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Se la memoria disturba fatti una storia su misura

Di Berlicche
04 Giugno 2022
Sono sette anni che ascoltiamo allarmi sul “pericolo” Putin, ma ce li siamo dimenticati, non c’è anfratto del cervello che li abbia metabolizzati
Vladimir Putin alla parata del Giorno della vittoria a Mosca, 9 maggio 2022
Vladimir Putin alla parata del Giorno della vittoria a Mosca, 9 maggio 2022 (foto Ansa)

Mio caro Malacoda, mi leggerai probabilmente dopo il 9 maggio, dopo quindi la parata in Piazza Rossa a Mosca per celebrare la vittoria sul nazismo, quello del secolo scorso e quello di Kiev, dal quale Putin ha deciso di “liberare” gli ucraini (che peraltro, a suo dire, come popolo e nazione non esistono). O forse no, forse il 9 maggio la “liberazione” sarà ancora di là da venire. In ogni caso ci sarà parata perché deve esserci memoria.

Permettimi allora di fare in questa occasione l’avvocato degli angeli (di solito lo faccio del diavolo). Perché la parola memoria ha una sua purezza che dovrebbe preservarla da contaminazioni ideologiche. Ma «siate puri come egli è puro» sembra una scommessa persa.

In politica, quando un partito o il suo leader cambiano posizione su una questione (che è diverso dal cambiare idea: primo, perché un’idea bisogna averla, e il caso non è frequente, secondo perché può succedere che quella precedente fosse sbag...

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