Il voto del Parlamento europeo è ideologico ed elettoralistico. Si vorrebbe addirittura vietare l'obiezione di coscienza e silenziare le associazioni pro life
Nel pervicace sforzo di censurare la memoria degli orrori sovietici, la Russia chiude la stanza-museo dove il grande dissidente scrisse i "Racconti della Kolyma"
Nasceva cento anni fa lo “starets italiano” che smascherò la menzogna del regime sovietico dando voce in Occidente alla Russia autentica, cioè cristiana. Una visone indispensabile anche adesso per smentire le falsità dell’ideologia che arma Putin contro l’Ucraina
Sullo Spectator un'estone che ha vissuto diciassette anni sotto l'Urss racconta le inquietanti analogie tra il regime comunista e il pensiero woke che non perdona chi ha idee non politicamente corrette
Il presidente ama costruire una narrazione che faccia sentire unito il suo popolo, che lo convinca di avere un destino comune: guidare il mondo, salvandolo dalla corruzione dell’Occidente
In molti si sono affrettati a piegare le pubblicazioni più recenti del grande scrittore appena scomparso alla polemica geopolitica presente. Ma la sua resistenza al “sequestro” della Mitteleuropa da parte di Mosca ha radici (anche cronologiche) ben più profonde
L'Assemblea nazionale vota per riconoscere la Grande carestia organizzata dall'Unione sovietica negli anni Trenta in Ucraina come genocidio, ma i deputati di Melenchon e del Partito comunista disertano l'Aula
«Questo non è un premio di protesta contro Putin, ma indica una strada: se la Russia non sarà libera, non ci sarà mai la pace». Parla Anna Bonola, docente di Slavistica presso l’Università Cattolica di Milano e codirettrice del Centro studi Vasilij Grossman
«Gorbaciov decise di rinunciare alla violenza: non fece la rivoluzione, la permise. Anche incontrando papa Wojtyla». Intervista a Luigi Geninazzi, storico inviato di "Avvenire" in Unione Sovietica