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Il 25 giugno il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha affermato che le forze di sicurezza hanno sventato un tentativo di colpo di Stato in cui è coinvolto un ecclesiastico, un’accusa respinta dall’opposizione, in un contesto di forti tensioni tra il governo e la Chiesa apostolica. L’anno scorso Galstanyan aveva guidato un movimento di protesta contro Pashinyan, accusato di aver ceduto dei territori all’Azerbaigian [Fonte: Internazionale].
Di seguito pubblichiamo la rubrica “Il Molokano” di Renato Farina contenuta nel numero di Tempi di luglio.
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Che sta succedendo nella mia (e anche vostra, ormai) Armenia? Non volevo scriverne, mi ripugna mostrare ai miei fratelli italiani le piaghe purulente di una guerra intestina che sta sconvolgendo l’animo del santo popolo di Dio d’Armenia. L’autorità dello Stato, nella persona del primo ministro Nikol Pashinyan, al governo dal 2018 sull’onda della “rivoluzione di velluto”, dopo aver deposto la spada contro l’invasore e genocida turco-azer...
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