Stamina, effettuate due nuove trasfusioni per ordine dei giudici

Di Chiara Rizzo
22 Luglio 2014
Ripresa su due bambini agli Spedali civili di Brescia la controversa "cura Vannoni" a base di staminali. A praticare le iniezioni un'équipe di esterni. Presente anche Andolina, per cui la procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per truffa

Due bambini hanno ricevuto in questi giorni due nuove trasfusioni di staminali mesenchimali secondo le procedure del controverso metodo Stamina. Si tratta di un bimbo di Fano e di un bambino siciliano affetto da distrofia di Duchenne, che è stato assistito dal presidente dell’ordine dei medici di Trapani, Giuseppe Morfino, incaricato come ausiliario dal giudice di Trapani: è stato lo stesso Morfino a dare la notizia.

«IL BIMBO RESTA SOTTO OSSERVAZIONE». Per il bambino siciliano le infusioni erano state sospese, ma sono riprese appunto per ordine del tribunale dopo il ricorso dei familiari che chiedevano di garantire la continuazione del metodo Stamina. Morfino ha spiegato ai giornalisti che il trattamento è stato svolto «una parte intravena e una parte intramuscolo»: «Il bimbo rimarrà in osservazione per qualche ora e faremo alcuni esami di controllo» ha aggiunto il medico, raccontando che agli Spedali civili di Brescia ha trovato un clima di collaborazione.

PRESENTE ANCHE ANDOLINA. Morfino ha operato con un’équipe esterna, di cui fanno parte anche il vicepresidente di Stamina Marino Andolina e la biologa Erica Molino. Per entrambi la procura di Torino ha chiesto lo scorso 14 luglio il rinvio a giudizio, insieme ad altre 18 persone, tra cui il fondatore di Stamina, Davide Vannoni. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa all’esercizio abusivo della professione medica. La prima udienza davanti al gup si terrà il prossimo 4 novembre.

IL BIMBO DI FANO. L’altro bambino a cui sono state somministrate le trasfusioni si chiama Federico ed è affetto dal morbo di Krabbe. Marino Andolina non ha dubbi: «È chiaramente migliorato, abbiamo fatto sia l’endovena che l’endorachidea, è andato tutto bene» ha spiegato il medico, nominato ausiliario per questo caso dal giudice di Pesaro.

LE ALTRE PAZIENTI. Andolina ha quindi aggiunto che «Si fa molta più fatica a riempire le carte che non a fare l’iniezione. Sta andando tutto bene, non abbiamo trovato ostacoli. Speriamo continui così anche per i prossimi due pazienti che hanno ottenuto una sentenza». I prossimi pazienti sarebbero Noemi, una bambina della provincia di Chieti affetta da Sma1 e una bimba affetta dalla malattia di Tay Sachs, per le quali il tribunale dell’Aquila ha ordinato il proseguimento delle trasfusioni. Andolina ha anticipato che «in teoria, la prima data utile sarebbe il 26 luglio. Credo che sabato la dottoressa Molino verrà a discutere come impostare la procedura, perché se ci sono ostacoli non vorremmo fare entrare i bambini in ospedale inutilmente, sono molto delicati».

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1 commento

  1. Mappo

    Vorrei capire una cosa: a parte Andolina e la Molino che sono parte in causa nella vicenda, questo Dottor Morfino a che titolo entra nella vicenda? E’ anche lui un sostenitore del metodo Stamina? E se così fosse non ritiene che ciò, alla luce dell’attività che svolge a Brescia, diventi incompatibile con il suo ruolo di Presidente dell’Ordine dei medici di Trapani?

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