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Cinema Fortunato

Vita perfettina di uno sterminatore di ebrei

Di Simone Fortunato
01 Marzo 2024
“La zona d’interesse” impressiona raccontando con freddezza la quotidianità “normale” di Rudolf Höss, manager della Shoah. Malriuscito l’omaggio di Costanzo a Cinecittà. Grande l’Odissea riletta dai fratelli Coen. Le recensioni della settimana
Fotogramma del film “La zona d’interesse” di Jonathan Glazer

Il testo che segue è tratto dalla puntata settimanale di “Cinema Fortunato”, la newsletter di recensioni cinematografiche riservata agli abbonati di Tempi. Abbonati per riceverla ogni giovedì.

Legenda: ★★★★ pazzesco | ★★★ ci sta | ★★ ’nzomma | ★ imbarazzante
La zona d’interesse ★★★
Di Jonathan Glazer
Dove vederlo: al cinema

Adattamento dal romanzo omonimo di Martin Amis. È la vicenda, raccontata con apparente distacco, della vita in famiglia di uno dei principali artefici dell’organizzazione efficientissima e priva di sbavature dei campi di sterminio nazisti. Rudolf Höss non avrà ideato lo sterminio di massa degli ebrei, ma ha contribuito in modo decisivo nella rapidità con cui venivano prima allestiti e poi utilizzati i lager. Jonathan Glazer, che ha alle spalle un film imperfetto come Under the Skin, decide di raccontare lo sterminio quasi fuori campo, concentrandosi sulla normalità, ostentata o meno che sia, della famiglia di Höss e dello stesso Höss, a prima vist...

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