Se i teologi del Papa rispondono agli attacchi laicisti contro la Chiesa, il teologo di Repubblica fa l’offeso

Di Correttore di bozze
21 Gennaio 2014
Un documento vaticano risponde al «pregiudizio» che accusa le fedi di intolleranza: il cristianesimo è non-violento per definizione. Reagisce Mancuso: sbagliato, la Chiesa ha imparato dal mondo laico

Forse non tutti sanno che la Commissione teologica internazionale (Cti) della Santa Sede ha aperto il 2014 pubblicando un documento intitolato Dio Trinità, unità degli uomini. Il monoteismo cristiano contro la violenza, nel quale, in estrema sintesi, si sostiene che la violenza per i cristiani è «un’eresia pura e semplice». E se «nel corso dei secoli il popolo di Dio non è sempre stato all’altezza di questa convinzione», ciò è capitato appunto contro il monoteismo cristiano e non a causa sua.

Parrebbe un pensiero incontestabile, no? Ovvio che no. Per il teologo di Repubblica Vito Mancuso, infatti, le conclusioni della Cti «non convincono».

Va detto preventivamente che questa mattina, aprendo il quotidiano in questione e trovandovi pubblicato il Mancuso, al Correttore di bozze è bastato leggere la titolazione dell’articolo per essere sopraffatto dalla sua tuttora ineguagliata faziosità cattolica integralista e reazionaria, la quale gli ha suggerito un vago sospetto: non è che se metti caso lo avesse detto Papa Francesco, che il cristianesimo è non violento, per Repubblica sarebbe stata chissà perché una straordinaria “apertura”, e invece adesso la stessa identica conclusione «non convince» solo perché è tratta da una commissione di studiosi nominati nel 2009 da Benedetto XVI? E per di più presieduti, in quanto sottoposti alla Congregazione per la Dottrina della fede, al prefetto Gerhard Ludwig Müller, già identificato ahilui da Repubblica – chissà perché – come il capo dell’opposizione della malefica “Curia” alla molto presunta – sempre da Repubblica, e di nuovo chissà perché – benefica “svolta” che Papa Francesco vorrebbe tanto imprimere alla Chiesa?

Ciò premesso, comunque, il Correttore di bozze non si accontenta di lanciare simili infamanti accuse nei confronti del teologo repubblicone, ma forte di cotanto pregiudizio e armato di ignoranza belluina, si permette addirittura di sollevare qualche obiezione di merito al commento del teologo di Carate Brianza.

Secondo Mancuso il documento della Cti non è riuscito «nel suo intento principale, cioè rendere convincente la connessione organica tra cristianesimo e non-violenza per quei laici che accusano il cristianesimo di intolleranza». E ciò a motivo del fatto che i teologi del Papa non hanno «preso adeguatamente in considerazione la parte di verità della critica laica», anzi, l’opera degli accademici praticamente snobba «le ragioni delle accuse mosse al cristianesimo»: tanto per fare qualche esempio, «fenomeni quali inquisizione, roghi di eretici e di libri, caccia alle streghe, Index librorum prohibitorum, conversioni forzate di individui e di popoli, neppure sono nominati». E invece i teologi della Cti, ratzingeriani che non sono altro, e con essi quel villano di un Correttore di bozze, avrebbero fatto meglio a cogliere la lezione di pacifismo insita in alcuni tipici fenomeni di critica laica e non-violenta quali, tanto per dirne due, la storica castagnata in Vandea e la gioiosa sagra di Porta Pia.

A dire la verità nel documento si accenna a «ripetuti passaggi attraverso la violenza religiosa» anche nella storia del cristianesimo, e questo Mancuso lo apprezza da parte della Cti. Ma se poi i teologi parlano della necessità di «parresia (ossia la coraggiosa franchezza) della necessaria autocritica», bè, uno si aspetterebbe «tra i 100 paragrafi del documento almeno un esempio di tale parresia». E invece niente. Mai che si citi, chessò, un Giordano Bruno o un Torquemada. Ma scusate, professoroni, allora non vi ha insegnato proprio niente la bella parresia di Repubblica su certe stragette laiche per altro comunque sempre non-violente come il genocidio in Cambogia. O l’aborto di massa.

