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Parigi. «Abitavo a Parigi all’epoca. All’indomani dell’attentato, sono subito andata a Saint-Étienne-du-Rouvray. Ero scossa, traumatizzata, sofferente in quanto cattolica, era come se fosse stato attaccato un membro della mia famiglia. Ho sentito il bisogno di andare sul posto, di essere vicino alla chiesa di questo prete. Ho sentito il bisogno di pregare per lui, di essere solidale con quest’uomo. Lo stesso giorno dell’attacco mi sono detta che avrei voluto realizzare un film in omaggio a Jacques Hamel».
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È il 26 luglio del 2016 quando Cheyenne Carron, regista francese di confessione cattolica nata a Valence da genitori originari della Cabilia, riceve una chiamata da un’amica che le annuncia l’assassinio di un sacerdote di un piccolo comune della Normandia da parte di due jihadisti, Adel Kermiche e Abdel Malik Nabil-Petitjean. Padre Hamel stava officiando Messa nella chiesa di Saint-Ét...
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