Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Spettacolo

Rai, nuovi vertici, soliti sprechi. Domande da milioni di euro per Salini e Foa

Dai superdirigenti strapagati ma privi di incarichi alle montagne di soldi dispersi tra le varie sedi apparentemente fuori controllo, c'è molto da cambiare nella "Rai del cambiamento"

Rachele Schirle
15/01/2019 - 13:13
Spettacolo
CondividiTwittaChattaInvia

La sede della Rai in viale Mazzini a Roma

Botti di fine anno a parte, la coppia più chiacchierata dell’etere italiano (il duo a trazione M5S-Lega Salini–Foa) dovrà presto rispondere ad alcune domande, ormai da mesi sui tavoli di viale Mazzini.

La prima riguarda il dubbio amletico su cosa ne sarà di superdirigenti “esodati” come Mario Orfeo (ex direttore generale, a disposizione della Rai e degli italiani per 240.000 euro annui), Monica Maggioni (ex presidente, per 239.989 euro annui), Angelo Teodoli (ex direttore di Rai1, per 240.000 annui), Andrea Fabiano (ex direttore di Rai2, per 207.521 annui), Andrea Montanari (ex direttore del Tg1, per 239.042 euro annui), Ida Colucci (ex direttore del Tg2, per 235.855 euro annui), Nicoletta Manzione (ex direttore di Rai Parlamento, per 227.042 euro anni): tutti alle «dirette dipendenze dell’amministratore delegato» (Fabrizio Salini, appunto), senza che alcuno di essi svolga un lavoro o si occupi di qualcosa di concreto, mentre oltre 5.000 euro al giorno di stipendi netti (quasi il doppio per le casse del servizio pubblico italiano) vengono praticamente sperperati in barba alla “tv del cambiamento” e alla più oculata delle gestioni.

LEGGI ANCHE:

Stramaccioni Di Gennaro

Il Mondiale finisce e a noi già manca Stramaccioni

17 Dicembre 2022
Palio di Siena

La Rai rinuncia al Palio di Siena. Grosso errore

4 Luglio 2022

SEDI REGIONALI CON MANICA LARGHISSIMA

Ma la coppia “a cavallo” Salini-Foa dovrà dire anche quale sarà il futuro delle sedi regionali. Stiamo parlando di ben 17 sedi (Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Cosenza, Campobasso, Firenze, Genova, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Trento,Trieste, Venezia), alle quali si aggiungono 5 succursali (L’Aquila, Catania, Sassari, Udine, Reggio Calabria) e altre in via di costruzione a Catanzaro, Verona, Messina, Nuoro. Sedi nelle quali l’ultima indagine (attribuibile al vecchio direttore generale Luigi Gubitosi) rilevava un’occupazione di 50 metri quadrati per persona.

Una radiografia impressionante di capitali, investimenti più o meno centrati, volumi immobiliari, sprechi, manutenzioni infinite e tante spese, ai quali si sommano i costi dei 4 grandi centri di produzione di Roma, Torino, Milano e Napoli. Palazzi, per lo più obsoleti e “spinti” solo al 50 per cento della loro potenzialità, che – salvo le 4 sedi con convenzione (Bolzano, Trieste, Trento e Aosta) – producono tre tg regionali al giorno, l’edizione di mezzanotte e di solito una replica notturna, il cui costo reale sfiora i 10 milioni di euro l’anno per spese di straordinari e gestione produzione.

IL CONTROLLO DEL TERRITORIO SI FA DA REMOTO

Insomma, nella “Rai del cambiamento” voluta dall’altra coppia Di Maio–Salvini sembra imperare, per obbligo e principio, la peggiore delle continuità: al punto che, in capo alle sedi regionali, l’ad pentastellato avrebbe in animo di confermare il direttore uscente Luigi Meloni (retribuzione effettivamente percepita 239.821 euro annui). Meloni al quale i corridoi di viale Mazzini attribuiscono la copertura importante di Luciano Flussi, attuale direttore del personale (240.000 euro annui effettivamente percepiti anche per lui), e sollevano qualche dubbio inquietante sulla nota difficoltà a viaggiare proprio di chi (come lui) dovrebbe gestire 17 sedi regionali e 11 sedi estere, mettendoci naso prima ancora che bocca.

