Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Referendum acqua, Massarutto: «Ora tariffe più alte, Bersani mi fa pena»

Docente di Economia pubblica a Udine, Antonio Massarutto spiega che cosa succederà dopo la vittoria del sì ai referendum sull’acqua: «Le tariffe aumenteranno, non si faranno gli interventi necessari, si tirerà a campare e resteremo senza depuratori e fognature a norma». E sui politici promotori del referendum: «Ho quasi sempre votato per il Pd: ora Bersani mi fa pena e Di Pietro mi inquieta»

Leone Grotti
26/01/2012 - 8:58
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

«I politici dovrebbero prendere gli argomenti che interessano alla pancia della gente, filtrarli con la testa e il cuore, e restituirli. Nel caso del referendum, hanno preso l’acqua e l’hanno filtrata con un orifizio che è molto vicino allo stomaco. E non cancelli questa frase». Difficile dire se Antonio Massarutto, autore de “Privati dell’acqua? Tra bene comune e mercato” (ed. Il Mulino), sia più arrabbiato o deluso dei risultati del referendum sull’acqua. Professore associato di Economia pubblica presso l’Università di Udine e studioso di politiche ambientali e organizzazione dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento al settore idrico e dei rifiuti, Massarutto dipinge a Tempi il futuro prossimo del sistema idrico italiano con tinte fosche: «E’ già stato deciso che le tariffe aumenteranno, non si faranno gli interventi necessari, si tirerà a campare con quello che abbiamo e resteremo con quello che non abbiamo: cioè senza depuratori e fognature a norma, peggio della Bulgaria».

Professor Massarutto, ma se la situazione è come la descrive lei, perché la gente non l’ha capito?
La legge “fai da te” impera sovrana, la classe politica è del tutto delegittimata. La gente è andata a votare pensando che si stesse privatizzando l’acqua, una delle più grandi mistificazioni che si siano mai viste. Poi se la gente non ha capito, forse, è anche un po’ colpa nostra che non siamo riusciti a spiegarlo.

E come mai non si è riusciti a spiegarlo?
Un po’ perché il dibattito è troppo radicalizzato, un po’ perché parlare in termini scientifici è diventato impossibile. Se io spiego in televisione tutte le ragioni e i motivi per cui è assurdo votare “sì”, arriva un Marco Bersani qualunque – che, diciamocelo, è un signor nessuno – a dire l’opposto, che l’acqua verrà privatizzata e che le tariffe saranno più care, senza dare adeguate ragioni, e tutto viene ridotto a scontro di opinione, a doxa platoniana.

LEGGI ANCHE:

Enrico Letta, segretario del Pd

Se Letta non vuole esser cattolico, non impedisca agli altri di esserlo

30 Giugno 2022
Enrico Letta, segretario del Pd

Amministrative. «Quella della sinistra è una vittoria nel deserto»

28 Giugno 2022

E le cose che dice Marco Bersani non sono vere?
No. Si ragiona sull’acqua come sul calciomercato. Proprio come si chiede al presidente di comprare Ronaldinho, anzi lo si pretende perché tanto lui ha i soldi, così si pretende l’acqua senza dover pagare il servizio e la gestione. Difendendo il pubblico a priori, non lo si incoraggia di certo ad essere efficiente e la visione secondo cui il privato è il male, è assurda. Comunque, fino ad ora abbiamo pagato l’acqua con la fiscalità generale, ora non è più possibile ed è già stato deciso che nei prossimi vent’anni le tariffe si alzeranno. I cittadini, quindi, pagheranno di più anche senza privati. Succede così anche in altri paesi, dove l’acqua è pubblica. La gestione e il miglioramento del servizio idrico costano e qualcuno deve pagare. Ma questo l’elettore non l’ha recepito. I Comuni adesso non miglioreranno il servizio e quando l’Europa ci multerà perché ci sono 143 Comuni che, neanche fossimo in Bulgaria, non hanno fogne e depuratori in regola, i referendari non mi vengano a dire che a pagare non devono essere i cittadini.

Chi investirà i 60 miliardi che servono per sistemare la rete idrica italiana?
Nessuno. Il governo no di certo: già deve tagliare 45 miliardi, dove li va a trovare 60 per l’acqua? Il mercato finanziario poi sa che non vale la pena di investire nell’acqua italiana: ne succedono di tutti i colori. Prima è in un modo, poi si fa una legge e cambia, poi si fa anche un referendum e si torna come prima. Non c’è la stabilità necessaria per investire.

E senza gli investimenti che cosa succederà?
Faccio una previsione a medio termine. Non si faranno gli interventi necessari, si tirerà a campare con quello che abbiamo e resteremo con quello che non abbiamo: cioè senza depuratori e fognature a norma. Se il governo non ci metterà mano, infatti, neanche i governi locali lo faranno perché alzando troppo le tariffe la gente protesterebbe. Dal punto di vista degli affidamenti, con l’abrogazione del 23 bis, poi non cambierà nulla. Non ci sarà più l’obbligo da parte del pubblico di andare a gara con dei privati. Le gestioni in house, che dovevano morire con il decreto Ronchi, rimarranno. Le gestioni già affidate con gara, come in Toscana, resteranno immutate come, secondo me, anche quelle affidate alle società quotate in borsa. Insomma, il gestore locale continuerà a fare quello che vuole, senza alcun tipo di vincolo.

Cosa pensa dei politici che hanno appoggiato questo referendum?
La politica dà uno spettacolo miserevole. I politici dovrebbero prendere gli argomenti che interessano alla pancia della gente, filtrarli con la testa e il cuore, e restituirli. Nel caso del referendum, hanno preso l’acqua e l’hanno filtrata con un orifizio che è molto vicino allo stomaco. E non cancelli questa frase. Dico la verità: io ho votato Pd per la maggior parte della mia vita e vedere Pier Luigi Bersani difendere una cosa in cui non crede, mi fa una gran pena. Lui, fino a dieci mesi fa, sosteneva l’opposto. Vedere invece Di Pietro scagliarsi contro il decreto che nel 1996 lui stesso, da ministro dei Lavori pubblici, aveva firmato a favore della liberalizzazione, mi inquieta.

Tags: antonio massaruttoaumentobersanidi pietroInterniPdprivatopubblicoreferendumtariffe
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Enrico Letta, segretario del Pd

Se Letta non vuole esser cattolico, non impedisca agli altri di esserlo

30 Giugno 2022
Enrico Letta, segretario del Pd

Amministrative. «Quella della sinistra è una vittoria nel deserto»

28 Giugno 2022
Enrico Letta e Luigi Di Maio

«Bene l’implosione: M5s un danno per il paese. Colpa anche di chi gli ha tenuto bordone»

23 Giugno 2022
Beppe Grillo, tra Luigi Di Maio e Roberto Fico, sul palco al termine della manifestazione M5s per il No al referendum costituzionale, dalla Basilica di San Paolo alla Bocca della Verita', a Roma, 26 novembre 2016

I grillini sono morti, il grillismo è vivo e vegeto

23 Giugno 2022
Il Parlamento europeo a Strasburgo vota il provvedimento sulle auto elettriche

«Auto elettriche? La scelta europea è ideologica e neosovietica»

10 Giugno 2022
Simone Uggetti

Simone Uggetti: «La mia campagna per 5 “sì” ai referendum sulla giustizia»

8 Giugno 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

L'unione civile tra Francesca Pascale e Paola Turci, Montalcino, 3 luglio 2022

Chiamare le cose con il loro nome. Due esempi

Peppino Zola
5 Luglio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Economia di guerra o no? È ora di parlare chiaro agli elettori
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    L’aborto non può essere considerato un diritto naturale
    Emanuele Boffi
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei

Foto

Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist