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Se non è stato Salvini, chi ha sequestrato per 19 giorni i migranti?

Di Emanuele Boffi
21 Dicembre 2024
«Il fatto non sussiste». Così il tribunale di Palermo ha assolto il ministro per la vicenda Open Arms. Un processo che non stava in piedi, ma che lascia aperta una domanda
Matteo Salvini (foto Ansa)
Matteo Salvini (foto Ansa)

«Il fatto non sussiste». È ciò che aveva sostenuto la difesa del ministro Salvini ed è ciò che dice la sentenza del Tribunale di Palermo che assolve il leader leghista dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per i quali i pm avevano chiesto sei anni di carcere.

La vicenda è nota: nel luglio 2019, Salvini, all'epoca ministro degli Interni del primo governo Conte, negò lo sbarco per diciannove giorni a 147 migranti, tra cui 27 minori, che erano stati soccorsi dalla ong Open Arms nel Mediterraneo. La nave aveva imbarcato i migranti davanti alle coste libiche, rifiutandosi di obbedire agli ordini di Spagna (paese di bandiera della nave) e Malta (paese più vicino al punto dei salvataggi) che avevano concesso lo sbarco e aveva puntato dritta verso l’Italia.

Eppure, come ha raccontato qualche giorno fa Salvini al quotidiano olandese Telegraaf, «erano liberi di andare ovunque, potevano andare in Libia, Tunisia, Malta, Francia, oppure in Spagna, da dove proviene ...

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