Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Per fare sviluppo nei paesi poveri serve qualcosa di più di uno slogan

Dal Bangladesh in Italia un viaggio costa dai 4 ai 10 mila dollari: chi vive nella miseria non potrà mai permetterselo. È il progresso economico a stimolare la migrazione

Alfredo Mantovano
23/07/2017 - 1:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

povertà-immigrazione-ansa

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Come tutti gli slogan, “aiutiamoli a casa loro” dura il tempo della polemica mediatica e non lascia nulla di concreto. A differenza di altri slogan, ha ricorrenti e residue capacità di suggestione, se il suo ultimo rilancio ha conosciuto eco – e divisioni – pure in ambito ecclesiale. Non è nuovo: quando Renzi era presidente del Consiglio lo ha tradotto nella proposta, formulata poco più d’un anno fa alla Commissione europea, del Migration compact, sintetizzabile nell’incremento degli aiuti economici e finanziari attraverso eurobond agli Stati di provenienza dei migranti in cambio di controlli più efficaci alle frontiere. Se ne è parlato in più di un vertice europeo, ma non si è andati oltre la chiacchiera.

Se si vuole che “aiutiamoli a casa loro” oltrepassi la dimensione dello slogan, il punto di partenza sono i profughi, quella fetta di migrazione che fugge da persecuzioni o da guerre. Consideriamo l’Eritrea, dal cui territorio proviene, insieme con la Nigeria, un numero significativo di persone che poi sbarcano in Italia: poiché dal 1993 essa è sottoposta a un regime totalitario che organizza la repressione interna, come funzionerebbe l’aiuto in loco? L’Unione Europea si farebbe comunicare l’iban del presidente a vita Isaias Afewerki? O invierebbe una propria missione – che è immaginabile verrebbe accolta a braccia aperte – per controllare la destinazione degli aiuti?

La corruzione dilagante
E la Nigeria, al cui interno vaste aree sono sottratte al controllo del governo e occupate da Boko Haram? Il Migration compact verrebbe adoperato per convincere la comunità di un villaggio in prevalenza cristiano ad abbellire le proprie case, o per indurre i capi di Boko Haram a fare i buoni e a non costringere alla fuga chi non accetta la sharia? Vogliamo parlare della Somalia, o del Mali, o dei tanti territori dai quali chi decide di andarsene lo fa perché altrimenti viene ucciso o, se donna, sottoposta a violenze e schiavizzata? Dunque, “aiutiamoli a casa loro” non vale per i potenziali destinatari dello status di rifugiati o della protezione internazionale, che sono all’incirca un terzo di chi arriva.

LEGGI ANCHE:

migranti messico

La Corte suprema gli dà ragione, ma sui migranti Biden non ha risolto nulla

4 Luglio 2022
Marcia dei profughi ucraini a Varsavia per ringraziare dell’accoglienza in Polonia

Che cosa è più “europeista”, la concretezza di Varsavia o le chiacchiere di Capalbio?

30 Giugno 2022

Per gli altri, un rapporto 2016 di Concord Europe, un articolato network di Ong che si occupano di migrazioni, insieme con non pochi studi sul tema, segnala che i più poveri in realtà non sono i più propensi a emigrare. Un viaggio dall’Africa centrale o dal Bangladesh in Italia costa dai 4 ai 10 mila dollari americani: chi vive nella miseria non se lo può permettere neanche dopo una vita di lavoro e di risparmio, mentre è riscontrato che lo sviluppo sociale ed economico tende a stimolare la migrazione invece che a ridurla. E poi non sempre l’aiuto allo sviluppo viaggia sui binari del freno alla migrazione irregolare: Haiti o la Cambogia sono fra le nazioni col minore reddito pro capite al mondo, ma non si segnala presenza di loro cittadini nei dati sull’immigrazione. Questo deve indurre a fermare gli aiuti nei loro confronti?
Due ulteriori elementi vanno considerati. Nemmeno nei paesi di massiccia provenienza di migranti irregolari privi di regimi totalitari tutto fila liscio: corruzione e iniqua distribuzione delle risorse esistono; siamo sicuri che gli aiuti andrebbero a destinazione e non verrebbero distratti per consolidare le élite al potere? Si inserirà fra gli aiuti l’apertura in loco di una filiale dell’Anac? Si potrebbe condizionare i fondi al loro effettivo uso per lo sviluppo: ma questo fa mettere in conto l’avvio di un contenzioso infinito e senza esiti, se i controlli ambiscono a essere seri.

La parabola del Fondo di Bruxelles
Il secondo dato è che già nel 2015 la Commissione europea ha istituito il “Fondo fiduciario per l’Africa”, avente come primo obiettivo avviare «programmi economici che creano opportunità di lavoro, in particolare per i giovani e le donne, con un’attenzione particolare alla formazione professionale e alla creazione di micro e piccole imprese». Il Fondo doveva disporre di 2,8 miliardi, ma finora gli Stati dell’Unione hanno reso disponibili solamente 378,5 milioni di euro. Alla luce di questa esperienza, si immagina di rilanciare il Fondo? Non è il caso di verificare prima la volontà politica comune di farlo funzionare? Tutto questo non per demolire un’idea, senza peraltro indicare le alternative, che pure ci sono e andrebbero vagliate. Solo per concludere che la realtà è un po’ più complessa dello slogan.

Foto Ansa

Tags: immigrazionepovertà
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

migranti messico

La Corte suprema gli dà ragione, ma sui migranti Biden non ha risolto nulla

4 Luglio 2022
Marcia dei profughi ucraini a Varsavia per ringraziare dell’accoglienza in Polonia

Che cosa è più “europeista”, la concretezza di Varsavia o le chiacchiere di Capalbio?

30 Giugno 2022
Rivolta a Malmö, Svezia

Svezia a ferro e fuoco. Troppo facile incolpare solo l’islamofobo

21 Aprile 2022
Bombardamento russo a Kharkiv, Ucraina

Così l’isteria sul clima ha distratto il mondo dalle catastrofi reali

7 Aprile 2022
Bambino malnutrito, Kenya

Date ai paesi poveri da mangiare, non assurde politiche climatiche

19 Dicembre 2021
La copertina di settembre 2021 di Causeur

La Francia alle prese con il Grande Ribaltamento demografico

9 Settembre 2021

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il centro è troppo ristretto per diventare l’ago della bilancia
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il cardinale Jozef Tomko, collaboratore di sette papi
    Angelo Bonaguro
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Pian della Tortilla, Novella degli scacchi, Le campane di Nagasaki
    Miber
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Amici e lettori in Sardegna, sabato a Sassari si ricorda Luigi Amicone

11 Agosto 2022
Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist