Dopo anni e anni di scrupolose ricerche, la Società ornitologica della Svezia ha completato la sua prima guida ufficiale nella quale indica il nome svedese di ben 10.709 specie d’uccelli. Alcuni nomi, però, sono stati cambiati per l’occasione perché risultavano «razzisti».
«CAMBIARE I NOMI». Anders Wirdheim, responsabile stampa della Società ornitologica svedese, spiega a un giornale locale: «I traduttori che lavorano in programmi televisivi o nell’editoria ci hanno rivolto sempre più domande, interrogandosi sui nomi di certi uccelli e sulle loro origini. Per cui abbiamo deciso di cambiare i nomi degli uccelli che creavano dibattito».
NEGER E SVART. Quattro diverse specie di volatili sono state ribattezzate perché contenevano nel loro nome svedese il termine “neger” (“negro”), sostituito con un più morbido “svart” (“nero”). La povera nigrita testa grigia (negerfink) è così diventata “svartfink”. Il rondone, invece, non potrà più essere “kaffer”, termine con cui i mercanti di schiavi chiamavano i “negri” di una parte dell’Africa australe. Ormai è diventato “vitgumpseglare”.
«PENSAVAMO PEGGIO». E che dire poi dell’anatra ottentotta? Bandita anche lei, perché la parola “Hottentott” (balbuziente) era un termine dispregiativo per chiamare alcuni indigeni del Sud Africa. C’è poi l’uccello “zingaro”, che verrà rinominato “hoatzin” (che in realtà è già un altro tipo di volatile tropicale dell’Amazzonia) perché troppo offensivo. La Società ha fatto sapere che molti dei 40 mila appassionati di ornitologia in Svezia si sono lamentati, «ma pensavamo peggio». Ora non resta che informare i diretti interessati, razzisti a loro insaputa.