Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Chiesa

«Sì, sì» o «no, no»? Francesco e le unioni civili

Puntare sull'espediente retorico che fa apparire incerto ciò che è sicuro e volubile l'immutabile, non è un buon servizio al messaggio cristiano. La lezione del discusso documentario sul Papa

Roberto Colombo
26/10/2020 - 5:00
Chiesa
CondividiTwittaChattaInvia
Papa Francesco

A un mese dalla pubblicazione della lettera Samaritanus bonus della Congregazione per la dottrina della fede sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita, appare stridente il confronto tra la recezione di questo documento da parte dei mass media e nelle discussioni tra credenti e non credenti e quella riservata in questi giorni al documentario Francesco del regista e produttore cinematografico russo Evgeny Afineevsky, presentato nei giorni scorsi alla Festa del cinema di Roma, che contiene alcune espressioni di papa Francesco sulle relazioni sessuali omofile ed il loro riconoscimento giuridico, pronunciate in diverse circostanze e ora estrapolate dal contesto e rilanciate a spezzoni nel filmato.

Ciò che colpisce e ferisce chi ama la Chiesa perché sa di esserne figlio – o anche solo la stima, come alcuni non credenti che le riconoscono un’esperienza bimillenaria in umanità che li affascina – non è tanto la freddezza o l’acredine nei confronti della Samaritanus bonus, che è stata subito archiviata o cestinata dalla stampa e nel dibattito privato e pubblico, a confronto con l’entusiasmo e l’esaltazione di fronte al filmato e al suo presunto contenuto “rivoluzionario” rispetto al Magistero della Chiesa sulla omosessualità e le cosiddette “unioni civili”. Nella temperie culturale e sociale in cui viviamo, tutto questo era scontato o quasi. L’interesse o l’accoglienza verso ciò che la Chiesa dice non di rado è proporzionale al desiderio che l’ascoltatore ha di vedere condivisa o appoggiata la propria situazione personale o il proprio punto di vista, oppure l’opinione della maggioranza nella società in cui egli vive e di cui respira l’aria. Non è una novità: accadeva così anche per le parole dei profeti del popolo di Israele e per quelle di Gesù, come ben documentano i Vangeli.

La convenienza della chiarezza

Quello che fa riflettere e provoca alcune considerazioni, scomode per chi le esterna non meno che per chi le riceve, è l’osservazione che la lettera della Congregazione è stata accolta o rigettata per quello che realmente dice ed che è stata capace di trasmettere inequivocabilmente ai cattolici e ai “laici” che l’hanno letta. Il giudizio in essa contenuto circa le cure dovute agli ammalati inguaribili, l’eutanasia, il suicidio assistito, il cosiddetto “accanimento terapeutico”, la sospensione di idratazione e nutrizione, la sedazione del dolore ed altro ancora è stato formulato e trasmesso con una modalità comunicativa e in termini tali da non dare adito a dubbi sulla posizione del Magistero in materia.

LEGGI ANCHE:

Una scialuppa di migranti al largo di Lampedusa nel Mediterraneo

Perché il diritto a rimanere è più profondo del diritto ad emigrare

23 Marzo 2023
Papa Francesco pianta un albero dei giardini vaticani

Per il Bmj il Papa dovrebbe dare l’esempio e diventare fertilizzante per carote

23 Marzo 2023

Si può essere d’accordo oppure no, si possono accettare o criticare le ragioni addotte a sostegno delle affermazioni che in essa si trovano, ma Samaritanus bonus – come innumerevoli altri testi del Magistero romano che la hanno preceduta – parla con un linguaggio sistemico e precisivo, che richiede pazienza e qualche fatica per essere compreso ma articola un discorso non ambiguo né oscuro o sfuggente, e per questo non facilmente strumentalizzabile da parte di coloro che accolgono questo insegnamento oppure lo rigettano. Dalla lettura di un testo così ci guadagnano tutti: sia chi vi trova conferma di una consonanza delle parole della Chiesa con il proprio pensare e agire, sia chi si studia di contraddire teoricamente o praticamente l’insegnamento della Chiesa. I “sì” e i “no” contenuti nella lettera sono scritti a caratteri chiari, nitidi e ben distesi.

Manipolazione facile

Al contrario, il messaggio lanciato dal documentario Francesco – al di là delle singole affermazioni riprese da dialoghi e interviste del Papa – utilizza un approccio comunicativo per immagini e parole frammentate e scoordinate ed un linguaggio disorganico e sfuocato che ben si prestano ad essere letti attraverso le lenti (spesso sfuocate, che distorcono la realtà) di chi cerca di trovare una conferma di quello che pensa e si attendeva, forzando le frasi a divenire eco stonata e rimbombante di una voce che desiderava udire oppure non si aspettava di ascoltare dal Sommo Pontefice.

Nonostante la chiara intenzione del Papa – reperibile anche nel documentario – di non modificare il Magistero della Chiesa di sempre in materia di omosessualità e convivenze omofile (di questo occorre senz’altro dare atto al Santo Padre), è stato possibile utilizzare con una certa facilità le sue parole, come le ha riproposte il filmato, per affermare il contrario di ciò che la Chiesa insegna, sia da parte di chi è entusiasta per questa sua presunta “svolta”, sia da parte di coloro che lamentano un supposto cambio di rotta inaccettabile.

