Seconda marcia per l’amnistia, la giustizia, la libertà

Di Redazione
21 Marzo 2012
Oggi in Italia, nonostante i recenti provvedimenti varati dal Governo ci sono oltre 7mila detenuti in più che nel 2005. Da allora la situazione si è ulteriormente aggravata e incancrenita. Pubblichiamo la lettera inviata da Maurizio Turco, Rita Bernardini, Irene Testa al direttore di Tempi Luigi Amicone.

 

Caro Luigi,
domenica 8 aprile, giorno di Pasqua, ci ritroveremo a Roma per la seconda Marcia per l’amnistia, la giustizia, la libertà (ore 10,00 Castel Sant’Angelo, ndr).

Già sette anni fa, il giorno di Natale del 2005, abbiamo sfilato da Castel Sant’Angelo, e poi toccato luoghi simbolo come il carcere di Regina Coeli e luoghi istituzionali (presidenza della Repubblica, presidenza del Consiglio, Camera e Senato), invocando un provvedimento di amnistia e di indulto, per ridurre in modo significativo i carichi processuali che da anni soffocano tribunali e uffici giudiziari, e per sgravare il carico umano che soffre – in tutte le sue componenti, i detenuti, il personale amministrativo e di custodia – la condizione disastrosa delle prigioni italiane: oggi in Italia, nonostante i recenti provvedimenti varati dal Governo ci sono oltre 7mila detenuti in più che nel 2005.

Da allora la situazione si è ulteriormente aggravata e incancrenita.
Ci troviamo, come Stato e come Repubblica, nella situazione, innegabile – anche tecnica – di costante, palese flagranza criminale; una ripetuta e continuata violazione di tutte le legislazioni vigenti, internazionali, europee e nazionali, provocata dagli oltre dieci milioni di procedimenti penali e civili pendenti; in conseguenza a ciò il nostro paese è costantemente sanzionato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, per “l’irragionevole durata dei processi che costituisce un grave pericolo per lo stato di diritto”.

Rileviamo che nel frattempo, non un solo grande dibattito e confronto né dal servizio pubblico radiotelevisivo, né da quello privato, è stato dedicato a questo grande tema, lavera, grande emergenza del paese.

Gli obiettivi della II Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà sono gli stessi della prima marcia del 2005.

Per queste ragioni invitiamo tutti i convocatori di allora a manifestare e manifestarsi, perché oggi la situazione è palesemente più grave.
“Noi vogliamo servire lo Stato, non essere complici di violenza e illegalità contro la giustizia e lo Stato stesso”, affermano i Direttori Penitenziari.
E noi tutti, promotori della “Seconda Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà” diciamo senza inimicizia e ostilità nei confronti di alcuno che intendiamo offrire come forza supplementare quella che devono avere in primo luogo tutti i responsabili istituzionali.

Puoi sottoscrivere l’appello compilando il modulo online

Grazie, a presto
Maurizio Turco, Rita Bernardini, Irene Testa

Alleghiamo a questo testo l’appello e l’elenco dei promotori e firmatari della Marcia del 2005.
Mentre per questa seconda Marcia abbiamo raccolto, prima ancora che questa convocazione fosse resa pubblica, se non alle autorità competenti, le seguenti adesioni:
Ilaria Cucchi, Lucia Uva, Silvia Tortora
Religiosi Don Antonio Mazzi, Associazione Exodus; Don Sandro Spriano, Cappellano carcere di Rebibbia; Don Ettore Cannavera, Cappellano e Presidente della comunità la Collina Cagliari; Don Andrea Gallo, Comunità San Benedetto al Porto; Don Luigi Ciotti, Gruppo Abele; Don Massimiliano Sira, cappellano carcere di Cagliari; Don Luigi Ortu, cappellano del carcere di Lanusei (Ogliastra); Don Gaitano Galia, cappellano del carcere di Sassari; Don Francesco Tamponi, cappellano del carcere di Tempio Pausania; Suor Fabiola Catalano; Don Nicolo’ Porcu, cappellano del carcere di Nuoro; Don Mario Cadeddu, cappellano del carcere di Macomer; Don Aldo Cangiu Barumini, Casa Circondariale di Isili
Associazioni Patrizio Gonnella, Associazione Antigone; Luigi Manconi, A Buon Diritto; Ornella Favero, Ristretti Orizzonti; Vittorio Antonini, Associazione Papillon Rebibbia; Sergio Segio, Associazione Società e Informazione; Anna Pia Saccomandi, Conferenza Nazionale Giustizia; Roberto Loddo, Associazione 5 Novembre; Federico Olivo, Associazione Pianeta Carcere; Alessandro Magno, Associazione Vittime Errori Giudiziari; Conferenza Regionale Volontariato Sicilia; Associazione Gruppo Abele
Garanti diritti detenuti Livio Ferrari (Rovigo), Filippo Pegorari (Roma)
Presidenti di Provincia Roberto Deriu (Nuoro)
Sindaci Paolo Garofalo (Enna)
Direttori Penitenziari Enrico Sbriglia, Sindacato SIDIPE; Silvana Sergi, Direttore C.C. Civitavecchia
Unione Camere Penali UCPI Avv. Valerio Spigarelli Presidente UCPI
Sindacati Polizia Penitenziaria Eugenio Sarno Uilpa: Leo Beneduci Osapp
Psicologi Ada Palmonella
Spettacolo Jo’ Squillo; Marco Berry; Gaitano Di Vaio
Giornalisti Luigi Amicone direttore del settimanale Tempi; Arturo Diaconale, Direttore De l’Opinione; Davide Scalenghe
Deputati Roberto Giachetti Pd; Mario Pepe Gruppo misto Repubblicani Azionisti; Elvira Savino Pdl: Vincenzo Vita Pd; Ludovico Vico Pd; Elio Belcastro Pid; Benedetto Della Vedova Fli; Anna Maria Bernini Pdl già Ministro Politiche Comunitarie; Giancarlo Lehner Pdl; Renato Farina Pdl; Osvaldo Napoli Pdl, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco, Elisabetta Zamparutti, radicali.
Senatori Emma Bonino, Marco Perduca, Donatella Poretti, radicali; Luigi Compagna Pdl; Massimo Baldini, Pdl; Luigi Compagna, Pdl
Consiglieri regionali Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, Lazio, Radicali
Dirigenti e Segretari di Partito Elettra Deiana, Presidenza Nazionale di Sinistra Ecologia Libertà; Franco Parlavecchio Segretario Comunale Pd Perugia;
Medici Penitenziari Prof. Francesco Ceraudo Direttore Centro Regionale per la Salute in carcere della Toscana
Docenti Universitari Gianfranco Pasquino, politologo

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