La scommessa sulla flessibilità, il gap col mondo della formazione, l’equivoco dell’articolo 18. Il governo Renzi alle prese con i tabù di un’Italia che ha bisogno di lavorare per tornare a crescere
Il decreto lavoro al vaglio degli esperti: parlano Alberto Mingardi (Ibl), Paolo Preti (Bocconi) e Michele Tiraboschi (Centro studi Marco Biagi - Adapt)
Intervista sul mercato del lavoro a Eleonora Voltolina, fondatrice del blog repubblicadeglistagisti.it: «I sindacati smettano di lottare per l'articolo 18, un dettaglio, o la cig, che riguarda i contratti a tempo indeterminato. Pensi alle centinaia di migliaia di persone senza tutele».
Il premier Mario Monti presenzia alla trasmissione Matrix su canale 5 e parla dell'articolo 18: «I giovani si devono abituare a cambiare, basta con la monotonia del posto fisso. Sulla riforma del mercato del lavoro il dialogo ci sarà, ma con tempi brevi. Da Italia europea»
Nel suo discorso di ieri al Senato, il neo premier ha spiegato che «bisogna conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia oltre che di sostegno alla natalità». Perché per investire sul capitale umano femminile non servono stereotipi, ma un sistema flessibile. Cioè sussidiario.