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Peter Boghossian: «Per favore non chiamateli “liberal”»

Di Piero Vietti
18 Ottobre 2021
Parla il professore che ha fatto di tutto per svergognare (da sinistra) l’omologazione intellettuale nelle università americane. Finché si è dovuto arrendere all’intolleranza politicamente corretta anche lui

«Gli studenti della Portland State University non vengono educati a pensare. Piuttosto, vengono addestrati a imitare la certezza morale degli ideologi. Facoltà e amministrazione hanno abdicato alla missione di ricerca della verità dell’università e guidano invece l’intolleranza verso idee e opinioni diverse. Questo ha creato una “cultura dell’offesa” in cui gli studenti hanno paura di parlare apertamente e in modo sincero». C’è un problema nelle università americane, e la recente vicenda di Peter Boghossian, professore di Filosofia alla Portland State University, in Oregon, costretto a dimettersi perché non allineato al clima del suo ateneo, illumina alla perfezione il problema di una sinistra illiberale che negli anni ha permeato luoghi di educazione, giornali e istituzioni con un pensiero politicamente corretto e “buono” ma intollerante, e che ha trovato nell’ideologia woke la sua realizzazione più totalitaria.

Criticato principalmente ...

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