Strage di Boko Haram in Nigeria: 70 morti, un intero villaggio raso al suolo

Di Redazione
10 Giugno 2020
Tutte le case del villaggio sono state rase al suolo, massacrati anche 300 capi di bestiame. Gli abitanti erano accusati di spiare i movimenti dei jihadisti
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Almeno 70 vittime, decine di feriti, 250 case date alle fiamme e circa 300 capi di bestiame massacrati: è il bilancio della mattanza operata da Boko Haram ieri in un villaggio del nord della Nigeria, nello stato di Borno. Il villaggio di Faduma Koloram, attaccato in pieno giorno e per diverse ore a partire da mezzogiorno, è stato pressoché raso al suolo, secondo quanto dichiarato da testimoni oculari.

Come confidato al nigeriano The Cable da fonti locali, «hanno accusato gli abitanti del villaggio di spiare i loro movimenti» e di comunicarli all’esercito, per questo «hanno giurato di insegnare loro la lezione. Praticamente ogni casa è stata bruciata».

I terroristi islamici avevano colpito neanche 24 ore prima altri due villaggi dello stato di Borno, Malam Karamti e Daban Shatta. L’obiettivo finale sarebbe liberare l’intera zona dai civili per sferrare un attacco più ampio «contro i militari stanziati nel distretto di Gubio», rivela Sahara Reporters.

I jihadisti, si tratti della fazione di Abubakar Shekau o dell’Iswap che ha giurato fedeltà allo Stato islamico, continuano a seminare morte e terrore nel nord del paese, nonostante i vuoti proclami del presidente Muhammadu Buhari. Soprattutto contro i cristiani. L’1 giugno a Taraba, nel nord-est, sono stati assassinati nella loro fattoria il pastore protestante Emmanuel Saba Bileya e sua moglie Julianna. Un omicidio che è parte di una «guerra aperta e sistematica contro il cristianesimo in Nigeria».

Foto Ansa

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