«Occorre chiedersi – insiste illuminante Mancuso – perché la Chiesa che per secoli praticava e giustificava la violenza ha poi mutato atteggiamento», mentre sarebbe stato assai più facile – insiste ottusamente il Correttore di bozze – chiedere direttamente a grandi esponenti del pensiero laico e non-violento di cui il mondo letteralmente pullulava ai tempi delle crociate. Per non dire delle epoche successive, che ci hanno regalato laicissimi ambasciatori Unicef, tipo Stalin e compagnia pacificante.

E comunque, se la Chiesa in questi secoli ha svoltato verso la non-violenza non è sicuramente merito suo: la svolta gandhiana è avvenuta, ricorda Mancuso, «grazie alle battaglie del mondo laico che, togliendole potere, le hanno permesso di tornare a essere più fedele alla propria essenza». Ma invece di ringraziare Repubblica e Vito Mancuso per la loro provvidenziale battaglia laica e non-violenta a favore di un ritorno dei cristiani «alla propria essenza», e cioè alla sagrestia, cosa fa quel covo di nemici di Bergoglio che è la Cti? «Ripropone la campagna di Benedetto XVI contro il relativismo dimenticando il bene che deriva dal prendere coscienza della relatività delle proprie posizioni. Non è dal relativismo, infatti, ma è dal suo contrario, l’assolutismo, che nascono l’intolleranza e la violenza».

Insomma «su temi tanto delicati la Chiesa di papa Francesco avrebbe meritato un documento diverso, più umile sul passato e più coraggioso sul presente, capace così di vero dialogo con i non cristiani e di smuovere le acque nella Chiesa». Fosse per quei furbetti ratzingeriani incistati nella Commissione teologica, invece, i correttori di bozze passerebbero ancora le notti ad appiccare incendi a Roma. E Nerone dietro a resistere alla minaccia assolutista.

@Correttoredibox

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22 commenti

  1. Giovanni

    Se Mancuso scrive castronerie, e ne scrive tante a cominciare dall’affermazione che la materia non “esiste”, tutto è energia e l’anima è anch’essa energia, il giochino da asilo Mariuccia del “sei più violento tu” “no, no tu di più”, sviluppato nell’articolo qui sopra trovo sia uno dei meno adatti a contrastare le parole del “teologo fuori le mura”, perchè si ridurrebbe ultimamente ad una mera, futile e indefinita contabilità di fatti violenti ai quali ognuna delle parti (cristiana o laica) conferirebbe peraltro una importanza ed una valenza diverse e tale da non consentire il raggiungimento di alcun accordo. La violenza è parte della natura: il vento è violento, il mare è violento, la terra è violenta, gli animali e le piante sono violenti, e l’uomo non fa eccezione; anzi l’uomo è probabilmente l’essere più violento del creato, poichè molto spesso utilizza la violenza per fini che niente hanno a che fare con il nutrimento o la protezione di sè e dei propri cari, ma molto con la sopraffazione ai fini della mera acquisizione di potere. Non si può eliminare la violenza nell’uomo senza eliminare in definitiva l’uomo stesso: se si tiene un leone in gabbia è anche possibile che diventi un gattone mansueto ed erbivoro, ma non sarà più un leone e si negherà così la sua essenza, la sua anima. Si può discutere di come canalizzare o innocuizzare gli impulsi umani violenti, cosa che tutte le culture hanno sempre fatto, ma negarli vuol dire negare una delle caratteristiche principali degli uomini, laici o religiosi che siano.

    1. Tommaso

      Bravo, sono pienamente d’accordo con tutto quanto dici, la violenza fa parte della natura e l’uomo sia credente che non credente, sia laico che ecclesiastico non sfugge a questa legge.

      1. BIASINI

        Dell’uomo ferino, non redento, non toccato dalla grazia.

  2. BIASINI

    Del Mancuso mi son sorbito, su consiglio di un frate, il noiosissimo: “L’anima e il suo destino”, con la lettera accompagnatoria del Card. Martini. Io, che non sono nemmeno correttore di bozze, pur tuttavia vado a messa la domenica e nelle altre feste comandate. Domenica scorsa, nel pieghevole che “aiuta” i fedeli ignoranti come me (Messale Ambrosiano pag. 396), si potevano leggere alcune amene preziosità a commento delle letture. Prima lettura, l’acqua di Meriba. Si leggeva nell’introduzione : “…..Mosè (non Dio!) riesce a dare abbondante acqua (scoperta anche per qualche traccia e per le qualità del suo bastone?)…”. Va da se che, ignorante come sono, non sapevo che Mosè fosse un rabdomante. Il Vangelo, poi, era quello delle nozze di Cana. La figura centrale è Maria che cambia addirittura l’orologio di Dio. Eccovi alcuni stralci del commento: ” In un contesto di gioia e di dramma (?) Gesù assume il posto dello sposo ……e Maria quello del direttore del banchetto…” Che dire? Fate voi.

