Intervista a Luciano Floridi, docente di filosofia ed etica dell’informazione a Oxford: «La tecnologia porterà sviluppo. Molti però resteranno indietro e dovremo occuparcene»
Il telefono ha riempito la nostra vita di comunicazioni inutili e superflue che alimentano un flusso massiccio e greve di coriandoli di relazioni o di notizie che sempre più facciamo fatica a organizzare
I dipendenti di un’azienda si fanno impiantare sottopelle un microchip multifunzione e nessuno batte ciglio. Ci siamo già abituati al transumano che sarà? Rispondono i filosofi Severino, Possenti e Allegra
Dalle sciocchezze anni Settanta sui “robottoni di destra” alla riabilitazione odierna. Colta lettura di un fenomeno nazionalpopolare che cela rimandi inaspettati
«I love you, Rebekah», le scriveva. Ma il messaggio lo ha mandato a me. Poi, per riparare: «I love you, Dianne». Almeno cambia un po’ la sintassi, dico io.
Siamo tutti vittime di una «epidemia di distrazione» tecnologica. Un racconto che fa pensare di Andrew Sullivan, blogger di successo che l'anno scorso si è reso conto di essersi costruito una non-vita sul web. E ha tagliato i ponti