Se i cattolici fossero vegani avremmo il paradiso in Terra

Di Caterina Giojelli
20 Aprile 2019
Genesis Butler ha offerto un milione di dollari a papa Francesco per perorare la causa animalista. E i giornali amano fare il sugo con la carne fresca dei ragazzini

Circa due mesi fa Genesis Butler aveva offerto un milione di dollari a papa Francesco da devolvere in campagne benefiche se avesse accettato di praticare una Pasqua vegana. Genesis Butler, infatti, spiegava che «ogni persona che sceglierà una Quaresima vegana risparmierà emissioni pari a quelle di un volo tra Londra e Berlino. E se ogni cattolico del pianeta partecipasse, sarebbe come se le Filippine non producessero Co2 per un anno intero». E chi è Genesis Butler che ha chiesto a un Papa argentino di rinunciare alla carne? È l’ambasciatrice della campagna Million Dollar Vegan che si prefigge di combattere il cambiamento climatico col cambiamento dietetico, smantellando cioè le cruenti tradizioni culinarie che hanno forti ripercussioni sull’ambiente e che gode dell’orgoglioso supporto di molte star come Paul McCartney (vegetariano etico), Woody Harrelson (vegano), Moby (proprietario di un ristorante vegano a Los Angeles), Mena Suvari (attivista vegana), Joaquin Phenix (vegano e animalista). Ma soprattutto, Genesis Butler è una bambina di 12 anni.

SUL PALCO DA QUANDO HA SETTE ANNI

A sette anni – sette -, in piedi su una valigia per arrivare al microfono, Genesis era relatrice al summit mondiale dei vegani a Las Vegas. A dieci anni ha partecipato a un TEDx tenendo uno speech sulla guarigione del pianeta attraverso la conversione delle persone al veganesimo. Scegliere di mangiare o meno la carne significa infatti scegliere se distruggere o salvare la terra. Il suo innato senso dell’attivismo (è la pronipote di César Chávez, leader sindacale negli anni Cinquanta e Sessanta) e il suo grande amore per gli animali l’hanno portata a diventare una star, a ottenere numerosi riconoscimenti come il premio Animal Hero Kids, il Veg Kid of the Year, il Kid of the Year Award, a fondare la Genesis for Animals per dare vitto, alloggio e cure mediche agli animali, a supportare i Meatless Mondays (sì, oltre ai Fridays for Future, ci sono anche i lunedì senza carne), nonché a scrivere, qualche settimana fa, a Papa Francesco: «Santità, dobbiamo agire». Nella lettera, che è stata pubblicata dai maggiori quotidiani mondiali, dal New York Times al Guardian al Corriere della Sera,dopo essersi detta d’accordo con l’enciclica Laudato si’, Genesis ha chiesto al Papa di unirsi a lei astenendosi da tutti i prodotti animali durante la Quaresima, in cambio, come ricompensa «la Fondazione Internazionale Blue Horizon donerà 1 milione di dollari ad un ente di beneficenza o una causa benefica a scelta».

«ADESSO IL PAPA SA MEGLIO»

Ricevuti i ringraziamenti e le benedizioni di Bergoglio, che pur non ha precisato di aderire all’iniziativa, Genesis ha postato soddisfatta la lettera della Santa Sede su Instagram spiegando con orgoglio che il Papa «adesso sa meglio cosa l’allevamento sta facendo al pianeta e quanto gli animali stiano soffrendo». Genesis è anche riuscita ad incontrarlo durante un’udienza, chiedergli se sarebbe diventato vegano e strappargli un sorriso prima di consegnare a Pawel Ptasznik, alto funzionario della curia romana, la petizione di Million Dollar Vegan firmata da 73 mila persone tra cui Brigitte Bardot.

«DA DOVE VENGONO LE CROCCHETTE DI POLLO?»

Genesis Butler aveva solo quattro anni quando – lo racconta lei stessa al TEDx – chiese alla mamma «da dove vengono i chicken nuggets che mi piacciono tanto?». Inizialmente la mamma rispose «dal supermercato» ma Genesis non era soddisfatta. Appreso che erano stati uccisi dei polli per produrre le amate crocchette decise: «Non voglio mai mangiare carne, mai più. Quella notte, io e mia madre abbiamo smesso di mangiare animali». Un anno dopo, una notte, vedendo la madre che allattava la sua sorellina Sion, chiese «da dove viene il latte che bevo io?». Appreso che era stato tolto a delle mucche-mamme esclamò, «è come se il tuo latte venisse dato ad altri invece che alla mia sorellina». La mamma ammise che era «proprio così. Non l’avevo mai vista in questo modo», e da allora in casa Butler scomparirono anche i latticini. Genesis Butler spiega che per produrre hamburger serve una quantità di acqua pari a due mesi di pioggia e che gli scienziati riferiscono che abbiamo solo due anni per fermare la perdita di biodiversità di massa e dodici anni per prevenire i catastrofici cambiamenti climatici.

DAGLI INDIGNADOS ALLE CASSANDRE VERDI

Genesis Butler, in altre parole, è un’altra ragazzina animata dalle migliori intenzioni che come Greta Thunberg (l’attivista svedese che, ospite in Senato a Roma, ha spiegato che «la data è circa il 2030, da cui ci separano 10 anni, 257 giorni e 13 ore. Allora ci troveremo in una situazione che potrà dare il via a una reazione a catena, che sfuggirà al controllo umano e che molto probabilmente porterà alla fine della civiltà umana») fa impazzire i quotidiani di picchetto allo sbianchettamento della complessità del reale. Gli stessi quotidiani che, tanto per capirci, solo qualche anno fa adoravano fare il sugo con la carne fresca offerta dai ragazzini che impegnati nei “cortei di protesta” seminavano fumogeni e spazzatura, imbrattavano vetrine, sgorbiavano i muri, legittimando il tutto con la morale un tanto al chilo della contestazione dei “Youth without Future”.

LA SPAVENTOSA AUTORITÀ DEI PARI

Allora salivano sulle spalle degli studenti indignados, oggi su quelle delle cassandre verdi. Ragazzine di 12 e 16 anni, affrancate dall’autorità degli adulti, Dio e maestri, a spiegare come gira la Terra all’Europarlamento e alla Santa Sede, grazie al semplicismo feroce degli operatori dell’informazione cosiddetta, dove a trionfare è sempre l’alleanza istupidente fra buoni sentimenti e cattivi manicheismi. Fino al prossimo effimero sogno di protesta. In altre parole abbandonate, per strappare una delle più efficaci espressioni di Alain Finkielkraut, alla spaventosa autorità dei pari.

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