Contenuto riservato agli abbonati

Il frontale tra Pashinyan e il suo “papa” che può spaccare l’Armenia

Di Renato Farina
01 Luglio 2025
Dopo aver deposto la spada contro l’invasore e genocida turco-azero, il premier l’ha impugnata di nuovo, ma non contro l’aggressore forestiero, bensì per tagliare la testa alla Chiesa armena
Il primo ministro Nikol Pashinyan con il Catholicos Karekin II tra giovani armeni (foto primeminister.am)
Il primo ministro Nikol Pashinyan con il Catholicos Karekin II tra giovani armeni (foto primeminister.am)

Il 25 giugno il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha affermato che le forze di sicurezza hanno sventato un tentativo di colpo di Stato in cui è coinvolto un ecclesiastico, un’accusa respinta dall’opposizione, in un contesto di forti tensioni tra il governo e la Chiesa apostolica. L’anno scorso Galstanyan aveva guidato un movimento di protesta contro Pashinyan, accusato di aver ceduto dei territori all’Azerbaigian [Fonte: Internazionale].
Di seguito pubblichiamo la rubrica “Il Molokano” di Renato Farina contenuta nel numero di Tempi di luglio.
* * *
Che sta succedendo nella mia (e anche vostra, ormai) Armenia? Non volevo scriverne, mi ripugna mostrare ai miei fratelli italiani le piaghe purulente di una guerra intestina che sta sconvolgendo l’animo del santo popolo di Dio d’Armenia. L’autorità dello Stato, nella persona del primo ministro Nikol Pashinyan, al governo dal 2018 sull’onda della “rivoluzione di velluto”, dopo aver deposto la spada contro l’invasore e genocida turco-azer...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati