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Senza affrettarsi in conclusioni precipitose o ingenue, va registrato che il colloquio telefonico intercorso ieri tra il presidente statunitense Donald Trump e quello russo Vladimir Putin, incentrato sulla guerra in Ucraina, è stato positivo. Al fronte si continua a sparare, nulla può essere dato per scontato, lo zar russo ha più volte dimostrato la propria inaffidabilità, e, tuttavia, il segnale lanciato è stato forte e orientato verso una possibile risoluzione del conflitto scatenato dall’aggressione russa del 24 febbraio 2022.
Putin si è detto disposto a «lavorare con Kiev su un memorandum per una pace futura», aggiungendo che «Russia e Ucraina devono dimostrare la massima volontà di arrivare alla pace e trovare quei compromessi che vadano bene a entrambe le parti». Un cessate il fuoco – ha riferito l’agenzia Tass, riportando il pensiero del presidente russo – sarà possibile solo una volta raggiunti accordi adeguati e quando saranno «eliminate le cause della crisi».
Resta da verific...
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