
Renzi, consultazioni. La Lega chiude, M5S decide sul web
Sono proseguite per tutto il pomeriggio e senza scossoni le consultazioni dei piccoli partiti, avviate oggi da Renzi. Intanto il Movimento 5 stelle ha lanciato online le consultazioni interne per decidere se partecipare a quelle con il premier, ma la linea prevalente sarebbe orientata al no.
I PICCOLI PARTITI. La giornata si è aperta con una leggera apertura di Gal, Grandi autonomie, che ha 10 senatori e che ha promesso a Renzi che potrebbe votargli la fiducia se il suo programma fosse convincente. Gal sino ad oggi invece era rimasta nelle file dell’opposizione tout court. Le posizioni degli altri piccoli partiti, dal Psi alleato ai Fratelli d’Italia contrari sono state invece tutte ribadite. Pierferdinando Casini con l’Udc ha voluto dare dei paletti alla sua adesione, cioé un orizzonte temporale di legislatura e il lavoro del governo «concentrato sulle priorità del lavoro, delle famiglie e delle imprese».
LA LEGA E SCELTA CIVICA. Nel pomeriggio è toccato alla Lega Nord dire la sua, e come si poteva prevedere il segretario Matteo Salvini ha detto di non essere d’accordo su nulla con il programma di Renzi, quindi il partito rimarrà all’opposizione. L’appoggio di Scelta civica, partito sondato dal premier subito dopo, è invece rimasto saldo, come ha ribadito alla fine dell’incontro il segretario Stefania Giannini, il cui nome circola da giorni come papabile ministro dell’Istruzione.
SEL E NCD. A partire dalle 18 i prossimi partiti che incontreranno Renzi saranno Sel (dopo la bufera della telefonata scherzo tra un finto Nichi Vendola e l’ex ministro Fabrizio Barca, che ha rifiutato categoricamente di aderire all’esecutivo renziano) e poi alle 19 il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, l’incontro certamente più interessante per la giornata, che sarà dirimente per le alleanze del nuovo governo.
IL M5S. Intanto con una “nota congiunta” pubblicata sul web, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno definito le consultazioni «una farsa» e Renzi «un Arlecchino servo di due padroni, Berlusconi e De Benedetti». La “bolla” grillina è arrivata proprio mentre era in corso l’assemblea congiunta dei parlamentari 5 stelle, che hanno appreso così dai leader che a decidere sulle consultazioni saranno direttamente gli iscritti con una votazione online che si chiuderà oggi alle 22. Non sono mancati i maldipancia all’interno del gruppo di parlamentari, in cui sono diversi ad essere favorevoli ad un’apertura al Pd.
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