Roma, manifestazione al Campidoglio dei dipendenti comunali: «Taglia i nostri stipendi e paga i consulenti»

Di Chiara Rizzo
06 Maggio 2014
Secondo la Cisl, «Ci sono 10mila persone in piazza». A protestare sono vigili, amministrativi ed educatori che hanno visto il taglio al salario accessorio: «Così si mette in dubbio la nostra sopravvivenza»

Migliaia di dipendenti del comune di Roma sono scesi in piazza del Campidoglio per manifestare contro i tagli ai loro stipendi scattati questo mese, e dovuti all’eliminazione del salario accessorio per amministrativi, vigili urbani ed educatrici e maestre. Il taglio è stato definito illegittimo da una relazione dello stesso ministero dell’Economia. Per le proteste, in queste ore il traffico della capitale è in tilt.

LA CISL: «SONO PIU’ DI 10MILA». Secondo il rappresentante sindacale della Cisl Giancarlo Cosentino, «Siamo più di 10 mila in piazza del Campidoglio». Entusiasta del successo della protesta anche il collega della Uil, Francesco Croce: «Questa piazza oggi rappresenta tutta l’indignazione verso le politiche scellerate di Marino sul personale. Invece di attaccare i vari sprechi contenuti nelle prime 200 pagine della relazione del Mef, colpiscono i più deboli che però mandano avanti la città».

«MARINO CI HA DELUSI». “Tagli agli stipendi, soldi ai consulenti?” si legge in uno degli striscioni esposti dai dipendenti in piazza. Alcuni di loro hanno raccontato ai giornalisti che li hanno raggiunti: ««Non è possibile tagliare stipendi di 1.200 euro, perché significa mettere in dubbio la nostra sopravvivenza. Salario accessorio? Non stiamo prendendo soldi a pioggia ma per i servizi che offriamo a questa città». La rabbia in piazza è molta: «Perché dobbiamo pagare noi con i nostri salari? Andassero a tagliare gli stipendi dei manager che prendono un sacco di soldi – ha protestato qualcun altro –. Marino non sta mantenendo le promesse fatte. Aveva detto che ci avrebbe valorizzato e invece…».

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