USA

Rodolfo Casadei
05 Settembre 2011
Il costo dell'11 settembre, economicamente parlando, è stato enorme per gli Usa: almeno 3.200 miliardi di dollari per le guerre in Afghanistan e Iraq, 660 miliardi di dollari in più per la sicurezza interna ed effetti negativi sul Pil. Ma per Colombani, ex direttore di Le Monde, «gli Usa si sono indeboliti cedendo alla cupidigia e alle follie di un sistema finanziario irresponsabile»
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Rodolfo Casadei
02 Settembre 2011
Il Bahrein ha represso nel sangue la Primavera araba e Obama doveva con imbarazzo rinnovare con lo Stato arabo un trattato che permette agli Usa di tenere l'intera Quinta flotta in un porto davanti alle coste dell'Iran. Si è scoperto ora che Obama è salvo: il trattato è stato segretamente prolungato fino al 2016 già nel 2002 da Bush
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Redazione
31 Agosto 2011
Doveva essere un uragano devastante e invece Irene ha fatto appena il solletico allo Stato di New York. Gli scenari apocalittici dipinti da Obama, Cuomo e Bloomberg non si sono verificati e sulla rete sono apparse foto curiose per sfottere l'eccessivo allarmismo dei politici. I danni di Irene? Una sedia ribaltata in giardino, un ramo spezzato, una pozzanghera
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Massimo Giardina
30 Agosto 2011
Secondo molti quotidiani italiani, l'uragano Irene avrebbe fatto scendere la già bassa reputazione del presidente Usa Barack Obama. Rocca (Sole 24 Ore): «L’influenza dell’uragano Irene sull’indice di approvazione di Obama è meno di zero. Obama si è fatto vedere pronto all'intervento nel caso ce ne fosse stato bisogno. Un fatto mediatico che ha portato Cuomo e Bloomberg ad essere eccessivamente allarmisti e previdenti»
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Mariapia Bruno
29 Agosto 2011
Scenari imponenti, distese rocciose, paesaggi incontaminati, valli innevate dove gli unici abitanti sono soltanto frondosi alberi silenziosi. Sono questi i soggetti di Anselm Adams che, nella mostra modenese "La Natura è il Mio Regno" , racconta un' America pura e incontaminata
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Leone Grotti
26 Luglio 2011
Secondo Mattia Ferraresi, corrispondente da New york per il Foglio e collaboratore di Tempi, repubblicani e democratici faranno entro il 2 agosto un «accordo veloce sull'innalzamento del tetto del debito. Tagli e tasse rimandati. Sembra che Washington sia come la Grecia, si insinua l'idea, insopportabile per gli americani, di essere diventati come Bruxelles»
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Redazione
26 Luglio 2011
Se repubblicani e democratici non si accordano e innalzano il tetto del debito entro il 2 agosto, gli Usa andranno in default. Il presidente Barack Obama ieri ha parlato in diretta tv alla nazione: «Si rischia una profonda crisi economica causata interamente da Washington». La risposta repubblicana: «Vuole un assegno in bianco e non lo avrà»
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