Non ci sarà nessun voto anticipato. Con una nota, il Quirinale afferma che non ci sono le «condizioni» né «motivazioni plausibili» per andare al voto anticipato. Giorgio Napolitano si riferisce a «certe indiscrezioni di stampa» e sottolinea«che negli ambienti del Quirinale non si coglie il senso del parlare a vuoto di elezioni anticipate».
RISPARMIARE 100 MILIONI. L’ipotesi di andare alle urne già a febbraio, sfruttando un election day che accorpi le politiche alle regionali del Lazio e del Molise, è stata ventilata da Pier Ferdinando Casini e Angelino Alfano. «Buona cosa anticipare le elezioni politiche di 50 giorni risparmiando 100 milioni e votando insieme alle regionali», aveva detto Alfano su Twitter. La replica era arrivata da Pier Luigi Bersani: «Per fortuna abbiamo un presidente della Repubblica che sa benissimo dirigere il traffico, non mettiamoci tutti a fare i vigili».
«LASCIAMO LAVORARE I TECNICI». Ora è intervenuto anche Napolitano, subito applaudito da Giuliano Cazzola (Pdl), che ha affermato: «Bene ha fatto il Quirinale a smentire le voci sulla possibilità di un voto anticipato. È giusto che la legislatura arrivi alla scadenza naturale e le Camere lascino operare il più a lungo possibile, nell’interesse del Paese, il governo dei tecnici».