Una borsa di studio per approfondire la storia del grande Grossman

Di Redazione
16 Febbraio 2019
Fondazione Grossman bandisce una borsa di studio da 9.000 euro per studiare materiali del celebre autore di "Vita e destino". Domande da inviare entro il 15 marzo

Vasilij Grossman non è solo l’autore del capolavoro Vita e destino. È stato l’unico “giornalista” presente alla Battaglia di Stalingrado del 1942-43, il solo presente sulla Riva destra del Volga, mentre i suoi colleghi e i membri del partito erano fuggiti sulla Riva sinistra, al sicuro. Il primo a raccontare in presa diretta (dalle pagine del quotidiano dell’esercito Stella Rossa) la più sanguinosa battaglia della seconda guerra mondiale. Il primo giornalista a raccontare al mondo l’Olocausto dall’interno dell’inferno del lager di Treblinka.

È stato uno dei pochi e fortunati intellettuali sopravvissuti alle purghe staliniane che dal cuore del regime comunista (Grossman era uno scrittore “autorizzato” dall’Unione degli Scrittori controllata dal Pcus) abbia iniziato a raccontare, già a partire dagli anni Trenta e Quaranta, la vita del cittadino sovietico al tempo del “socialismo reale”. Soprattutto, Grossman è stato il primo a sviscerare la dinamica sempre attuale del potere e dell’ideologia, l’atomizzazione e il conformismo degli individui che potere e ideologia introducono nella società, i meccanismi della propaganda, la paura di dissentire dai totem che lo Stato (o gli Stati) impongono come senso comune attraverso i mezzi di istruzione e di comunicazione sostenuti da un adeguato sistema coercitivo di magistratura e di polizia.

Infine Grossman ha inaugurato l’epoca del cosiddetto “disgelo” kruscioviano. Che altro non fu, come spiegano gli americani John e Carrol Garrard, autori di Le ossa di Berdicev (Marietti 1820), se non il tempo in cui «non si arrestavano e non si fucilavano più gli scrittori. Si arrestavano e si fucilavano i loro libri».

L’ETERNA CONTEMPORANEITÀ DI VITA E DESTINO

Vita e Destino venne sequestrato dal Kgb nel 1961: manoscritti, dattiloscritti e perfino i nastri della macchina da scrivere e i fogli di carta carbone. Venne pubblicato nel 1980 a Losanna in Svizzera dopo anni di clandestinità. Ma la sua vicenda umana e letteraria, che nel tempo ha saputo illuminare dinamiche storiche, sociali, politiche e filosofiche “universali”, continua a svelare la sua eterna contemporaneità. Per questo la Fondazione Grossman (che dal 2007 riunisce due cooperative scolastiche a Milano, la San Tommaso Moro e la Alexis Carrel) ha deciso di bandire una borsa di studio per approfondire la storia dello scrittore che pose l’unico reale baluardo contro l’ideologia e quindi contro il potere (qualunque esso sia) nella persona. «Per questo abbiamo intitolato a lui la Fondazione che riunisce le nostre scuole, perché le scuole sono innanzitutto un luogo di passione alla persona e al suo rapporto con la realtà». 

UNA BORSA DI STUDIO DA NOVEMILA EURO

Il bando, nato nell’ambito dei progetti della “Fondazione Vasilij Grossman” e sotto la supervisione di un tutor scientifico, prevede un soggiorno di studio all’estero, e in particolare a Mosca, per prendere visione dei materiali relativi a Grossman conservati negli archivi letterari, con l’obiettivo di approntare l’edizione critica di una o più opere grossmaniane secondo i metodi della filologia digitale. La durata della borsa decorre dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2021 e verrà erogata nella somma di 3.000 euro annui per 3 anni consecutivi.

L’importo totale della borsa è di 9.000 euro (al lordo delle imposte e trattenute) e possono presentare domanda candidati in possesso di un titolo di laurea magistrale in ambito umanistico e un adeguato curriculum scientifico e accademico sulla letteratura russa. È richiesta la conoscenza della lingua inglese e della lingua russa. Costituiscono ulteriori titoli per l’individuazione del vincitore inoltre aver maturato specifiche esperienze in istituzioni universitarie o culturali; aver svolto un’esperienza professionale o di ricerca all’estero; aver svolto ricerche nel campo della filologia digitale.

La borsa verrà assegnata con giudizio insindacabile di una commissione composta da tre docenti di Università italiane individuati fra gli esperti e studiosi di Grossman. La domanda di partecipazione (qui il modello), che dovrà essere corredata di curriculum e di una fotocopia di documento d’identità) va inviata via mail all’indirizzo [email protected] entro il 15 marzo 2019.

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