Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Primavera araba, due anni dopo: Egitto a rischio dittatura islamica, Libia nel caos, Tunisia in crisi

Il 17 dicembre 2010 il tunisino Bouazizi si dava fuoco per protestare, dando inizio alla Primavera araba, che ha fatto cadere i regimi di Tunisia, Libia e Egitto. Nei tre paesi, però, ora comandano confusione, crisi e estremismo islamico.

Leone Grotti
17/12/2012 - 16:53
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Il 17 dicembre 2010, esattamente due anni fa, il tunisino Mohammed Bouazizi, venditore ambulante di Sidi Bouzid, si dava fuoco per chiedere dignità e protestare contro la polizia del dittatore tunisino Ben Ali che gli aveva sequestrato la merce. Quel gesto portò in strada migliaia e migliaia di persone in tutta la Tunisia dando inizio alla cosiddetta Primavera araba, l’insieme di proteste e rivolte che hanno sconvolto il mondo arabo e che hanno fatto cadere i regimi di Tunisia, Libia e Egitto. Oggi, a due anni di distanza, l’entusiasmo della prima ora è scomparso: i tre paesi simbolo della rivolta si trovano in forte crisi economica, a rischio dittatura islamica e sono teatro di scontri sociali tra islamisti e laici. Come diceva in tempi non sospetti un esperto come il gesuita e docente di storia araba e islamologia all’università di Beirut Samir Khalil Samir, le rivolte sono scaturite da un «anelito autentico dei giovani che chiedevano cambiamento, giustizia e libertà» ma «i fondamentalisti islamici hanno preso il sopravvento». Vediamo la situazione della Primavera araba a due anni di distanza nei paesi dove ha portato i maggiori risultati: Tunisia, Libia, Egitto.

TUNISIA. In Tunisia il governo provvisorio è dominato dagli islamisti di Ennahda (Fratelli Musulmani). Oggi, durante le celebrazioni per commemorare l’inizio della Primavera araba a Sidi Bouzid, il governo è stato contestato da una folla di migliaia di persone che hanno chiesto le «dimissioni del governo», guidato dal presidente Moncef Marzouki. A inizio mese il sindacato UGTT, che conta 500 mila aderenti, ha protestato per la mancanza di lavoro e per le dimissioni del governo. In risposta, la sede è stata assalita da una folla di estremisti islamici: 252 i feriti. Nonostante la caduta del regime, la situazione economica della Tunisia è peggiorata: il tasso di disoccupazione generale resta al 20 per cento, che sale a un vertiginoso 75% nel caso delle donne, il governo ha ottenuto 485 milioni di dollari di prestiti dagli Stati Uniti, 600 milioni dal Giappone e 500 dalla Banca Mondiale ma a causa dei continui scontri tra i settori islamisti e laici della società, gli investitori privati stentano a tornare in Tunisia, abbandonata durante le rivolte. Il deficit del paese è aumentato di due punti nel 2011, raggiungendo il 7,3% del Pil, la crescita diminuita ha fatto registrare il -2% (ma dovrebbe migliorare a fine 2012 secondo il Fmi) e le riserve di valuta estera sono scese a 6,7 miliardi rispetto ai 9,5 del 2010.

LIBIA. La Libia è sicuramente il paese più in difficoltà. La caduta di Gheddafi, ad opera dei ribelli aiutati dalla Nato, ha lasciato sul suolo libico centinaia di bande armate che si scontrano tra loro, contendendosi intere città e aree della Libia, mentre lo Stato si è dichiarato «impotente». Per frenare la crescente instabilità del paese, ieri il Parlamento libico ha deciso di chiudere le frontiere con Chad, Niger, Sudan e Algeria nel tentativo di arginare l’arrivo da quei paesi di terroristi. Il sud della Libia, invece, è stato dichiarato zona militare. Nel sud, infatti, lo Stato è debole e la regione è in mano alle milizie armate. Perfino Tripoli è teatro di scontri tra le diverse bande, senza contare che nella capitale i salafiti hanno distrutto un antico santuario sufi con i bulldozer in pieno giorno senza che la polizia riuscisse a intervenire. Ancora più grave la situazione nell’est del paese, dove a Bengasi la brigata Ansar al-Sharia è riuscita ad assaltare l’ambasciata americana e a uccidere l’ambasciatore Chris Stevens. Inoltre, secondo un rapporto della Cia, la Libia sta diventando base di appoggio di Al Qaeda.

Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi

EGITTO. Il paese dopo la caduta di Mubarak è spaccato in due tra chi sostiene gli islamisti estremisti e i Fratelli Musulmani e chi ritiene che la dittatura islamica di Mohamed Morsi stia vanificando tutti gli sforzi di chi ha fatto la rivoluzione. Ieri il popolo egiziano si è recato alle urne per votare con un referendum la nuova Costituzione. La votazione sarà completata il 22, ma secondo le prime previsioni la Carta passerà con il 56% delle preferenze. La bassa percentuale è dovuta al modo in cui l’Egitto è arrivato al voto: la Costituzione è stata scritta a colpi di maggioranza dagli islamisti – mentre liberali, socialisti e cristiani abbandonavano in protesta l’Assemblea costituente -, per impedire che l’Assemblea venisse sciolta perché irregolare Morsi ha emanato una Dichiarazione costituzionale con sui si appropriava di poteri assoluti maggiori di quelli di Mubarak. La Costituzione, con tendenze islamiste e liberticide, è stata votata ieri attraverso un referendum popolare nonostante nelle ultime settimane ci siano stati pesanti scontri nelle piazze tra laici e sostenitori dei Fratelli Musulmani, tanto che è dovuto intervenire l’esercito. Come affermato a tempi.it dal portavoce della Chiesa cattolica egiziana p. Rafic Greiche, la società è divisa in modo irrimediabile «Non solo tra cristiani e musulmani, ma anche tra liberali, socialisti e fondamentalisti islamici. Quando l’Islam diviene politicizzato si trasforma automaticamente in una dittatura fascista. E ora siamo di fronte alla minaccia dell’introduzione della sharia come prima fonte di diritto». Ecco perché, a due anni di distanza da quel 17 dicembre 2010, la Primavera araba assomiglia sempre di più a un inverno.

@LeoneGrotti

Tags: costituzione egittocrisi tunisiadisoccupazioneEgittoestremismo islamicoIslamlibiamohamed morsiprimavera arabareferendum egittosalafitisidi bouzidTunisia
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Khan Younis, Striscia di Gaza, 12 novembre 2023 A8Ansa)

Come finirà? La sorte di Hamas e il problema del “dopo”

7 Dicembre 2023
Attentato contro i cristiani durante la Messa a Marawi, nell'isola di Mindanao, Filippine

Bomba a messa: torna l’incubo del terrorismo islamico a Marawi

5 Dicembre 2023
Una donna con un figlio in braccio in un campo per sfollati interni prevalentemente di etnia dinka a Mingkaman, Sud Sudan, 2014

La fortuna di essere “costola di Adamo”

29 Novembre 2023

Massacro continuo in Darfur

15 Novembre 2023
Il leader dell'estrema sinistra in Francia, Jean-Luc Mélenchon

L’estrema sinistra diserta la marcia contro l’antisemitismo in Francia

10 Novembre 2023
L'asilo dedicato ad Anna Frank a Tangerhütte, in Germania

Il secondo esilio di Anna Frank

8 Novembre 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

pizzaballa
Video

In spem contra spem – L’incontro con il cardinale Pizzaballa

Redazione
28 Ottobre 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un momento dei funerali di Giulia Cecchettin, Basilica di Santa Giustina a Padova, 5 dicembre 2023 (Ansa)
Blog

Il funerale di Giulia Cecchettin e la lezione dell’angelo del Burundi alla giornalista di sinistra

Emanuele Boffi
7 Dicembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

“La prima luce dell’universo”, opera realizzata in ferro saldato e bombola esplosa da Giorgio Salvato
Foto

La prima luce dell’universo

1 Dicembre 2023
Foto

Nel centro di Tel Aviv una grande tavola attende gli ostaggi. Il posto di Kfir e Ariel Bibas

30 Novembre 2023
Alba sul monte Sinai
Foto

Sarebbe successo qui. Memorie di un viaggio in Terrasanta

15 Novembre 2023
Roberto Perrone
Foto

Roberto Perrone protagonista a BookCity Milano

14 Novembre 2023
Locandina di invito all’incontro “Dove vai Europa?”
Foto

Dove vai Europa?

6 Novembre 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Unione Europea
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Pnrr
    • Patto di stabilità
    • Inflazione
    • Auto elettriche
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist