
Si andasse al voto oggi cosa accadrebbe? Gli ultimi sondaggi
Secondo gli ultimi sondaggi Forza Italia starebbe acquisendo maggiore peso politico, oscillando tra il 20 e il 23 per cento, contro il Pd che, come singolo partito, rimarrebbe sempre in testa. Guardando le coalizioni, invece, il centrodestra (Fi, Ncd e altri) sarebbe tra il 34,5 e il 36 per cento, rispetto al centrosinistra (Pd, Sel e altri) che è tra il 31,5 e il 35 per cento.
IPR: TESTA A TESTA. A dirlo sono due diverse e recenti indagini: la prima è stata realizzata da Ipr Marketing per la trasmissione Matrix. Secondo Ipr, il Pd di Matteo Renzi è al 31 per cento, Forza Italia di Silvio Berlusconi al 20,5, il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano al 7,5 per cento, mentre il Movimento cinque stelle di Beppe Grillo scende a quota 21 per cento. Tanto Lega Nord che Sel sono al 3,5 per cento, Fratelli d’Italia è al 2,5 per cento. Gli altri partiti minori raccolgono complessivamente il 6,5 per cento delle preferenze e mentre Scelta Civica ormai sarebbe ridotta al lumicino, solo l’1,5 per cento, la Nuova nave popolare di Mario Mauro e Pierferdinando Casini raccoglierebbe il 2,5 per cento dei voti.
Guardando al voto per coalizioni, Ipr vede un testa a testa tra il centrosinistra al 35,5 per cento e il centrodestra al 34,5 per cento, i grillini di M5S terza forza parlamentare, con il 21 per cento, e poi il centro di Nuova nave popolare e Sc al 4 per cento. Si asterrebbe il 26 per cento dei votanti. Per Ipr però c’è un bacino del 16 per cento di indecisi su cui i partiti possono ancora lavorare.
TECNE’: VINCE IL CENTRODESTRA. Il secondo sondaggio è stato realizzato da Tecné per Tgcom 24 e in questo caso il centrodestra sarebbe in vantaggio. Rispetto ai singoli partiti, Tecné mette il Pd al primo posto al 28 per cento, Fi al 23 per cento, Ncd al 5,6, il M5S al 23 per cento. Questo sondaggio rispetto ad Ipr vede anche leggermente crescere le preferenze per la Lega (3,6 per cento) e Fratelli d’Italia (2,6) e scendere di poco quelle di Sel (3 per cento). Tecné non rileva al centro il voto per le nuove forze, ma fa riferimento al bacino di voti Udc, a cui assegna il 3,2 per cento.
Guardando alle coalizioni, il centrodestra schizzerebbe al 36 per cento, con il centrosinistra fermo cinque punti percentuali sotto, al 31,5 per cento, i Cinque stelle al 23,2. Un’eventuale coalizione di Centro (Scelta civica-Udc) sarebbe al quarto posto, con un 4,9 per cento. Tecné riporta le intenzioni di voto anche per una coalizione di estrema sinistra, che compredesse forze oggi assenti dal parlamento, come l’Italia dei Valori o Azione civile di Antonio Ingroia, che insieme comunque raggiungerebbero al massimo il 3,2 per cento. Tecné unisce il conteggio dei dati di chi per ora non esprime una preferenza: si dicono incerti e non intenzionati al voto, in questo sondaggio, il 46,9 per cento degli intervistati.
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renzi ha vinto le primarie con il programma di bersani e ripetendoci il mantra del giovane in cerca di spazio. da qui ad un anno e mezzo porterà il pd al 40%. avrà lo stesso effetto di berlusconi nel marzo ’94. cominciamo a ragionarci adesso, per essere preparati quando perderemo.