
Paese che vai, [link url=www.tempi.it/spot-coca-cola-matrimonio-eterosessuale-in-irlanda-diventa-gay-in-inghilterra]spot[/link] Coca Cola che trovi. Il matrimonio eterosessuale in Irlanda diventa gay in Inghilterra

Paese che vai, spot Coca Cola che trovi. Qualche settimana fa otteneva enorme successo la pubblicità della multinazionale statunitense ideata per Argentina e Cile: protagonista della clip era una coppia e la loro gioia per la nascita del figlio, i guai casalinghi creati dall’arrivo del bambino, le notti insonni per i suoi pianti e altre difficoltà, che però crollano davanti alla notizia di una seconda gravidanza. Appena dopo Natale, invece, ecco che la bibita più famosa del mondo ha emesso un’altra serie di spot, intitolata “Reason to believe”.
La nuova pubblicità gioca sulla contrapposizione tra momenti negativi della vita e vicende positive, ben più abbondanti. Uno spot che, però, ha trovato sulla sua strada diverse polemiche, per le scelte di marketing che Coca Cola ha operato. A far notizia, infatti, è l’impiego nella clip di una coppia omosessuale dopo le nozze. I due uomini appaiono negli spot trasmessi in Paesi come Gran Bretagna, Danimarca, Norvegia e Svezia, tutte nazioni dove esistono legislazioni che ammettono le unioni tra persone dello stesso sesso.
Questo è invece la pubblicità trasmessa in Irlanda, paese dove sono ammesse solo le unioni civili. Il video, oltre ad avere una netta caratterizzazione di questa nazione (ad esempio le giornate di forte pioggia, o la parata di St. Patrick del 17 marzo), ha tagliato la coppia gay per inserire, in quello stesso stacco, un matrimonio eterosessuale, tra un ragazzo bianco e una donna di colore, celebrato in quella che appare essere una chiesa.
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13 commenti
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Per vendere non ci sono limiti, ma di certo farsi catechizzare dalla Coca Cola group non è tra le mie aspirazioni.
La squadra mobile di Milano ha arrestato con l’accusa di violenza sessuale a danno di minori un educatore parrocchiale dell’hinterland milanese. Si tratta di un quarantenne, single, da tempo in attività come educatore in uno degli oratori dell’hinterland. Le vittime sono almeno quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni.
L’evento che ha fatto scattare le indagini è avvenuto nel 2011: una delle vittime si è confidata coi genitori, che hanno presentato una denuncia.
chissà se beveva coca cola.
riequilibroi, ho una notizia in anteprima per te, ma non dirla a nessuno: sembra che ci siano anche dei preti pedofili
non me lo dire.
e tu sai che la chiesa fa di tutto per coprirli, e che con i risarcimenti finora pagati si potevano sfamare intere legioni di poveretti?
Guarda, Riequilibrio, so che il Vaticano è lo stato più ricco del mondo, che le donne dovrebbero fare il prete, e che i preti dovrebbero sposarsi, so che la chiesa vuole tenere soggiogate le persone per poterle dominare, so che chi va in chiesa è un povero mentecatto che crede se gli dicono che gli asini volano che sia vero, so anche che la chiesa terrorizza i bambini con la paura dell’inferno, so che la chiesa dovrebbe vendere tutto per darlo ai poveri, e non parliamo poi delle crociate,degli ebrei e del sesso, per non dire delle scoperte scientifiche che la chiesa ha ostacolato. da giovane avevo fatto presente al mio prof di filosofia che mi raccontava tutte ste cose che secondo me era una contraddizione che lui non credesse nella Chiesa ma mandasse i figli a catechismo. Risultato? avevo sempre un voto insufficiente
Dunque se ho capito bene il parrocco (maschio) molestava i ragazzini (maschi), non le ragazzine (femmine). Hum … ma no dai , cosa vado a pensare…
Caro Domenico B., come si suol dire, solo gli anti-clericali sono peggio dei clericali al mondo ! Certo che in giro c’è gente triste, ma triste, ma triste…meno male che ancora qualcuno testimonia una serenità e anche un’allegria invidiabili, come te ! E il cristianesimo si trasmette per invidia !
Giovanna, peggio di voi cristiani non c’è nessuno… nella storia siete stati pronti a compiere ogni genere di nefandezza per difendere le vostre superstizioni
Firenze, 10 gennaio 2014 – Si sarebbe fatto chiamare “il Profeta”, abusando dei ragazzini difficili che avrebbe dovuto guidare e proteggere dal mondo. Testimonianza choc al processo sui presunti abusi su minori alla comunità del Forteto, nel comune di Vicchio, in Mugello, in provincia di Firenze. Abusi che sarebbero stati commessi da Rodolfo Fiesoli, a capo della comunità stessa. Sono 112 i teste che hanno parlato e parleranno nelle udienze. Deposizioni crude, sconvolgenti.
‘Si faceva chiamare il Profeta, spesso la sera ci leggeva il Vangelo, sempre gli stessi brani, ma non ci ha mai consentito di andare a messa e diceva che la Madonna era una prostituta” mentre la vera ”ossessione di Rodolfo Fiesoli è che si doveva diventare tutti omosessuali, i maschi erano ‘finocchi’, le ragazze lesbiche, perché noi eravamo i puri di Dio e fuori dalla comunità c’era un mondo di m…. Teneva separati maschi e femmine”.
Ho dimenticato di citare la fonte del testo che ho riportato in precedenza:
si tratta de “La Nazione”, cronaca di Firenze.
Scusate
Questo e quant’altro accade nelle sette protestanti, quando ci si allontana dal Cattolicesimo, non sono storie nuove .
non è da prendere alla leggera: va beh, la coca-cola deve vendere, e non guarda in faccia nessuno. Ma un cristiano che lavora in coca-cola cosa deve fare? magari c’è anche una bella famiglia dietro…. mi viene in mente Giovanni battista che dice a Erode: questa convivenza non ti è lecita. Erode gli risponde: cosa vuoi, cosa cambia per te, perché vuoi impormi la tua ideologia?… e sappiamo com’è finita. sarà, ma si preparano tempi duri
Il mondo è bello perchè è vario. Evviva a tutte le coppie che si vogliono bene, si amano e vogliono trascorrere la vita insieme, di qualunque sesso e orientamento sessuale siano.