Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Alta tensione tra Israle e Iran: rischio guerra atomica?

Sale la tensione tra Israele e Iran. Quest’ultimo pare in dirittura d’arrivo nel dotarsi di una bomba atomica. Usa e Francia minacciano sanzioni, ma secondo Stefano Magni, giornalista dell'Opinione, le misure adottate potrebbero non bastare: «Una soluzione efficace potrebbe essere rappresentata dall'embargo sul petrolio iraniano che si raffina in Europa»

Carlo Candiani
08/11/2011 - 19:04
Esteri, Società
CondividiTwittaChattaInvia

Speriamo che per questa volta non valga il detto: “Tanto tuonò che piovve”. Ci riferiamo alla tensione tra Israele e Iran. Quest’ultimo pare in dirittura d’arrivo nel dotarsi di una bomba atomica funzionante a tutti gli effetti e la pioggia del detto sopra citato potrebbe trasformarsi in un evento bellico dall’evoluzione incontrollabile e portarci dritti dritti nel baratro di un conflitto nucleare. Ma mentre Israele scalpita Usa e Francia vogliono puntare a inasprire le sanzioni economiche.

 

«Le sanzioni valgono fino a un certo punto e arrivano solo dall’Occidente – chi parla è Stefano Magni, esperto di politica estera per le pagine del quotidiano L’Opinione, interpellato da Radio Tempi – finchè l’Iran avrà la possibilità di rifornirsi di tutto quello che vuole dalla Russia e dalla Cina, ma in particolar modo dalla Russia, da cui ha avuto assistenza tecnica e quindi le sanzioni rischiano di essere simboliche. Una sanzione importante sarebbe un embargo serio sul petrolio iraniano che si raffina in Europa. Dal 2005 a oggi questa decisione non è mai stata presa in considerazione».

LEGGI ANCHE:

Shireen Abu Akleh Palestina Israele

La morte della giornalista Shireen Abu Akleh ha riunito per la prima volta tutti i palestinesi

22 Maggio 2022
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

L’Unione Europea non vuole far entrare l’Ucraina nel club, ma non può dirlo

20 Maggio 2022

 

Come mai siamo arrivati a queste minacce? Israele sa qualcosa di grave riguardo al programma nucleare iraniano?

Soprattutto si attende il nuovo rapporto dell’Aiea, l’Agenzia atomica dell’Onu, dalle indiscrezioni, gli iraniani sarebbero andati molto oltre quello previsto nel loro programma nucleare segreto, ciò vuol dire che il sabotaggio effettuato sulla produzione nucleare di Teheran, attraverso un virus informatico, ha perso il suo effetto, e la produzione di uranio arricchito ha ripreso con lena. Altre notizie del rapporto potrebbero riguardare, anche se non pienamente dimostrabile, un progetto di testata nucleare, che sarebbe l’ulteriore dimostrazione che l’Iran non userebbe l’energia atomica per scopi civili; un’altra prova, quasi una pistola fumante, è il trasporto di diverso materiale in impianti sotterranei, vicino alla città santa di Qom, non raggiungibili da nessun tipo di bomba in dotazione agli aerei occidentali.

 

E’ realistica la minaccia di Israele di un intervento delle sue squadre speciali?

Non è realistica per un motivo molto semplice: perché ne stiamo parlando, un raid efficace deve basarsi sulla sorpresa. Di un attacco a un sito siriano, presunto atomico, nel 2007, non se ne è mai parlato ufficialmente.

 

L’America di Obama potrebbe sopportare un raid da un suo alleato?

No, ed è stato detto chiaro e tondo. Ma non solo l’America di Obama, avrebbe detto di no anche quella di Bush. Nella primavera del 2008 il governo israeliano aveva avviato delle consultazioni con la Casa Bianca per un attacco all’Iran, la risposta di Bush fu “assolutamente no”. E’ chiaro che l’America non ha nessuna intenzione di aprire un nuovo fronte di guerra, soprattutto con la Stato più agguerrito.

 

In queste ore il Pentagono ha lanciato un allarme: il totale, imminente, disimpegno dell’Esercito Americano in Iraq, potrebbe ricompattare Al-Qaeda, proprio a Baghdad. C’entra con la crisi israelo – iraniana?

Indirettamente si, una cosa è certa: più che Al-Qaeda, che ormai ha un po’ perso vigore dopo l’uccisione di Bin Laden, quello che potrebbe destabilizzare l’Iraq è un’ulteriore ingerenza dell’Iran, che ha tutto l’interesse di separare l’Iraq sciita da quello sunnita, la stragrande maggioranza irachena è sciita, e finora è stata impossibilitata in questa azione dalla presenza delle forze americane. Anche se l’Iran non è alleata di Al-Qaeda, anche per motivi religiosi, ha già usato i terroristi come mano d’opera. Per questo il Pentagono nicchia sul completo abbandono in Iraq delle truppe statunitensi.

 

Qual è la posizione dell’Unione Europea?

Notoriamente, non esiste una strategia politica estera condivisa europea: la parte del leone ultimamente è sempre più appannaggio dell’amministrazione francese e gli ultimi interventi in Medio Oriente sono lì a dimostrarlo.

Tags: FranciairakiranIsraeleONUpentagonoUSA
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Shireen Abu Akleh Palestina Israele

La morte della giornalista Shireen Abu Akleh ha riunito per la prima volta tutti i palestinesi

22 Maggio 2022
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

L’Unione Europea non vuole far entrare l’Ucraina nel club, ma non può dirlo

20 Maggio 2022
Joe Biden

Biden costretto a bloccare la commissione anti fake news. «Colpa delle fake news»

20 Maggio 2022
Idrissa Gana Gueye Omofobia

Il calciatore del Psg non gioca contro l’omofobia, ma nessuno dice perché

18 Maggio 2022
Vladimir Putin, presidente della Russia, a colloquio con i leader europei sull'Ucraina

Ucraina. È Putin che affossa ogni tentativo diplomatico

17 Maggio 2022
Soldato russo carica un mortaio durante i combattimenti intorno a Kharkiv, Ucraina

Che finale deve avere la guerra in Ucraina? Il dilemma non si può più eludere

17 Maggio 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Anche a Washington servono soluzioni politiche, non la retorica della “vittoria” ucraina
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022
Foto

“Vieni dietro a me” chiude le iniziative della mostra “Emilia Vergani. Saggia e ardente”

21 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist