Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Repubblica degli stagisti: «L’articolo 18 è un mantra del sindacato per bloccare tutto»

Intervista sul mercato del lavoro a Eleonora Voltolina, fondatrice del blog repubblicadeglistagisti.it: «I sindacati smettano di lottare per l'articolo 18, un dettaglio, o la cig, che riguarda i contratti a tempo indeterminato. Pensi alle centinaia di migliaia di persone senza tutele».

Chiara Rizzo
21/02/2012 - 11:10
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

Cinque anni fa, dopo una laurea con lode e una gavetta di ben cinque stage (che sembrava destinata a prorogarsi all’infinito), un’aspirante giornalista quasi trentenne decise di ribellarsi. La sua situazione era quella di migliaia di altri coetanei, se non più “anziani”, che si trascinavano da uno stage (spesso nemmeno retribuito) all’altro (al massimo con rimborso spese): perciò l’ex “stagista” Eleonora Voltolina decise di fare di necessità virtù. È nato così un blog, repubblicadeglistagisti.it, il primo in Italia a mettere insieme storie e numeri della generazione Co.co.pro. Non solo il blog ha riscosso un successo tale da trasformarsi in una testata giornalistica che dà regolare lavoro a Voltolina (che la dirige) e ad altre sei persone. Repubblicadeglistagisti, infatti, grazie alle numerose segnalazioni ricevute, ha creato il riconoscimento degli stage di qualità, raccoglie le offerte di lavoro da aziende interessate a non abusare dei contratti precari e offre tutela sui diritti dei lavoratori a tempo, mettendo in comunicazione il gigantesco universo dei precari e le aziende dalle prassi positive. Per questo, lo scorso novembre, Voltolina è stata ascoltata dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati dove, dati alla mano, ha illustrato il fenomeno del precariato. A tempi.it commenta la riforma Fornero e il niet di Susanna Camusso sull’articolo 18.

Anzitutto lei ha firmato insieme ad alcuni parlamentari (Pietro Ichino, Emma Bonino, etc.) una denuncia presentata lo scorso settembre alla Commissione europea, in cui si parla dell’«apartheid» esistente nel mercato del lavoro. Ci dà dei dati?
Il punto centrale del nostro mercato l’ho potuto osservare proprio grazie a repubblicadeglistagisti, costretto ad occuparsi non solo di stage. La condizione che oggi osserviamo per i lavoratori 20-30enni è il susseguirsi di varie tipologie di lavoro frastagliatissime, intervallate anche da periodi di disoccupazione. Una situazione indefinita in cui si passa da uno stage a un contratto a progetto, a uno a tempo determinato o di somministrazione. E ritorno indietro, allo stage: perché la cosa grave è che è possibile anche “il passo del gambero”. Abbiamo parlato di “apartheid” perché ci troviamo davanti ad un mercato duale del lavoro. Ci sono anziani assunti dagli anni ’70 fino all’inizio dei ’90, con contratti molto tutelanti, che sono entrati nel mercato del lavoro con quella che allora era la forma quasi unica di contratto, il tempo indeterminato. Le altre forme contrattuali introdotte dalle successive riforme del lavoro, sono state ingiuste perché fatte da vecchi, con una forma di egoismo generazionale, per cui tutto il peso di queste riforme è stato scaricato sui nuovi entranti, sui giovani. Ecco il frastagliamento del diritto del lavoro, con 46 tipologie contrattuali ciascuna con propri diritti, tendenzialmente pochi e di varia natura, e con diverse tipologie previdenziali. Ma quanti sanno poi quali siano questi diritti? Moltissimi collaboratori a progetto, ad esempio, non sanno che per contratto non dovrebbero avere orari di lavoro, o che non dovrebbero chiedere un permesso per rimanere fuori dall’ufficio un giorno. Invece vengono trattati dai datori come dipendenti a tutti gli effetti: invece sono lavoratori autonomi. Si smarriscono i diritti e si apre la porta agli abusi, perché costano di meno.

Quanti sono gli stagisti oggi? E i precari?
Non esistono dati ufficiali sugli stagisti, ma abbiamo lavorato per fare delle stime: questo è un altro problema, perché finora lo Stato non sembrava interessato a fare davvero luce su questo problema. Nell’ultima indagine dell’Istituto Isfol emerge che il 65 per cento degli occupati italiani ha un contratto a tempo indeterminato, ma è significativa anche l’incidenza delle occupazioni atipiche sui giovani tra i 18 e i 29 anni: solo il 54 per cento di loro infatti ha un lavoro a tempo indeterminato e il resto oscilla tra autonomi (10 per cento), contratti di apprendistato (8 per cento) e atipici (25 per cento). Inoltre la metà dei dipendenti a termine ha una continuità lavorativa dai 7 ai 12 mesi: e tra il 2008 e il 2010 solo il 37 per cento degli atipici è passato ad un’occupazione standard. Perciò sono contenta che la Fornero, tra le misure introdotte, dia l’obiettivo di un costo maggiore del lavoro precario. Non si possono eliminare i contratti a progetto, esistono dei lavori che lo richiedono, ma dev’essere ben chiaro che non se ne deve abusare.

Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi

Dato il suo punto di osservazione privilegiato, come giudica le proposte messe in campo dal governo?
Molte delle proposte del ministro Fornero le portiamo avanti anche noi da anni. L’apprendistato è un tipo di contratto fantastico, di cui chiedevamo il rilancio fin dal 2009, nella nostra carta dei diritti dello stagista. Anche l’ex ministro Maurizio Sacconi ha lavorato su questo fronte. Vorrei ricordare però che bisogna agire sul numero. Da una ricerca condotta da Isfol risulta infatti che l’apprendistato è in continuo calo: oggi ci sono 542 mila contratti di questo tipo. L’unico modo per incentivarli è depotenziare allora il suo “concorrente diretto sleale”, lo stage, che è ancora troppo conveniente per un’azienda rispetto all’apprendistato. Un’ottima soluzione è anche il contratto unico, cioè il contratto a tempo indeterminato a tutele progressive. Un contratto che “costa”, perché implica una riforma sostanziale del sistema di collocamento e dei sussidi di disoccupazione. Ma questi costi, nell’ottica del ministro, saranno abbassati perché a carico delle imprese, che pagherebbero questo dazio in cambio di maggiore flessibilità in uscita. Questa “flessibilità buona” è richiesta e ben vista dalle aziende, lo hanno dimostrato tanti nostri studi. Vedo bene anche il salario minimo per gli atipici, che non hanno agganci con il contratto nazionale di categoria, e spesso oggi vivono con retribuzioni da 700 euro. E mi piace anche la riforma degli ammortizzatori sociali, con l’ipotesi di un sussidio di disoccupazione esteso davvero a tutti. Il reddito minimo (l’altra ipotesi di incentivo per chi perde il lavoro, ndr.) ci convince meno: abbiamo calcolato che servirebbero dai 6 ai 10 miliardi di euro. Comunque credo che la Fornero su questo abbia in mente una misura molto specifica, ben più condivisibile del reddito minimo urbi et orbi, riservata ad alcune categorie (giovani alla ricerca del primo lavoro) e per durata e quantità minima.

Ma la battaglia dei sindacati, Cgil in testa oggi verte su articolo 18 e cassa integrazione, che vanno tutelate. Cosa ne pensa?
Il sindacato non è mai stato in grado per anni di prendere provvedimenti per i giovani, si sono svegliati solo l’anno scorso. Io non penso che il sindacato sia la causa del mercato duale, ma è sicuramente vero che il sindacato si attacca a questioni minoritarie, tipo l’articolo 18, che riguarda un numero esiguo di lavoratori. Eppure è un dettaglio su cui combatte da oltre 10 anni. È come un mantra per il sindacato, che viene utilizzato per porre le proprie condizioni, Mentre a mio modesto parere i sindacati dovrebbero mettere come priorità assoluta le condizioni di centinaia di migliaia di persone che oggi non hanno alcuna tutela da contratto. La priorità numero uno deve essere garantire diritti e occupazione giovanile. Allo stesso modo, della cassa integrazione dico che non è la priorità, perché oggi ne usufruisce una piccola minoranza di lavoratori: chi ha contratti a tempo indeterminato, e ha lavorato in un’azienda con più di 15 dipendenti ma viene lasciato a casa. Ormai da anni in Italia si usa la cig come ammortizzatore sociale per persone vicine alla pensione, su aziende che non hanno alcun piano industriale di ripresa. È stato un uso snaturato della funzione della cig e prima o poi si sarebbe dovuto intervenire come sta facendo ora il ministro Fornero.

Tags: articolo 18contrattoLavoroprecarietàstagevoltolina
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Conte salario minimo

Salario minimo, confusione massima

21 Ottobre 2023
Elly Schlein

Le sparate woodyalleniane di Elly Schlein sul lavoro

27 Settembre 2023
L'incontro tra governo e opposizioni sul salario minimo a Palazzo Chigi, Roma, 11 agosto 2023

La trappola del salario minimo e il vero interesse dei lavoratori

21 Settembre 2023

Freni: «Interventi su lavoro e natalità per rilanciare l’Italia»

14 Settembre 2023
Il segretario della Cgil Maurizio Landini con il presidente del M5s Giuseppe Conte (foto Ansa)

Landini e la grillinizzazione della Cgil

6 Settembre 2023
Landini Schlein

L’ignavia della Cgil sui contratti

22 Agosto 2023

Video

pizzaballa
Video

In spem contra spem – L’incontro con il cardinale Pizzaballa

Redazione
28 Ottobre 2023

Altri video

Lettere al direttore

Adriana Mascagni
Blog

«Splendevano i campi per la luce che splendeva nel cielo». Buon Natale a tutti i tempisti

Emanuele Boffi
1 Dicembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

“La prima luce dell’universo”, opera realizzata in ferro saldato e bombola esplosa da Giorgio Salvato
Foto

La prima luce dell’universo

1 Dicembre 2023
Foto

Nel centro di Tel Aviv una grande tavola attende gli ostaggi. Il posto di Kfir e Ariel Bibas

30 Novembre 2023
Alba sul monte Sinai
Foto

Sarebbe successo qui. Memorie di un viaggio in Terrasanta

15 Novembre 2023
Roberto Perrone
Foto

Roberto Perrone protagonista a BookCity Milano

14 Novembre 2023
Locandina di invito all’incontro “Dove vai Europa?”
Foto

Dove vai Europa?

6 Novembre 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Unione Europea
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Pnrr
    • Patto di stabilità
    • Inflazione
    • Auto elettriche
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist