Sprachregelungen
Berlino, 1 settembre 1939
Il Reichsleiter Bouhler e il Dr. Med. Brandt sono incaricati, sotto la propria responsabilità, di estendere le competenze di alcuni medici da loro nominati, autorizzandoli a concedere la morte per grazia ai malati considerati incurabili secondo l’umano giudizio, previa valutazione critica del loro stato di malattia.
Adolf Hitler
Decreto legge hitleriano riprodotto in Alice Ricciardi von Palten, “Il nazismo e l’eutanasia dei malati di mente”, Le Lettere, Firenze 2000, p.26
PS: “Il decreto entrò immediatamente in vigore per ciò che riguarda i malati mentali, e così tra il dicembre del 1939 e l’agosto del 1941 circa cinquantamila tedeschi furono uccisi con monossido di carbonio in istituti dove le camere per la morte erano camuffate in stanze per doccia – esattamente come lo sarebbero state più tardi ad Auschwitz. Nessuna delle regolamentazioni del linguaggio studiate in seguito per ingannare e camuffare ebbe sulle menti degli esecutori l’effetto potente di quel decreto hitleriano, dove la parola “assassinio” era sostituita dalla perifrasi “concedere una morte pietosa”. Eichmann, quando il giudice istruttore gli chiese se l’istruzione di evitare “inutili brutalità” non fosse un po’ ridicola visto che gli interessati erano comunque destinati a morte certa, non capì la domanda, tanto radicata nella sua mente era l’idea che peccato mortale non fosse uccidere, ma causare inutili sofferenze”.
Hannah Arendt, La Banalità del male, Feltrinelli 1963
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