Le preoccupazioni intorno al matrimonio gay e alla libertà di coscienza si sono in gran parte concentrate sui luoghi di culto e i ministri religiosi che celebrano matrimoni. Ma l’impatto sui luoghi di lavoro, sulle scuole e in altre aree della vita quotidiana è stato trascurato. Questi aspetti sono esaminati in una consulenza legale del noto avvocato Aidan O’Neill, esperto di diritti umani e in particolare della Convenzione europea sui diritti umani. È stato consulente della Corte Suprema del Regno Unito, della Camera dei Lords, della Corte di giustizia dell’Unione Europea e della Corte europea dei diritti umani. A O’Neill è stato commissionato un parere legale su una serie di scenari connessi alla legalizzazione del matrimonio gay dalla Coalition for marriage, la federazione di sigle e personalità autorevoli che da mesi combatte la sua battaglia contro l’approvazione del matrimonio gay nel Regno Unito.
Cappellani del Nhs (Sistema sanitario nazionale)
Un ministro della Chiesa d’Inghilterra è anche cappellano di un ospedale del Nhs. Durante la celebrazione di un matrimonio nella sua parrocchia dice nell’omelia che il matrimonio è solo l’unione di un uomo e una donna. I suoi capi all’Nhs lo vengono a sapere, e gli erogano una sanzione per aver violato la politica sulla diversità del Nhs. Aidan O’Neill sostiene che in base all’Equality Act del 2010 i manager del Nhs avrebbero una base legale per giustificare la loro azione, anche se il cappellano stava predicando fuori dal suo orario di servizio. La situazione sarebbe identica per qualsiasi cappellano impiegato nel settore pubblico: quelli delle forze armate e quelli dei college universitari.
Insegnanti
A una insegnante delle scuole elementari viene chiesto di utilizzare un libro di favole che ha a tema il matrimonio gay intitolato “Re e Re”. Esso è raccomandato dall’assessorato comunale e da una Onlus che promuove i diritti dei gay. L’insegnante dichiara che l’utilizzo del libro andrebbe contro le sue convinzioni religiose intorno al matrimonio. Le viene detto che sarà licenziata se non ottempera alla richiesta. O’Neill dice che la scuola sarebbe nel pieno diritto di licenziare l’insegnante se continua a rifiutare di usare quel materiale.
Genitori
I genitori di un allievo chiedono che venga esentato dalle lezioni di storia che trattano il matrimonio gay per motivi di coscienza. I genitori affermano di avere il diritto di non assistere a quelle lezioni in base alla Convenzione europea sui diritti umani. Ma la scuola respinge la richiesta affermando di trovarsi nell’obbligo legale di promuovere l’uguaglianza. O’Neill dice che i genitori non hanno in ultima istanza il diritto di insistere che il loro figlio sia esentato da quelle lezioni e che avranno poche probabilità di vincere una causa giudiziaria.
Coppie affidatarie
Una coppia fa domanda per avere un ragazzino in affidamento. Agli assistenti sociali dichiarano di essere motivati a prendersi cura di un minore dalla loro fede cristiana. Sentito ciò, gli assistenti sociali chiedono quale sia la loro posizione in merito al matrimonio gay. La famiglia dichiara di essere contraria. Gli assistenti sociali bloccano la pratica d’affido in base alle loro politiche contro la discriminazione e per l’eguaglianza. O’Neill dice che un’agenzia per l’affidamento dipendente da un Comune disporrebbe delle basi legali per agire in quel modo.
Strutture pubbliche
Una Chiesa affitta un centro comunitario di proprietà comunale ogni settimana per attività giovanili. Il sito internet della Chiesa afferma che celebrerà solo matrimoni fra persone di sesso diverso. Qualcuno protesta in Comune, e anche se la Chiesa non può essere costretta a celebrare nozze gay, non le viene più affittato il salone. Aidan O’Neill dice che il Comune avrebbe legalmente diritto a comportarsi in tale modo.
Matrimoni religiosi gay
La consulenza legale di O’Neill esamina anche se i celebranti di matrimoni religiosi potrebbero essere costretti a celebrare nozze gay contro la loro volontà. L’opinione legale sostiene che un divieto generale di celebrazione religiosa di matrimoni gay potrebbe essere ribaltato in base alle norme europee sui diritti umani. Se venisse approvata una legge che permette la celebrazione di matrimoni religiosi gay su base volontaria, ma senza obbligare nessun ministro del culto ad agire contro la propria coscienza, una tele legge potrebbe essere impugnata in sede legale in base alla legislazione britannica sull’eguaglianza. O’Neill dice che per essere certe di non essere coinvolte in liti giudiziarie le Chiese dovrebbero cessare completamente la celebrazione di matrimoni (un’ipotesi che la Chiesa cattolica, che considera il matrimonio un sacramento, non potrebbe prendere in considerazione).
Chiesa anglicana
O’Neill dà il suo responso sulla posizione della Chiesa d’Inghilterra. In quanto Chiesa di Stato, essa ha il dovere legale di sposare qualunque persona abbia diritto al matrimonio in Inghilterra. Anche se il parlamento approvasse una legge che permette, senza renderlo obbligatorio per ogni ministro del culto, lo svolgimento di matrimoni gay in chiesa, O’Neill esprime l’opinione che il governo britannico potrebbe essere accusato di violare le leggi europee sui diritti umani se permette alla Chiesa d’Inghilterra di rifiutare i matrimoni gay. Ciò a causa dello statuto unico della Chiesa d’Inghilterra come Chiesa di Stato. O’Neill ritiene che la posizione degli anglicani sarebbe più solida se rinunciassero ad essere Chiesa di Stato.
Educazione sessuale
L’opinione di O’Neill considera anche l’impatto della ridefinizione del matrimonio sull’insegnamento scolastico. Dice che la legge esigerà che a scuola venga insegnato il matrimonio gay nei corsi di educazione sessuale. Ciò in forza del paragrafo 403(1A) dell’Education Act del 1996 che obbliga il ministro della Pubblica istruzione «a emettere linee guida» che permettano agli studenti di «apprendere la natura del matrimonio e la sua importanza per la vita familiare e la formazione umana dei figli». Se il matrimonio gay diventa legge, allora la sua «importanza per la vita familiare e la formazione umana dei figli» dovrà essere insegnata come parte dell’educazione sessuale.