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Su Atlantico quotidiano Michele Marsonet scrive: «Ciò spiega perché Pechino, nonostante il parere contrario formulato dal Tribunale internazionale dell’Aja, continua a considerare le acque del Mar Cinese Meridionale come cosa propria, respingendo ogni tentativo di garantire la libertà di navigazione in questo tratto di mare così strategico. A fronte di tale situazione, la US Navy progetta di smantellare 19 navi da guerra entro il 2025, inclusi alcuni sommergibili atomici (un settore in cui gli Usa hanno ancora il predominio). In cambio è previsto il varo di soli sei nuovi vascelli nello stesso periodo».
Gli Houthi d’intesa con gli iraniniani minacciano il Mar Rosso, gli Hezbollah non senza qualche appoggio cinese puntano ad Haifa. La guerra per i mari dai tempi di Tucidide tende ad anticipare le guerre di terra. Forse Olaf Scholz ed Emmanuel Macron dovrebbero accorgersi che il pericolo per democrazie occidentali non nasce dai conservatori europei per quanto criticabili e da emendare...
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