semi-sommersa dall’acqua in seguito all’alluvione in Emilia-Romagna
Foto

La notte che ha incominciato a piovere

10 Giugno 2023
Foto

Manovriamo tra due bande di curati

9 Giugno 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist