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L’urgenza a Gaza è fermare i combattimenti, far entrare gli aiuti, assicurare la distribuzione di cibo e medicinali e il funzionamento degli ospedali, mettere in sicurezza la popolazione, in un territorio conteso tra jihadisti delle varie fazioni e clan rivali, in mezzo alla guerra condotta da quasi due anni dalle forze israeliane per eliminare Hamas dopo il massacro del sette ottobre, liberare gli ostaggi ebrei ancora in vita e riportare i corpi di quanti sono stati uccisi. Una guerra che ha fatto, secondo stime non verificabili direttamente, tra i 50 e i 60mila morti.
Di fronte a questo probabilmente si sbaglia, o si illude, il presidente francese Emmanuel Macron che vuole riconoscere lo Stato della Palestina aggiungendo la Francia ai 147 paesi dell’Onu (su 193) che hanno accolto la proclamazione dell’Olp che nel 1988 annunciava la nascita di una nazione palestinese con sede a Gerusalemme. Mozione approvata dalla assemblea generale delle Nazioni Unite ma sempre bloccata dal veto USA...
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