In 5 anni Meloni avrebbe effettuato solo 4 trasferte in sedi regionali (di cui 3 distanti poche ore da Roma) e niente di più. Notizia che, se venisse confermata, esporrebbe lui (ancora una volta Meloni) e l’ad Salini a un controsenso imbarazzante, visto che a capo di una divisione con spiccata vocazione “territoriale” ci sarebbe (e si vorrebbe confermare) un dirigente che da Roma non si è mosso quasi mai, né mai si muoverà. Lo testimoniano i fogli viaggio dello stesso Meloni, dai quali emerge – con la compiacenza dei sindacati, che sulla vicenda non hanno versato neppure un grammo di inchiostro – una proverbiale tendenza a gestire le sedi territoriali dalla sua scrivania tutta romana.

PER NON PARLARE DI BRUXELLES

Materia di smentita, tanto per Salini quanto per Foa, i quali (a giudicare dall’ultima querelle sanremese) sembrano aver fatto il voto del silenzio. Silenzio che investe di fatto anche quello che accade nella sede di Bruxelles, dove la Rai – con un condizionale solo di cortesia – spenderebbe oltre 2 milioni di euro l’anno (per esigenze tecniche di produzione, telecamere, sale montaggio, tecnici-operatori, eccetera) senza contratti o gare, alla faccia del codice degli appalti e col beneplacito dei direttori competenti.

E non è finita. Perché pare – sempre per cortesia – che nelle sedi Rai si applichi un modello produttivo datato e poco virtuoso, con notevoli costi di gestione della forza lavoro, scarsissimi ritorni economici ed enormi carenze di personale e strutture: una stortura che, a giudizio dei più, “produce” sì, ma l’inevitabile aumento della richiesta di appalti. Da quanto emergerebbe da report interni, infatti, testate e reti opererebbero sulle sedi regionali in gran parte con il ricorso ad appalti esterni, utilizzando solo al minimo le risorse interne.

INVESTIMENTI INCOMPRENSIBILI

Tutto questo avviene sotto l’attenta e sistematica regia dell’intoccabile direttore della produzione tv Roberto Cecatto (retribuzione annua effettivamente percepita, 240.000 euro), dalla cui scrivania sarebbe passato l’ultimo investimento sulle sedi regionali (l’unico negli ultimi 10 anni): un progetto, che quota oltre 15 milioni per la digitalizzazione delle sedi, ma che non parla la stessa lingua della digitalizzazione delle testate Tg1, Tg2, Tg3, RaiNews24 (come ha raccontato anche Milena Gabanelli sul Corriere della Sera). Ma c’è altro, perché Cecatto potrebbe chiarire a Salini e Foa – se mai i due ne facessero legittima richiesta – la singolare scelta di consegnare alle sedi regionali solo 6 Itaka (mezzi leggeri di trasmissione satellitare) al posto dei 16 mezzi pesanti già presenti in ogni sede, che ha destato non pochi sospetti sulla conseguente necessità di aprire ad appalti e a forniture esterne.

Ma a Salini e Foa – sempre ammesso che i due ne facciano legittima richiesta – Cecatto potrebbe spiegare il noto disfacimento degli impianti di trasmissione Rai, pagati con i soldi dei cittadini e lasciati invecchiare negli stadi, con tutti i rischi che ne derivano in termini di sicurezza e mancata redditività. Un po’ di buone giustificazioni aiuterebbero lui (Cecatto, stavolta) a “bullonare” il suo incarico alla poltrona o, diversamente, ad affidare i suoi “migliori anni” a una Polaroid. Con tanti saluti e nulla più.

Foto Ansa

Tags: fabrizio saliniluciano flussimarcello foamario orfeoMonica Maggioninomine rairai
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Stramaccioni Di Gennaro

Il Mondiale finisce e a noi già manca Stramaccioni

17 Dicembre 2022
Palio di Siena

La Rai rinuncia al Palio di Siena. Grosso errore

4 Luglio 2022
ll conduttore Sigfrido Ranucci posa per i fotografi durante la trasmissione di Rai3 "Report"

Il giornalismo moralista di Report è immorale

15 Febbraio 2022
Luigi Amicone

Amicone accettò per intero il rischio della libertà (anche a costo di giocarsi il posto in tv)

27 Novembre 2021

Galeazzi, giornalista anti-trombone che sapeva arrivare ovunque

13 Novembre 2021
Una scena del film La scuola cattolica di Stefano Mordini

Un nuovo film fa notizia solo se attacca la Chiesa?

7 Settembre 2021

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Alla Francia nella tempesta mancava solo un maxi scandalo finanziario
    Lodovico Festa
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Lo stupro e la contrattualizzazione del rapporto sessuale
    Rodolfo Casadei
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist