Il costo dell'11 settembre, economicamente parlando, è stato enorme per gli Usa: almeno 3.200 miliardi di dollari per le guerre in Afghanistan e Iraq, 660 miliardi di dollari in più per la sicurezza interna ed effetti negativi sul Pil. Ma per Colombani, ex direttore di Le Monde, «gli Usa si sono indeboliti cedendo alla cupidigia e alle follie di un sistema finanziario irresponsabile»
USA
Il Bahrein ha represso nel sangue la Primavera araba e Obama doveva con imbarazzo rinnovare con lo Stato arabo un trattato che permette agli Usa di tenere l'intera Quinta flotta in un porto davanti alle coste dell'Iran. Si è scoperto ora che Obama è salvo: il trattato è stato segretamente prolungato fino al 2016 già nel 2002 da Bush
Doveva essere un uragano devastante e invece Irene ha fatto appena il solletico allo Stato di New York. Gli scenari apocalittici dipinti da Obama, Cuomo e Bloomberg non si sono verificati e sulla rete sono apparse foto curiose per sfottere l'eccessivo allarmismo dei politici. I danni di Irene? Una sedia ribaltata in giardino, un ramo spezzato, una pozzanghera
Secondo molti quotidiani italiani, l'uragano Irene avrebbe fatto scendere la già bassa reputazione del presidente Usa Barack Obama. Rocca (Sole 24 Ore): «L’influenza dell’uragano Irene sull’indice di approvazione di Obama è meno di zero. Obama si è fatto vedere pronto all'intervento nel caso ce ne fosse stato bisogno. Un fatto mediatico che ha portato Cuomo e Bloomberg ad essere eccessivamente allarmisti e previdenti»
La sanità secondo Obama obbliga le assicurazioni a fornire contraccettivi e aborti. E azzera la libertà di coscienza dei medici. Un disegno di ingegneria sociale che incide sulla concezione dell’uomo prima che sui conti. Trattando la maternità come una malattia e la procrezione come un inconveniente
Il dossier di McAfee dal nome "Operation Shady RAT" svela una cyber-guerra in atto ma secondo le altre grandi compagnie specializzate in sicurezza informatica (Sophos, Symantec e Kaspersky) il rapporto presenta qualche lacuna. Intanto c'è chi accusa la Cina di essere responsabile degli attacchi virtuali
Secondo Mattia Ferraresi, corrispondente da New york per il Foglio e collaboratore di Tempi, repubblicani e democratici faranno entro il 2 agosto un «accordo veloce sull'innalzamento del tetto del debito. Tagli e tasse rimandati. Sembra che Washington sia come la Grecia, si insinua l'idea, insopportabile per gli americani, di essere diventati come Bruxelles»
Se repubblicani e democratici non si accordano e innalzano il tetto del debito entro il 2 agosto, gli Usa andranno in default. Il presidente Barack Obama ieri ha parlato in diretta tv alla nazione: «Si rischia una profonda crisi economica causata interamente da Washington». La risposta repubblicana: «Vuole un assegno in bianco e non lo avrà»