Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

Rapporti con l’Ue, transizione ecologica, manovra. «Dopo il voto bisognerà ripensare tutto»

«Calenda è una costoletta del Pd, non mi stupisce la sua scelta: il centro in Italia non esiste. A destra vedo sana competizione, il M5s è tornato a sinistra della sinistra. Draghi aveva esaurito la spinta». Intervista a Maurizio Sacconi

Peppe Rinaldi
06/08/2022 - 6:30
Politica
CondividiTwittaChattaInvia
Mario Draghi
Il presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri sul dl Aiuti bis, giovedì (foto Ansa)

Un centro indipendente non è mai esistito, Carlo Calenda è una costoletta della sinistra, i 5 Stelle non sono altro che l’ennesima versione della sinistra estremista e radicale, il Pci fu la rovina di tutti gli altri partiti, Mattarella è di parte e Draghi, dopo aver annusato l’aria del Quirinale, l’hanno tenuto sull’uscio in attesa per poi mollarlo. Invece ha mollato loro.

Se non si trattasse di Maurizio Sacconi e se non vi fosse alcun legame logico-concettuale tra questi assunti, si potrebbe sospettare di essere al cospetto di analisi sparpagliate nel mare magnum dei social network. Invece Sacconi le parole le pesa, le smussa, le ordina ma senza ridurne l’effetto ricercato, dando all’interlocutore la certezza che la sostanza non sia sofisticata dalla chimica del nulla che ammorba da troppo tempo il dibattito pubblico. Socialista da sempre ma non laicista, deputato, senatore, sottosegretario, più volte ministro (Lavoro e Salute), studioso, Tempi lo ha intervistato sulla fine dell’esecutivo Draghi e le manovre dei partiti in vista delle elezioni del 25 settembre.

Senatore, la domanda sulla caduta del governo Draghi sembra ineludibile. Lei che ne pensa?
Partiamo da una premessa: il governo Draghi ha esaurito la sua spinta con la mancata elezione del presidente del Consiglio al Quirinale. L’impressione che io ho avuto è che egli abbia colto la prima occasione utile per terminare questo suo impegno istituzionale. Non ha avuto, quindi, la maggioranza perché egli stesso non l’ha desiderata e non l’ha cercata.

LEGGI ANCHE:

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia

«Meloni fascista». Repubblica non rinuncia al suo “rito tribale” preferito

9 Agosto 2022
Maurizio Lupi e Giovanni Toti

Lupi: «Il centrodestra è unito da storia e valori comuni, il centrosinistra no»

8 Agosto 2022

Volendo brutalizzare il concetto, è stata una rappresaglia?
No, non userei questa espressione. Io constato oggettivamente che la spinta propulsiva di quel governo si sia esaurita con la mancata elezione a presidente della Repubblica, la qual cosa poteva essere anche un esito naturale.

Piccolo salto all’indietro: perché a suo giudizio questa elezione al Quirinale poi non c’è stata?
Sarebbe un discorso lungo, ci sarebbe da ragionare sugli obiettivi dei diversi partiti, sulle varie esigenze, eccetera. Di fatto, Draghi presidente lo voleva solo Giorgia Meloni.

Ha detto tutto…
Data questa premessa, è evidente che lui non l’ha cercata una maggioranza, e il voto veloce in tempi brevi, in fondo, ha anticipato di circa sei mesi la scadenza naturale della legislatura. Trovo tutto molto logico.

Lei che ha esperienza al riguardo, crede che i pochi mesi sottratti alla scadenza naturale abbiano realmente tramortito l’Italia, come sentiamo spesso ripetere, oppure si tratta di un falso problema?
Ma no, stiamo parlando di una differenza di sei mesi che sarebbero stati inevitabilmente pre-elettorali, non credo alla lettura drammatizzante di quello che è successo.

E ora?
Ora ci sono due aree politiche a confrontarsi anche se con differenze al loro interno. Le caratteristiche di questo confronto sono a ben vedere quelle usuali perché il centrodestra e il centrosinistra hanno principi e criteri molto diversi tra loro. Che ci sia poi a sinistra del centrosinistra un’area più radicale è anch’essa cosa logica. Non vedo poi ragioni per avere nostalgia di un centro indipendente per un motivo molto semplice.

Quale?
Perché un centro indipendente non c’è mai stato e nessuno ha cercato di costruirlo con la necessaria fatica.

Quindi Calenda, ad esempio, di cosa parla?
Non saprei. Io non ho mai pensato che non facesse un accordo con la sinistra, lui è una costoletta della sinistra per cui nulla di nuovo da questo punto di vista. In verità, siamo in presenza di un confronto che, seppur al termine di una legislatura da dimenticare, sancisce la fine dell’illusione di avere un tripolarismo, circostanza verificatasi quando i 5 Stelle avevano acquisito un alto livello di consenso. Finita quella illusione siamo tornati al bipolarismo con l’accessorio tipico di una sinistra più radicale.

Ma di questo “centro” si sente parlare, si è sentito parlare da più parti. Tutte velleità?
Non è mai esistito un terzo polo al centro, per esistere avrebbe dovuto avviare un processo di differenziazione a destra e a sinistra, di equidistanza critica se vogliamo, invece non c’è mai stato neppure un tentativo di far nascere un’area di centro indipendente dai due poli.

Quando dice così si riferisce agli ultimi 20-25 anni o alla stretta attualità?
Sì, parlo del caso di Calenda per l’attualità ma, ovviamente, mi riferisco alla cosiddetta Seconda Repubblica dopo la crisi dei grandi partiti che hanno fatto l’Italia repubblicana, meno uno…

Bella questa, sarebbe il Partito comunista italiano, giusto?
Sì, quello che ha rovinato tutti gli altri. Poi abbiamo avuto un assetto bipolare mai scalfito. L’unica novità erano i 5 Stelle che avrebbero potuto mettere in discussione il bipolarismo ma il loro progressivo declino ha fatto venir meno questa possibilità.

Se l’aspettava un declino così veloce o immaginava durassero un po’ di più?
Fino a un certo punto, ma non lo immaginavo così veloce. Certo è che movimenti che hanno quelle caratteristiche o si assestano e si definiscono con modalità più compiute oppure, evidentemente, implodono per le tante fragilità che hanno. In ogni caso, è andata così.

Oggi lei come li vede nello spazio della contesa elettorale e più genericamente della politica?
Ripeto, occupano quello spazio che c’è sempre stato a sinistra della sinistra, finisce la loro ambiguità. Loro sono semplicemente una sinistra radicale, diciamo à la Melenchon visto che ci piace spesso guardare all’estero. Ma se nel centrodestra possiamo osservare una legittima e normale competizione tra Salvini e Meloni, nel centrosinistra non vedo neanche tentativi di leadership competitiva.

In questa evoluzione della politica lei individuerebbe responsabilità del Quirinale?
Io credo che il Quirinale abbia una precisa identità politica.

Risposta parca ma esaustiva. Del Decreto-aiuti dell’altro ieri che dice?
Che è un provvedimento molto congiunturale e un minuto dopo il voto bisognerà riconsiderare l’insieme della situazione con una prospettiva strutturale. Per ora limitiamoci a dire che si tratta di una manovra inevitabilmente congiunturale.

Dovremo rivedere molte cose nel nostro rapporto con l’Ue?
Io vedo difficile la situazione che ci attende, ma attende tutti e soprattutto i paesi maggiori sono partecipi di questa difficoltà. Mi auguro che ci siano riflessioni di carattere geo-politico e geo-economico in funzione della crescita in questo contesto nuovo. Le transizioni vanno ripensate.

Per esempio?
Per esempio filiere produttive occidentali meno dipendenti da aree sensibili che potrebbero chiudere le forniture. A tal riguardo è evidente che vadano ripensate anche molti contenuti astratti della Transizione Ecologica, che mi pare essere stata disegnata a prescindere dalle esigenze geopolitiche.

Possiamo chiamarla Transizione ecologica ideologica dunque?
Certo, una transizione legata all’ideologia della globalizzazione che ora patisce il ritorno della politica, il ritorno della storia.

Tags: carlo calendaElezioni 2022Giorgia Melonimario draghiMovimento 5 StellepoliticaTransizione ecologica
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia

«Meloni fascista». Repubblica non rinuncia al suo “rito tribale” preferito

9 Agosto 2022
Maurizio Lupi e Giovanni Toti

Lupi: «Il centrodestra è unito da storia e valori comuni, il centrosinistra no»

8 Agosto 2022
Africa clima

«Sì ai combustibili fossili». L’Africa contro l’ipocrisia energetica

6 Agosto 2022
Venezuela Maduro

Il Venezuela spiegato a Carlo Calenda

5 Agosto 2022
Rovine di una chiesa

La crisi che dobbiamo affrontare va ben oltre la politica

5 Agosto 2022
Meloni Letta riforme elezioni

«Sistema ingovernabile, queste elezioni sono l’ultima chance per riformarlo»

4 Agosto 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il capolavoro di Letta: rendere indispensabile il centrodestra
    Lodovico Festa
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Perché abbiamo bisogno di riscoprire la contemplazione
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Si torna a votare e l’urgenza è sempre “ricominciare da Uno”
    Peppino Zola
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra
    Emanuele Boffi

Foto

Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist