Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

«Tutte le vite contano». La lezione di un padre ferito all’America e a Black Lives Matter

Dopo la condanna dei tre assassini (bianchi) del nero Ahmaud Arbery, suo padre Marcus lancia un appello al paese lacerato: «Nessun genitore deve soffrire così. All lives matter»

Piero Vietti
26/11/2021 - 6:30
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Il padre di Ahmaud Arbery, Marcus, in lacrime dopo il verdetto di colpevolezza per i tre aggressori del figlio (foto Ansa)

«Davvero, tutte le vite contano. Non soltanto quelle dei ragazzi neri». Inaspettato e coraggioso, con queste semplici parole mercoledì Marcus Arbery ha detto l’indicibile, ribaltando mesi e anni di retorica antirazzista.

I tre aggressori di Arbery giudicati colpevoli

Marcus è il padre di Ahmaud, venticinquenne di colore che il 23 febbraio 2020 è stato prima fermato e poi ammazzato a colpi di fucile da tre uomini, Travis McMichael, Greg McMichael e Roddie Bryan, i quali – questa è stata la loro difesa – lo avrebbero scambiato per un delinquente che aveva già compiuto diversi furti nel loro quartiere a Brunswick, in Georgia. I tre, bianchi, sono stati incriminati soltanto a maggio di quell’anno, quando un video dell’omicidio è diventato virale, dimostrando che Ahmaud Arbery stava facendo jogging e che i suoi aggressori non si stavano affatto difendendo da lui.

Il procedimento in tribunale, sebbene con meno eco mediatica di quello a Kyle Rittenhouse, aveva tutti i crismi del processo all’uomo bianco razzista, e con non poche prove a carico dei tre, giudicati infine colpevoli questo mercoledì. Secondo il Guardian il caso ha rivelato una volta di più «i metodi razzisti con cui il sistema legale americano è stato progettato per trattare i neri diversamente», a partire dai tentennamenti delle autorità che hanno accusato i tre aggressori soltanto davanti alla prova schiacciante del video. Per i media tutta la vicenda è la dimostrazione che ai neri è vietato fare cose ordinarie come andare a correre, per colpa di leggi obsolete che allargano molto i confini dell’autodifesa in alcuni stati americani, che le forze dell’ordine hanno un pregiudizio positivo nei confronti dei bianchi.

LEGGI ANCHE:

Biden Kissinger

Scontro con Russia e Cina o negoziati? Le due linee degli Usa sulla guerra

26 Maggio 2022
Joe Biden accordo Arabia Saudita

Biden media tra Arabia Saudita e Israele per riacquistare credibilità in Medio Oriente

25 Maggio 2022

Il processo all’uomo bianco

La difesa è riuscita a ricusare quasi tutti i giudici di colore, ottenendo una giuria composta da undici bianchi e un nero, e a fare allontanare dalle aule del tribunale alcuni noti attivisti per i diritti degli afroamericani sostenendo che avrebbero influenzato la decisione dei giurati. Ben Crump, uno degli avvocati della famiglia Arbery, ha sottolineato nei giorni prima del verdetto l’urgente necessità di giustizia razziale per le comunità nere, dicendo che «ciò che accadrà qui a Brunswick, in Georgia, nel processo agli assassini di Ahmaud Arbery, sarà un monito non solo alla Georgia, non solo all’America, ma al mondo, perché veda fino a che punto siamo arrivati ​​per ottenere una giustizia equa in America per i neri emarginati».

Di fronte al tribunale nei giorni scorsi ci sono state manifestazioni del movimento Black Lives Matter, e tutti raccontavano il processo ai tre aggressori di Ahmaud come la prova del 9 che black lives matter, le vite dei neri contano (e guai a chi fa distinguo). Uno spot perfetto per il movimento radicale che in questi anni ha agitato le piazze, provocato danni e guidato rivolte, è arrivato con un’operazione di marketing perfetta a fare inginocchiare gli sportivi di tutto il mondo in diretta tv, e ha trasformato l’antirazzismo in dogma imponendo un codice di comportamento basato sulla delazione e il boicottaggio in nome della sensibilizzazione ai problemi dei neri facendo leva sul senso di colpa dell’uomo bianco occidentale, colpevole di essere ciò che è.

Il dolore di un padre

Per questo le parole del padre di Ahmaud, Marcus, sono sembrate la vera rivoluzione. Commosso, straziato per la morte del figlio, prima di dirsi finalmente sollevato perché giustizia è stata fatta ha voluto ripetere più volte che All Lives Matter. «Non voglio vedere nessun padre guardare il proprio figlio lasciato solo e ucciso così. Ecco perché è un problema di tutti. Continuiamo a combattere, continuiamo a farlo e a rendere questo posto un posto migliore per tutti gli esseri umani», ha detto Arbery. Che ha voluto ribadire, tra gli applausi e le facce un po’ stranite di alcuni attivisti accanto a lui: «Tutti gli esseri umani, tutti. Ama tutti. Tutti gli esseri umani hanno bisogno di essere trattati allo stesso modo… oggi è una buona giornata».

Father of Ahmaud Arbery just now: “ALL lives matter. I don’t want no daddy to watch his kid get shot down like that. It’s ALL our problem. So let’s keep fighting to make this a better place for all human beings. Love everybody! All human beings need to be treated equally.” ❤️👏🏼👑 pic.twitter.com/PlGwBeMlhU

— Michael Shellenberger (@ShellenbergerMD) November 24, 2021

Un miracolo nell’America lacerata

Il giornalista Michael Shellenberger ricordava ieri, celebrando le parole di Marcus Arbery, quante persone nell’ultimo anni in America sono state minacciate, costrette alle dimissioni o licenziate perché avevano provato a dire la stessa cosa, fino al caso limite di Jessica Doty Whitaker, una ragazza di 24 anni uccisa a Indianapolis dopo una lite con alcuni attivisti di BLM per avere detto loro che «tutte le vite contano». Mercoledì pomeriggio, di colpo le recriminazioni e gli slogan di chi dice che importano solo le black lives sono evaporati. Mentre i media mainstream e i politici democratici insistevano sulla matrice razzista dell’aggressione, un uomo di colore, un padre ferito a morte che avrebbe avuto tutto il diritto di urlare al mondo il suo dolore in modo egoista, ha voluto ricordare che all lives matter. Quasi un miracolo, nell’America strappata di questi tempi.

Tags: antirazzismoblack lives matterrazzismoStati Uniti
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Biden Kissinger

Scontro con Russia e Cina o negoziati? Le due linee degli Usa sulla guerra

26 Maggio 2022
Joe Biden accordo Arabia Saudita

Biden media tra Arabia Saudita e Israele per riacquistare credibilità in Medio Oriente

25 Maggio 2022
La marcia per il diritto di aborto a Chicago, Illinois

Dopo Pride e Black Lives Matter le aziende sventolano la bandiera dell’aborto

22 Maggio 2022
Protesta antirazzista a Los Angeles

Violentemente corretto

21 Maggio 2022
Marcia per l'aborto sul ponte di Brooklyn

Cade anche il totem della “scelta”, i dem tifano “aborto per tutti”

17 Maggio 2022
Black Lives Matter

Denuncia le fake news di Black Lives Matter, giornalista licenziato da Reuters

16 Maggio 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Nemmeno un grazie a Andreotti e Martelli, i soli che tentarono di salvare Falcone
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist