Scoprire le profezie dell’Humanae Vitae con un docu-film: “Inattesa”

Di Lorenzo Bertocchi
27 Gennaio 2015
L'ultima enciclica di Paolo VI spiegata e raccontata attraverso esperienze e testimoni d'eccezione come il cardinale Caffarra

Renzo Puccetti, oltre ad essere un bravo medico e un docente di bioetica preparato, è un amico. La realizzazione di un docu-film sull’Humanae Vitae è nata così, dopo aver letto il suo libro I veleni della contraccezione (Edizioni Studio Domenicano, 2014).

Il testo è impressionante, 450 pagine con bibliografia sontuosa, ma non si inceppa mai. Denso di contenuti, ma avvincente. Fa riflettere su molte cose: storia recente della Chiesa, sfacelo etico della nostra realtà sociale, distruzione dell’umano.

Renzo, gli chiesi, ma dove l’hai trovato il tempo? «La sera, a volte la notte, in ogni ritaglio. Pagina, dopo pagina, capivo che dovevo scavare, andare a fondo. Perché, a mio avviso, è una questione fondamentale. Tre anni di lavoro me ne hanno dato conferma».

Ne parlammo insieme un giorno della scorsa primavera, gli dissi: Dobbiamo farne un film! Lì, per lì Puccetti si mise a ridere, ma subito disse che sì, gli sembrava una buona idea. Affidandoci alla Provvidenza, e condividendo l’idea con altri amici della neonata associazione Vita è, iniziammo l’avventura. L’obiettivo è molto semplice: avvicinare le persone ad un tema e a una storia che molti vorrebbero mettere nel dimenticatoio, ma che in realtà è una profezia.

«L’enciclica – ci dice Puccetti – fu fedele, drammatica, coraggiosa, profetica, semplice, di carattere dottrinale e pastorale. La cancellazione della procreazione nell’atto coniugale aveva come obiettivo quello di ridurre il sesso ad una mera attività banalizzante, ad un gioco irresponsabile». Secondo il cardinale Carlo Caffarra l’espulsione e banalizzazione della sessualità nei casi seri della vita, «è una ideologica negazione della realtà dell’essere umano che nella sessualità ha una privilegiata estensione esteriore della propria interiorità».

Anche la relazione finale del sinodo sulla famiglia dell’ottobre scorso parla di Humanae Vitae. «Va riscoperto – si legge al n°58 – il messaggio dell’Enciclica Humanae Vitae di Paolo VI, che sottolinea il bisogno di rispettare la dignità della persona nella valutazione morale dei metodi di regolazione della natalità». Come a dire che la sessualità umana è, appunto, parte di quella dignità che occorre custodire per non distruggere l’umano. Al termine del film c’è una frase di papa Francesco che pronunciò nella famosa intervista al Corriere della Sera del 5 marzo 2014, quella sul ruolo profetico di Paolo VI nell’opporsi al neo-malthusianesimo presente e futuro. Sappiamo come quella frase è tornata di stretta attualità dopo il recente viaggio papale in Sry Lanka e Filippine, dove il Papa, al di là delle polemiche, ha ribadito e confermato proprio il ruolo profetico di questo enciclica del Beato Paolo VI.

Il Beato Paolo VI promulgò l’enciclica nel luglio del 1968, anno carico di significati sotto molti aspetti, un anno che nel bene e nel male ha segnato un epoca. Eravamo in piena rivoluzione sessuale, una rivoluzione antropologica, più che economica, culturale, più che sociale. Forse ne stiamo ancora pagando gli eccessi e le filosofie. Quell’aria spirava soprattutto nelle piazze, ma si infilava anche nelle sagrestie, lo stesso Paolo VI ebbe l’ardire di parlare del «fumo di Satana» che si era introdotto fin nei sacri palazzi. Humanae Vitae fu accolta con molta durezza anche dentro la Chiesa, non a caso fu l’ultima enciclica di papa Montini. Considerata oscurantista, ancora oggi è avversata e qualcuno vorrebbe abbandonarla. Molti hanno fatto, e continuano a far finta che non ci sia. Paolo VI parlò contro le valutazioni maggioritarie della Commissione consultiva, contro l’opinione pubblica, a volte contro alcune parti della sua stessa Chiesa, convinto che quando si tratta di verità e di amore non è una maggioranza che può stabilirne i confini.

