Pell è ancora in isolamento e non può recitare né la Messa né il breviario

Di Leone Grotti
27 Marzo 2019
Le condizioni in carcere del cardinale sono state rivelate dal suo ministrante John Macauley. Perfino il cardinale Nguyen Van Thuan, incarcerato per 13 anni dal regime comunista del Vietnam, poteva dire Messa con poche gocce di vino
epa07397757 Cardinal George Pell arrives at the County Court in Melbourne, Australia, 26 February 2019. Australia's most senior Catholic Cardinal George Pell was found guilty on five charges of child sexual assault after an unanimous verdict on 11 December 2018, the results of which were under a suppression order until being lifted on 26 February 2019. EPA/ERIK ANDERSON AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

Il cardinale George Pell si trova ancora in una cella di isolamento in una prigione dello Stato di Victoria, in Australia. L’ex tesoriere vaticano è stato condannato a sei anni di detenzione per abusi sessuali su due ragazzini in un processo pieno di falle e definito da molti come una «caccia alle streghe». Il cardinale ha fatto ricorso e la richiesta di appello dovrebbe essere esaminata a partire da giugno.

NON PUÒ NEANCHE LEGGERE IL BREVIARIO

John Macauley, che è stato ministrante del cardinale, ha descritto le condizioni in carcere di Pell durante un’intervista all’emittente americana Ewtn. Al conduttore della trasmissione “The World Over”, Raymond Arroyo, ha spiegato che l’ex arcivescovo di Melbourne passa in isolamento nella sua cella 23 ore su 24. Le autorità del carcere hanno proibito a Pell di celebrare la Messa e anche di tenere e leggere il breviario. Il cardinale doveva essere trasferito in una prigione di minima sicurezza dopo la condanna, ma il provvedimento non è ancora stato adottato.

«Sono francamente scandalizzato dal fatto che il cardinale si trovi in isolamento», ha dichiarato. «Non solo non può celebrare la Messa, perché in cella è vietato avere del vino, ma non può neanche concelebrare la Messa per i detenuti. Inoltre gli hanno vietato di pregare il breviario, cosa che ha fatto ogni giorno negli ultimi 55 anni».

AUSTRALIA PEGGIO DEL VIETNAM

Ai detenuti in isolamento, infatti, è concesso solamente di avere una Bibbia o un Corano, ma non il breviario. Macauley ha descritto questa decisione come «una pena aggiuntiva». L’atteggiamento delle autorità carcerarie australiane è rigido oltre ogni criterio di buon senso, soprattutto se si considera che a Pell basterebbe avere una goccia di vino e una goccia d’acqua per celebrare la Messa. È noto infatti che il cardinale Francesco Saverio Nguyen Van Thuan, detenuto in carcere dal regime comunista vietnamita dal 1975 al 1988 per 13 anni, nove dei quali in isolamento, ha potuto recitare la Messa tutti i giorni utilizzando poche gocce di vino e d’acqua. A Pell non sono state concesse neanche queste.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

[liga]

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.