Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Direttore responsabile
Emanuele Boffi
Ha fatto scalpore in Venezuela, e come poteva essere altrimenti, il video che ritrae il dittatore chavista Nicolas Maduro mentre si abbuffa in un famosissimo e costosissimo ristorante di Istanbul, mentre il suo popolo in patria muore di fame per le scellerate politiche socialiste.
Di ritorno dalla visita di Stato in Cina, dove si è recato per trovare aiuto a puntellare la sua traballante dittatura, Maduro ha fatto scalo in Turchia per mangiare nel ristorante specializzato nella preparazione della carne dello chef Nusret Gokce, in arte Salt Bae, i cui video impazzano su internet.
Nel video si vede Maduro che fuma sigari costosi e gusta costolette pregiate. Non è una novità che il presidente di un paese possa concedersi pasti di lusso, ma è quanto meno inappropriato per il dittatore di un paese alla fame. In Venezuela il 60 per cento degli abitanti ha perso in media 11 kg per la mancanza di viveri nel paese. Il costo del pranzo luculliano, circa 250 dollari, equivale a otto mesi di salario minimo di un venezuelano.
Secondo gli ultimi dati, l’87 per cento dei venezuelani vive in stato di povertà, il 61 per cento degli abitanti non può permettersi più di un pasto al giorno. Su internet ha commentato il dissidente Nicmer Evans: «Mangiare carne e fumare sigari con i soldi che mancano allo Stato per comprare cibo e medicinali per il popolo: ecco chi è il PRESIDENTE DEI LAVORATORI».
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