Ecco perché il docu-film si intitola “Inattesa”. Nessuno se lo aspettava, ma Paolo VI seppe guardare oltre. Più avanti, non indietro.

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8 commenti

  1. Francesco da Spino

    Meglio eretico accanto al Papa ed alla Santa Chiesa che da TSO su mondi paralleli. A buon prezzo si trovano anche ottimi psichiatri.

  2. Luke

    E quali sarebbero questi frutti ? Smarrimento tra i Cattolici fedeli alla dottrina ? Smantellamento di quest’ultima con negazione di tre Sacramenti in un sol colpo e benedizione del peccato conclamato, di un atto intrinsecamente disordinato ? Negazione del Catechismo e di 2000 anni di Chiesa ?
    Tradimento dei dettami di Gesù Cristo ?
    Ha squalificato e rinnegato tutto il magistero di Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sulla “emergenza antropologica”.
    La Chiesa da anni denuncia l’aggressione ideologica e politica (di stati, governi, media, organizzazioni internazionali) alla famiglia, alla vita, alla legge naturale e quindi alle fondamenta dell’umano.
    Invece costui riceve il trans anche con la fidanzata: vergognoso.
    Mi sà che solo un cieco oltreché un impreparato non vedrebbe le palesi eretiche storture che sta producendo l’azione di questo Papa.

    1. Lela

      Gesù andava a pranzo in casa di conclamati ladri e usurai. Discorreva con donne riconosciute come peccatrici. PRIMA che si convertissero, non dopo. E questi si convertivano perché erano stati trattati e amati da uomini, non da impuri, quando erano ancora peccatori. Questo è il metodo.
      Poi, lo smarrimento dei cattolici fedeli è perché forse dobbiamo lavorare sulla nostra fede, che non è abbastanza salda, se abbiamo bisogno che il Papa ripeta continuamente le regole…ci risparmierebbe la fatica di testimoniare la bellezza della vita della Chiesa con la nostra vita, no? nessuno ha mai seguito Cristo perché dettava una legge, tutti lo hanno seguito perché amava, ed è solo l’amore che converte, non un disco rotto.

      1. Francesco da Spino

        A volte piuttosto che rispondere a gente che parlava accecata dal rancore e con fini diversi dalla verità oggettiva, disegnava sulla sabbia ! Provi a capire dove ho letto questa dritta ; caro/a Luke , sempre che intellettualmente parlando lo voglia fare . Buon pranzo !

        1. Francesco da Spino

          Dimenticavo, nella Chiesa che ha in testa (fortunatamente presente solo nella sua immaginazione) , calunnie e falsità pretestuose come le sue verso il Sommo Romano Pontefice non finivano benissimo per il diretto interessato. Ci pensi … Si legga magari la Prolusione del Card. Bagnasco di lunedi scorso all’Assemblea Generale della CEI, si renderà conto di cosa sia, fortunatamente per noi tutti, la Chiesa oggi. Ri-buon pranzo.

          1. Luke

            Eh, Buona Notte !
            Cosa fosse la Chiesa di un tempo evidentemente lei non lo sa (conoscere la Storia ahimè non è cosa propria a tutti), e come sia oggi, sembra purtroppo drammaticamente chiaro essere allo sbando nella sua protestantizzazione ed estinzione in Europa e nel mondo.
            La Chiesa Cattolica di cui parlo e che lei disprezzerà da buon eretico qual’è non è altro che la Chiesa dei San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, dei Pio X e XII: è la Chiesa di sempre, quella fedele al Magistero e ai dettami di Gesù Cristo.
            Quella a cui fa capo lei non è altro che un’immaginaria setta di protestanti e sincretisti, quella che ha sbracato su ogni principio e valore, in cui non esistono più Verità assolute, quella degli abusi liturgici, del “Dio non Cattolico”, della benedizione del Peccato, delle aberrazioni interreligiose ed anticristiane: una setta new-age che ha tradito Cristo, quella degli Enzo Bianchi e Kasper, di Forte, Don Gallo, Luxuria, Boff e Mago Otelma.

  3. Luke

    Chissà cosa direbbe Paolo VI nel sapere che adesso Bergoglio accoglie trans in Vaticano e si prepara con Kasper a dare la comunione ai divorziati … .

    1. Francesco da Spino

      Molto provabilmente direbbe le stesse cose che disse al Gius … Non capisco il metodo,ma vedo i frutti … E solo un cieco non vede cosa Papa Francesco stia facendo di buono e saggio per la Chiesa.

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