Al via il convegno di Russia Cristiana “Crisi dell’umano e desiderio di felicità”
Crisi dell’umano e desiderio di felicità. Che cos’ha da dire la Chiesa oggi? Questo è il titolo del convegno organizzato da Russia Cristiana che aprirà i lavori il 28 ottobre alle 16.45 con una tavola rotonda all’Università Cattolica di Milano, e proseguirà il 29 e il 30 a Seriate a Villa Ambiveri presso il centro di Russia Cristiana. Giovanna Parravicini, ricercatrice di Russia Cristiana e direttore dell’edizione russa della rivista La Nuova Europa, ha spiegato a Radio Tempi l’importanza di questa serie di incontri.
Giovanna, come è nata l’iniziativa di questo convegno?
Mi trovo in Italia per questo evento importante ma io vivo e lavoro a Mosca in un centro culturale nato 15 anni fa per opera di Russia Cristiana, dove incontriamo continuamente altre realtà cattoliche e ortodosse. Negli anni è nata una grande amicizia con molte personalità della chiesa ortodossa, cattolica e con buona parte dell’intellighenzia che con noi condivide l’idea del centro culturale. E’ un’avventura di vero ecumenismo, inteso come possibilità di trovare il vero il bello e il buono in ogni persona e in ogni realtà. Sono proprio questa storia e questa trama di rapporti a sfociare nel convegno di Seriate, dove ci troveremo a riflettere e a discutere sui problemi che riteniamo più urgenti e i desideri che riteniamo più forti. I due temi su cui rifletteremo sono la crisi e il desiderio di felicità, come sintetizza il titolo.
Come si legano questi due aspetti?
In Russia c’è molto scetticismo, stanchezza e rifugio nel privato, c’è però anche molta gente che non ha perso la speranza e desidera ricominciare a vivere con pienezza. Abbiamo deciso di dare insieme voce a questa sfida. Consapevoli che nel luogo tangibile della chiesa si può trovare risposta a queste domande.
Lo sviluppo economico della Russia di cui ci parlano i giornali trova riscontro nella realtà che hai modo di osservare?
Mosca ha quasi venti milioni di abitanti ed è un luogo veramente cosmopolita, una realtà immensa rispetto all’Italia, che ingloba al suo interno mondi totalmente diversi uno dall’altro. C’è un forte divario tra una ristretta cerchia di persone estremamente ricche e una parte cospicua di popolazione, quasi un quarto dei moscoviti, che vive sotto la soglia della povertà. D’altra parte, essendo la Russia una realtà in continuo movimento, il livello di vita si è innalzato rispetto ai primi anni 90, quando il Paese era poverissimo. Va detto che allora la gente viveva male ma aveva grande desiderio e grande entusiasmo. Oggi, paradossalmente, si sta meglio, ma sono aumentati lo scetticismo e la sfiducia. Stiamo assistendo a una vera e propria crisi dell’io, una crisi di sfiducia principalmente rispetto a se stessi, di identità e relazionale. C’è più sicurezza economica ma manca una motivazione adeguata per vivere, ed è proprio di questo aspetto che parleremo nel convegno.
Tutte le informazioni utili sul convegno e il programma in dettaglio sul sito www.russiacristiana.org
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