La preghiera del mattino (2011-2017)

Primarie Roma. La (comica) verità sui numeri gonfiati dal Pd

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Il Corriere della Sera oggi offre un sapido articoletto di Monica Guerzoni in cui si tenta di spiegare «il (maldestro) tentativo dei democratici di gonfiare in corsa i dati delle primarie» del centrosinistra celebrate a Roma il 6 marzo. Un pasticcio (con le famose «migliaia di schede bianche» spuntate «tra la sera e la mattina» e «poi calate a furor di commenti indignati», ricorda la cronista) che ha contribuito a “sgonfiare” subito l’effetto della vittoria incassata dal candidato di Matteo Renzi, Roberto Giachetti.

[pubblicita_articolo]L’OSSESSIONE. Spiega il Corriere che il partito del premier aveva fissato una precisa asticella per valutare l’accettabilità dell’evento in termini di partecipazione: «Roberto Morassut (principale sfidante di Giachetti, ndr) lo aveva dichiarato apertis verbis prima della sfida: “Un’affluenza sotto i 50 mila votanti sarebbe imbarazzante per il Pd”». Così quella cifra, scrive la Guerzoni, è diventata una «infelice suggestione» che si è fissata nella testa dei dem al punto da renderli «ossessionati dall’ansia dei numeri». E l’ossessione, si sa, in quanto a capacità di offrire cattivi consigli è perfino peggio della fretta.

IL PANICO. Infatti, prosegue l’articolo, «alle 11 di domenica il commissario Orfini telefona a Giachetti e Morassut» per diramare «entusiasmo» tra le milizie. «Ci sono file in tutti i seggi», dice. E spara: i votanti alle primarie sono «già ventimila». Commenta la giornalista del Corriere: «Il dato, al quale il Pd si è impiccato per tutto il giorno, si rivelerà sovrastimato di parecchio. Alle ore 15 infatti Morassut viene a sapere dai suoi che le schede non sono, a quell’ora, più 18 mila». Mentre un paio d’ore più tardi «i votanti sono circa 30 mila». Altro che 50 mila. A quel punto Morassut se ne infischia dell’entusiasmo suggerito da Orfini e «lancia l’allarme con un comunicato in cui giudica insufficiente la partecipazione».

LA TOPPA. Alla sera, giunto il momento fatidico di smontare seggi e gazebo, il ras renziano del Pd romano (il solito Orfini) ci riprova. Chiama di nuovo Giachetti e Morassut: «Ragazzi, forse ce la facciamo a toccare quota 50 mila… Sarebbe un bel risultato per tutti». Domanda del Corriere: «Un invito a chiudere un occhio sui numeri, per il bene della ditta?». Chissà. In ogni caso, «la sinistra non ci sta, teme trucchetti a vantaggio di Giachetti e chiede ai vertici del Pd di diffondere i dati seggio per seggio».

Ed ecco il gran finale della cronachetta:

«Girava l’idea di aggiustarsela», conferma sottovoce un deputato renziano in Transatlantico. E spiega il suo imbarazzo: «Una volta queste cose le sapevamo fare. Se il Nazareno diceva che dovevamo arrivare a 50 mila era 50 mila, punto. E certo non si veniva a sapere».

Foto Ansa

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5 commenti

  1. giuliano

    tutte le elezioni dal 1945 ad oggi, la sinistra le ha abbondantemente truccate, diciamo almeno un 5% sottostimando

  2. Nino

    Quando c ‘erano il PCI e la DC certe cose non accadevano (o almeno se accadevano erano segreti ben conservati)

  3. Rolli Susanna

    Ma ‘ste robe succedono solo in Italia? Ditemi, per favore…

  4. Sebastiano

    “Oggi le Comiche” è in replica anche a Napoli.



    Redaziò, posso scrivere almeno questo, visto che gli altri commenti sono stati cassati?

    1. Rolli Susanna

      No, no si può cassare Sebà, è un mito!

I commenti sono chiusi.