  3. Tommaso

    il cristianesimo non è violento, Cristo predica l’amore e la non violenza. Ovviamente, non possiamo negarlo, nella storia del cristianesimo ci sono state delle violenze, ma sono le strutture che le hanno commesse, sono i chierici che le hanno commesse, e a questi bisogna addebitarle. Il fatto è che la Chiesa si è sempre chiusa in sé, e non lascia spazio ai laici credenti, che pur fanno parte della Chiesa. Anche ora, che finalmente ha dismesso il potere temporale, segue la stessa strada.

    1. Azaria

      Tommaso (ma sei lo stesso del commento di prima?) hai letto il commento che ho inserito sopra alle imprecisioni (se vogliamo chiamarle cosí) che hai giá scritto? Non giova molto ripeterle senza alcuna argomentazione.

  4. Tommaso Guglielmi

    La violenza non è nel cristianesimo. Gesù ha predicato la non violenza, l’amore tra gli uomini. Se spesso, nella storia, vi sono stati, (e ve ne sono stati) esempi di violenza nel cristianesimo, ciò è da attribuirsi alle gerarchie ecclesiastiche, che non sono state (e forse non lo sono ancora) all’altezza dei compiti che si attribuiscono. Forse, ma non forse, ci vuole un maggior contatto tra i chierici e i laici credenti. La Chiesa non è solo dei chierici, ma anche dei laici credenti.

    1. Azaria

      Tommaso, permettimi di dissentire.
      “La Chiesa non è solo dei chierici, ma anche dei laici credenti”
      La Chiesa NON é dei laici, come NON é dei chierici, la Chiesa é di Cristo e di nessun altro. Al piú siamo noi (sia laici che chierici) della Chiesa.

      “ci vuole un maggior contatto tra i chierici e i laici credenti”
      Dove vedi la mancanza di tali contatti? Io la vedo in noi laici (e in parte anche nel clero) che vogliamo imporre la nostra visione alla Chiesa, e poi accusiamo le alte sfere della Chiesa di non voler dialogare. Il problema é che troppo spesso noi per dialogare intendiamo solo piegare gli altri alle nostre teorie, senza ascoltare le ragioni pragmatiche dell’altro che potrebbero dimostrare (razionalmente) che le nostre teorie sono sbagliate.
      Tieni conto inoltre che buona parte delle violenze (non tutte) sono state fatte proprio dai laici (ho fatto l’esempio del laico imperatore Costantino che ha imposto per legge la religione cristiana “innervosendo” molti vescovi del tempo).

      “Se spesso, nella storia, vi sono stati, (e ve ne sono stati) esempi di violenza nel cristianesimo, ciò è da attribuirsi alle gerarchie ecclesiastiche”
      Giusta la prima parte (esempi di violenza ci sono stati) completamente campata in aria la seconda (che sono da attribuirsi esclusivamente alle alte gerarchie). Anzi, se guardiamo la storia con occhio razionale, possiamo dire tranquillamente che le gerarchie (per quanto hanno potuto) hanno dato un freno alle violenze perpetrate da NOI laici.

      1. tommaso

        “La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo”, e fermati qua, comprendi bene.questa espressione. “la Chiesa è di Cristo e di nessun altro”non ha alcun significato reale. E’ una di quelle tante frasi che si gettano là e ognuno le riempie come vuole. Gesù ha costituito la Chiesa come una fondazione e l’ha dato ai credenti, chierici e laici, che la debbono portare avanti. Ovviamente in tutto ciò che è magistero i chierici non possono non dominare. Ma dalla restante parte, i laici credenti non possono essere esclusi. I rapporti tra chierici e laici sono e sono stati sempre solo per questioni di culto, ma la religione non è solo culto. In genere i problemi più vivi della Chiesa e che riguardano i laici sono trattati da chierici ultraottantenni (io sono ultraottantenne) che nulla più sanno del mondo laico. Nessuno vuol piegare alle proprie idee la religione, il relativismo è da respingere in pieno, ma c’è una modernità (che è differente da modernismo) che preme, e che i laici la conoscono meglio e non sono neanche interpellai. Se conosci bene la storia, devi sapere che i guai, le violenze, le hanno compiuti i chierici, I laici credenti avevano soltanto il dovere di ubbidire. Ma chi ha fede e crede nel Corpo mistico di Cristo, la fede non la perdo affrontando la verità umana. Questo commento ribatte ciò che mi ha ho opposto Azaria esamina la questione più alla larga e gradirei che fosse pubblicato.

        1. Azaria

          La Chiesa è di Cristo e di nessun altro. Se il significato di tale frase non ti é chiaro non é colpa mia. Se la cosa ti puó aiutare tieni conto che Cristo é vivo, non morto (nel senso che dopo la morte é comunque risorto) e quindi puó vantare dei diritti di proprietá (non intendo nel senso legale).
          Che poi la Chiesa sia stata data ai credenti (tutti) é un altro discorso. Ma Cristo ci ha dato anche la Sua Vita, il Suo Corpo da mangiare, ecc. non é che per questo sono diventati nostri e non piú Suoi.

          Che la religione non sia solo culto siamo tutti daccordo, che i rapporti fra i chierici ed i laici sia SOLO nel culto assolutamente no. Ogni volta che la Chiesa prende una decisione nel campo della morale interpella spesso scienziati, sociologi o comunque esperti del campo per capire di cosa si sta parlando (a differenza di noi che la critichiamo e che basiamo le nostre panzane su convinzioni anti-scientifiche ed altamente irrazionali).

          “Ma dalla restante parte, i laici credenti non possono essere esclusi”
          Io, da laico, non mi sento minimamente escluso.

          “Nulla sanno del mondo laico”.
          Questo, permettimi, é solo pregiudizio senza una minima fonte neanche lontana di razionalitá. I chierici non vivono certo su un altro pianeta, non so se te ne sei accorto, ma sono fra noi.

          Comunque, se vuoi un confronto serio devi proporre una problematica piú concreta, restando sul vago non si va da nessuna parte.

          “Se conosci bene la storia, devi sapere che i guai, le violenze, le hanno compiuti i chierici, I laici credenti avevano soltanto il dovere di ubbidire.”
          Ecco, quello che mi viene da pensare é che le conoscenze di storia manchino a te. Tutte le scoperte storiche degli ultimi 30 (e piú) anni ci hanno dimostrato senza ombra di dubbio che tutte le favolette che abbiamo studiato nei libri di scolastici riguarrdanti la storia sono state inventate ad arte nel piú oscurantista fra tutti i periodi (chiamato ipocritamente illuminismo). Nonostante alcune di tali scoperte sono ormai ASSODATE da piú di 30 anni (ma altre novitá vengono scoperte ancora oggi) e nonostante il fatto che tutti gli storici seri concordino con tali scoperte, sui libri di storia delle nostre scuole dell’obbligo e dei licei si continuano a trovare le solite fandonie.
          La tua uscita secondo cui il clero avrebbe fatto i danni ed i laici erano costretti ad obbedire rispecchia molto le storielle scritte su tali libri di “favole” (chiamarli libri di storia é un’offesa crudele alla cultura).

          Per quando riguarda qualche fonte seria di storia ti posso consigliare

          -Rino Cammilleri (che niente ha a che vedere con il piú famoso Andrea Camilleri, il “padre” di Montalbano) che era un anti-clericale e si é convertito al cattolicesimo studiando in maniera seria crociate ed inquisizioni. Quindi studiando tali argomenti mentre era ancora un anti-clericale NON puó essere accusato di parzialitá.
          -Luigi Firpo Storico ateo e che quindi NON puó essere sospettato di aver distorto la storia a favore della Chiesa.
          -Jean-Baptiste Guiraud laico
          -Mons. Luigi Negri (unico chierico del gruppo ma un grande storico).

          Visto che tu mi hai detto di essere un ultra ottantennte, ti dico che sono un trentenne con una laurea in ingegneria (massimo dei voti) e dai miei amici vengo visto quasi un robot perché mi baso solo sulla razionalitá che ho eletto quasi a mia guida (e mi ha guidato a Cristo ed alla Sua Chiesa). Ho notato che spesso c’é piú razionalitá nella Chiesa (che attualmente, a tuo dire, prende decisioni solo attraverso i suoi chierici ultra-ottantenni ignoranti) che non in moltissimi ambienti scientifici (o almeno da tutti riconosciuti come tali) che ho frequentato. Ho girato un bel po’ l’Italia (e non solo) e ció di cui ti parlo é tratto da esperienza reale di ció che si vede nella vita di tutti i giorni affiancata alla logica piú spinta e ad uno studio metodico (anche in campi che non mi competono come la storia).

          1. Tommaso

            Perché mi dici la tua laurea con relativo voto? Ti debbo parlare anche della mia? della mia professione? delle mie pubblicazioni su riviste accreditate? (pochissimi anni fa 3 articoli sul matrimonio religioso – gli ultimi, la mia età non mi permette più di scrivere) ecc.Io discuto sulle idee, non sui titoli. Ma forse hai fatto bene a dirmi la tua laurea: i tuoi studi rispecchiano la tua formazione. Tu puoi essere, anzi, sono certo, sei un bravissimo ingegnere, avrai certo un avvenire luminoso in campo tecnico, ma, almeno per il momento non puoi parlare ex cattedra di storia. La citazione di Costantino ne è la prova. La storia non è per i tecnici, la storia è una scienza difficile che va studiata in profondità. I tecnici la guardano in superficialità e con una stupenda ingenuità. Mi permetto di consigliarti un libro di un sacerdote tedesco, Edizioni Paoline, uno dei maggiori storici della Chiesa Cattolica: Joseph Lortz: Storia della Chiesa Cattolica, in prospettiva di storia delle idee. Ti illuminerà. Per parlare di storia non bisogna leggiucchiare soltanto. E non bisogna avere paura di dire la verità; anzi, un cristiano, se ama la Chiesa, come io la amo, deve dire la verità anche se scomoda. E anche per parlare di teologia (la Chiesa è di Cristo e di nessun altro) bisogna bisogna essere preparati. Ricordati poi che la razionalità, che come dici è la tua guida, non va mai disgiunta dalla storia, altrimenti rischia di girare a vuoto. Credo che ora può bastare, sei giovane e ti manca l’esperienza. Rimani sempre nella fede: la vita senza fede (e senza storia!!!) non ha alcun senso.

          2. Azaria

            Ho voluto darti un po’ del mio background per mettermi un po’ alla pari con te che mi hai rivelato la tua etá, l’ho ritenuto un gesto dovuto (una sorta di regola cavalleresca da rispettare).

            Sulla storia, non parlo ex cattedra, mi limito a notare le infinite stupidagini che ho studiato nelle scuole dell’obbligo (e le ho notate giá al tempo in cui le studiavo). Serve forse un genio per notarle? Non credo proprio. Stranamente quello che ho studiato e che ti ho esposto non é mai entrato in contrasto con la logica.
            Nel mio precedente intervento ho scritto esplicitamente che le scoperte che contraddicono le tue teorie sono degli ultimi 30 anni circa, tu mi hai citato Joseph Lortz che é morto nel 75 quando queste scoperte si affacciavano alla nostra conoscenza, quindi qualunque cosa abbia scritto questo storico (e sacerdote) non contraddice minimamente quello che sostengo io nel mio precedente intervento (senza sminuire l’opera che questo storico abbia potuto fare, era semplicemente figlio del suo tempo e probabilmente avrá fatto il meglio che poteva con le conoscenze del suo tempo). In particolare il libro che mi hai consigliato (History of the Church) é del 1930 (fonte wikipedia).
            Dovremmo imparare che bisogna sempre guardare a ció che é nuovo ed essere pronti a mettere da parte le vecchie idee quando si verificano false (e questo mi sembra proprio il caso). É il modo migliore di far crescere la nostra conoscenza nella direzione giusta.

            Sul campo della teologia anche saró poco preparato, ma conosco la lingua italiana e la logica, ció mi basta per dare un significato univoco alla frase “La Chiesa é di Cristo e di nessun altro”.

            “Ricordati poi che la razionalità, che come dici è la tua guida, non va mai disgiunta dalla storia”
            Io continuo ad informarmi, scartando le tesi storiche che entrano in contrasto fra di loro e tenendo quelle che sono sorrette dalla logica e da fonti storiografiche attendibili. Non mi sembra di aver disgiunto la storia dalla logica, lo considererei un errore enorme, anche perché anche con tutta la logica di questo mondo, senza la conoscenza corretta della storia si fanno solo danni enormi.

            Se la vuoi chiudere qui per me va anche bene.
            Ti ringrazio per i complimenti (anche se giovane ormai non mi ritengo piú) e ti posso dire che in quello che ho visto nella mia vita non posso certo essere considerato senza esperienza.

            P.S.: É stata proprio la mia esperienza accumulata nei viaggi unita alla mia razionalitá che mi ha portato a diventare il cattolico che sono oggi, quando ero piú giovane ero un cattolico adulto e la pensavo proprio come te.

  5. Stefano

    Correttore di bozze a vita !!!!!

  6. Shiva101

    Il Cristianesimo non è contro la violenza.
    Ogni opposizione è stata eliminata con la forza, ogni religione è stata denigrata e vietata, dal vodoo al paganesimo, con battesimi di massa delle popolazioni indigene..

    e poi, tramite decisioni dei monarchi, imposto il cattolicesimo nei vari regni.

    E infine il battesimo impone ai nenonati di aderire alla Chiesa senza consenso.

    1. Azaria

      “Ogni opposizione è stata eliminata con la forza, ogni religione è stata denigrata e vietata, dal vodoo al paganesimo”
      Quando é stata vietata?

      “con battesimi di massa delle popolazioni indigene..”
      Sai com’é… le popolazioni indigene vedevano i missionari che portavano Cristo, si innamoravano di Cristo e si facevano battezzare… certo, che brutta forma di violenza.

      “e poi, tramite decisioni dei monarchi, imposto il cattolicesimo nei vari regni.”
      Ecco, su questo in parte hai ragione, nelle zone protestanti il cristianesimo (protestante) é stato imposto. Diverso nelle zone cattoliche in cui é stato semplicemente considerato la religione di stato o dominante in cui peró potevano vivere anche appartenenti ad altre religioni senza essere obbligati alla conversione. Ma anche in questi casi, il problema é dei monarchi che hanno reso un pessimo servizio al cristianesimo, non del cristianesimo in se.
      Unica eccezione fu Costantino (che trovó l’opposizione di non pochi vescovi).

      “E infine il battesimo impone ai nenonati di aderire alla Chiesa senza consenso.”
      Certo, infatti tutti quelli battezzati da piccoli una volta diventati grandi sono costretti con torture a restare nella Chiesa… non fa una piega.

  7. Franco C.

    @Luca “ovviamente, che nessuno parli di lavaggio di denaro sporco e di arresti di monsignori in questo sito…”

    Questo é da vedere. Ma ovviamente quando pubblicheranno qualcosa, tu non ci sarai.

  8. Franco C.

    @Luca Arretratezza scientifica? Come dire che rimproveri ad un fornaio la sua arretratezza nel vendere giornali. Certo: non é un giornalaio. Si occupa di cose diverse. Per questo giuridicamente la Chiesa é un ente morale mentre le università un ente pubblico. Scusa ma non ha senso la tua obiezione.
    Casomai sei tu che credi in una Chiesa scientista, che debba cioè essere guidata dai dettami dello scientismo. Ma non é una chiesa Scientista. Una Chiesa cristiana cattolica e si occupa di seguire la dottrina cattolica che crede essere Parola di Dio. Se ti sembra strana questa cosa é davvero strano…..

  9. beppe

    luca, spero che per onestà intellettuale tempi affronti anche la questione spinosa dei soldi. tu in tanto prova a cercare e leggere qualche scritto del grande antropologo renè girard sulla violenza, le religioni e il cristianesimo ( cioè la morte vicaria in croce dell’agnello gesù). se pensi che prima e senza cristianesimo non ci sia violenza…beato te.

    1. luca

      Beppe, io il cristianesimo lo amo molto, ma non come religione, amo le sue tradizioni, i suoi sfarzi, le sue gerarchie, il suo potere… quello che veramente critico è la sua arretratezza scientifica, la sua voglia di imporre tramite leggi le sue visioni e non per ultimo la sua pretesa di perfezione…

  10. luca

    ovviamente, che nessuno parli di lavaggio di denaro sporco e di arresti di monsignori in questo sito…

    1. fg

      Luca tu odi te stesso a tal punto da aver in odio l’unica cosa che veramente ti affascina, la Chiesa e Cristo.

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