Il prezzo della comodità

La perizia nel mostrare e nel celare una parte del pensiero del Papa, nell’accostare ciò che stato detto separatamente e nel disgiungere affermazioni che devono stare insieme, nello sfumare talune espressioni e nell’accentuarne altre, nel ritornare più volte su uno stesso concetto da posizioni diverse o addirittura opposte, nel richiamare immagini e situazioni che si prestano a interpretazioni differenti, legate al contesto cui si riferiscono: tutto questo ha come esito una fluidità comunicativa che rende l’ascolto più facile, gradevole perché meno impegnativo della lettura di un consueto testo magisteriale, ma che presta il fianco a non comprendere o a travisare la mens di chi parla dalla cattedra di Pietro.

I confini tra posizioni opposte appaiono sfumati e per questo più comodi da attraversare, addolcendo il profilo delle montagne che separano un’affermazione dalla sua negazione, il vero dal falso, i giusto dall’ingiusto, il bene dal male, l’accettabile dall’inaccettabile. Arrivando, talvolta, a violare anche i più elementari princìpi della logica, quello di identità e quello di non contraddizione. Ma è questo il prezzo che conviene pagare per una facilità, immediatezza di comunicazione dell’insegnamento del Magistero volta a risparmiare la fatica del pensare, o per un “nuovo linguaggio” degli addetti ai lavori adottato per risultare accattivante agli orecchi di chi è abituato sentire un altro genere di musica, più leggera e alla moda?

Parabole, non formule ad effetto

Ancora una volta, nella storia della Chiesa, nell’annuncio del messaggio cristiano occorre tornare alla “semplicità evangelica”, quella autentica che il nome “Francesco” richiama a chi è familiare con la figura del santo di Assisi. Nella sua predicazione e nei dialoghi (incontri o scontri verbali con i suoi interlocutori, allora come oggi sia benevoli che malevoli), Gesù si esprime in forma semplice, chiara e diretta, con parole e parabole che chiunque può intendere se apre ad esse il suo cuore e la sua mente, anche senza una laurea in filosofia o una licenza in teologia. Le parole del Nazareno fuggono da ogni ambiguità e non si lasciano intrappolare in schemi e dialettiche precostituiti. Non esimono chi le ascolta dalla fatica dell’intelligenza delle frasi, da una lettura attenta e riflessiva, da una meditazione paziente e prolungata. Non sono formule “ad effetto”, cattura-attenzione, espressioni che accarezzano la pigrizia di chi cerca “ricette” veloci da mordere per poi fuggire da esse quando si rivelano scomode, o affermazioni che inseguono il pensiero dominante, l’opinione di maggioranza, la cultura egemone duemila anni fa come oggi.

La regola aurea

La forma della comunicazione non è indifferente rispetto al messaggio che è chiamata a veicolare. Il messaggio cristiano chiede di essere comunicato, in ogni epoca e cultura, secondo il metodo della Rivelazione di Dio nel suo figlio Gesù, «annunziando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento» alcuno (At 28,31). Ogni altra strategia verbale o espediente retorico che fa apparire come incerto ciò che è sicuro, come volubile quello che è immutabile, come superato quello che è invalicabile, non è un buon servizio reso al messaggio cristiano da parte di chi è chiamato a comunicarlo.

La “regola aurea” della comunicazione della fede e delle sue inseparabili implicazioni antropologiche, morali e sociali è quella incisa nel capitolo quinto del Vangelo di Matteo: «Il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”» (Mt 5,37). Una regola che la Chiesa ha cercato di seguire, nel suo insegnamento e nel dialogo con i non credenti, per venti secoli, noncurante della sua “scorrettezza” secondo i canoni culturali, etici e sociali del tempo, e del suo “dispiacere” al mondo per “piacere” al Signore. Ogni scorciatoia facile e indolore per evitare di finire sotto l’accusa di non essere al passo con il mainstream espone al dramma serio della vita cristiana: come hanno detto Pietro e gli apostoli dinnanzi al Sinedrio, «bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini» (At 5,29).

Foto Ansa

Tags: coppie gayevgeny afineevskyfine vitaPapa Francescoroberto colombosamaritanus bonusunioni civili
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Una scialuppa di migranti al largo di Lampedusa nel Mediterraneo

Perché il diritto a rimanere è più profondo del diritto ad emigrare

23 Marzo 2023
Papa Francesco pianta un albero dei giardini vaticani

Per il Bmj il Papa dovrebbe dare l’esempio e diventare fertilizzante per carote

23 Marzo 2023
Beppe Grillo in "Cercasi Gesù" di Luigi Comencini, 1982

Chiesa 5 stelle

22 Marzo 2023
Gruppi di sciiti protestano in Iraq contro gli Usa

A 20 anni dall’invasione americana, l’Iraq sanguina ancora

21 Marzo 2023
Georg Baetzing a un evento del Sinodo della Chiesa tedesca

La Chiesa tedesca e l’errore di «rincorrere il mondo»

14 Marzo 2023
Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, 27 dicembre 2021

Cari leghisti, tra la propaganda liberal e il clericalismo muscolare, c’è una terza via

12 Marzo 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Chi sogna spaccature nel centrodestra per tornare al vecchio pantano
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Quei cattolici popolari in difesa della (vera) lotta operaia e contadina
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist