Venezuela, Maduro peggio di Chávez: «Non avendo il suo carisma, ha radicalizzato il suo statalismo populista»

Di Benedetta Frigerio
16 Gennaio 2014
Il paese è devastato dall'inflazione e nei negozi manca tutto. Luis Vicente Leon: «Il presidente allenti il controllo sulle imprese private e sui prezzi. Gli costerà consenso ma ci salverà dal tracollo»

Dalla morte di Hugo Chávez nel marzo scorso, con il suo delfino Nicolás Maduro al comando, il Venezuela ha assistito, se possibile, a un peggioramento della sua condizione economica e politica. L’inflazione nel 2013 è salita al 56 per cento e ormai scarseggiano anche i beni di prima necessità. Luis Vicente Leon (nella foto in basso a destra), uno dei più importanti analisti economici del paese, spiega a tempi.it che per guardare al peggioramento della crisi di Caracas bisogna risalire alle sue cause. «Perché è vero che con la morte di Chávez c’è stato un tracollo duro, ma la responsabilità maggiore è del modello da lui precedentemente imposto per 15 anni. Maduro ha la “colpa” di non essere dotato del carisma del suo predecessore».

I prezzi sono saliti alle stelle in poco tempo e le merci nei supermercati scarseggiano anche più di prima. Come mai?
Maduro non è Chávez e non gode nella stessa misura del sostegno della massa. La gente povera era legata alla figura mitica dell’ex presidente, lui l’aveva sedotta con operazioni populiste che non servivano a risollevare le sorti del paese, ma ad accontentare i poveri lasciandoli sostanzialmente nella situazione in cui si trovano ancora. Maduro non è altrettanto carismatico, ma segue le orme del suo predecessore. Infatti tra aprile e novembre ha perso il 12 per cento dei consensi e a quel punto, aiutato dalla classe dirigente chavista e ossessionato dal recuperare immediatamente popolarità, ha radicalizzato il populismo.

In che modo?
Ha attaccato con più forza il settore privato, ha nazionalizzato altre aziende, ha imposto un rigido controllo sui prezzi, abbassando quelli della tecnologia per renderla accessibile ai meno abbienti. Anziché prendere provvedimenti contro l’inflazione, il governo ha acquistato 400 mila prodotti Samsung per 100 milioni di dollari vendendoli a prezzi bassissimi. È bastato questo per fargli riguadagnare in un solo mese il consenso perduto.

Che effetti hanno avuto queste scelte?
Stanno portando il sistema economico verso il tracollo, pur non mancando le entrate dovute alla vendita del petrolio. La nazionalizzazione delle imprese ha fatto calare gli investimenti. Il prezzo delle merci esportate è stato alzato, così la produzione scarseggia e il Pil del paese è in ulteriore calo. Non solo: l’offerta di valuta estera per le importazioni è in continua riduzione, perciò nei supermercati manca tutto e si fanno le file anche per comprare prodotti come olio, zucchero e farina.

luis-vicente-leonCosa dovrebbe fare Maduro per sanare l’economia?
Dovrebbe liberalizzare il cambio monetario, smettere di controllare i prezzi e il settore privato. Dovrebbe interrompere l’opera di nazionalizzazione delle imprese, che una volta passate nelle mani dello Stato hanno perso efficienza e produttività, e di conseguenza competitività. Combatta la corruzione interna alle imprese. Solo così potrà mantenere la leadership nel lungo periodo. Perché per adesso il sistema regge, ma l’inflazione lo porterà al tracollo. Maduro dovrebbe prendere misure impopolari, ma necessarie all’economia del paese.

L’opposizione non è in grado di sconfiggerlo?
L’opposizione ha vinto nelle grandi città, solo parte del ceto medio dopo Chávez ha avuto il coraggio di non votare più il suo partito. Alle elezioni amministrative dello scorso dicembre, per la prima volta anche nello stato di origine dell’ex presidente, Barinas, hanno ottenuto più consensi gli avversari di Maduro, ma la maggioranza della popolazione è ancora chavista. L’opposizione, poi, non ha la forza di agire dopo tutti questi anni di dittatura. Solo Maduro dunque potrebbe cambiare le cose. Certo, inizialmente dovrebbe accettare l’idea di farlo scontentando le persone, tuttavia credo che non perderebbe tutto il consenso necessario per poter proseguire.

Non è utopico? Questo è il modello di una classe dirigente che ha “sposato” ideologicamente Chávez e il chavismo per anni.
O accade qualcosa di imprevedibile o questa è l’unica via d’uscita per la ripresa economica del Venezuela.

@frigeriobenedet

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