Parlare di famiglia in pubblico è diventato pericoloso. Mantovano racconta la sua disavventura
Trattare di questi argomenti in pubblico, sia pure in una parrocchia, dev’essere uno scandalo: nei giorni precedenti monta la protesta. L’associazione LeA-Liberamente e Apertamente, scrive in una nota che «questo tipo di iniziative in una società democratica, laica e progredita siano lesive della dignità di tutte le persone, non solo omosessuali, in quanto sono occasione di incitamento all’odio, scorretta informazione e diffusione di un clima di terrore psicologico legato alle tematiche che riguardano le persone lgbt». E per questo organizza un “presidio”, contestualmente alla conferenza, cui aderiscono Agedo Lecce, Ergot Officine, Casa delle Donne, Rete Antirazzista, SEYF, DNAdonna, Arci Lecce, Circolo Arci Zei, Fermenti Lattici, DifferenteMente, Democrazia Atea, Alternativa Comunista: le ho riportate tutte per non fare torto a nessuno, anche se, passando nelle vicinanze del “presidio”, il numero di persone appare inferiore a quello delle sigle organizzatrici.
Verso la fine della conferenza, i rappresentanti di queste associazioni sono raggiunti da esponenti di area antagonista e di centri sociali: a differenza di quanto accaduto in altre circostanze e in più d’una veglia delle Sentinelle in piedi, qui la polizia è presente in forza e tiene a distanza i contestatori; tutto si svolge con tranquillità.
Ho sempre ritenuto una benevola provocazione la frase di Chesterton del 1905: «fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate». Non avrei immaginato che si concretizzassero: dire in una sala pubblica che la famiglia è quella fondata sul matrimonio fra uomo e donna riesce solo se fuori la porta c’è la polizia in assetto antisommossa! Al posto delle spade ci sono i manganelli, ma la sostanza è identica.
Riempie di amarezza che, mentre a poche centinaia di chilometri a 21 persone è tagliata la testa solo perché sono cristiani, dalle nostre parti c’è chi si preoccupa di prendere una scala per sporcare la Vergine; non c’è incompatibilità fra cattiveria e idiozia: quando si prende di mira il simbolo più dolce della nostra fede, Colei che è madre anche di chi non crede, vengono alla mente le parole di papa Francesco sul sentimento che segue l’offesa rivolta alla propria madre.
E non è l’unico paradosso: chi usa questi sistemi, o da essi non si dissocia, e anzi crea le premesse perché si realizzino, viene invitato a tenere corsi di educazione al genere all’interno delle scuole, magari utilizzando i libretti diffusi dall’Unar. Al contrario, chi propone nelle scuole l’educazione alla sana affettività deve sottoporsi a Tac e pet di democraticità, e spesso non gli viene fatto superare l’esame. Viva i nuovi diritti!
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24 commenti
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La Verità è viva. Noi siamo più che vincitori. Avanti così Alfredo.
Ma il nichilismo oggi corrente è il nichilismo gaio, nei due sensi, che è senza inquietudine (cioè cerca una sequenza di godimenti superficiali nell’intento di eliminare il dramma dal cuore dell’uomo) e che ha il suo simbolo nell’omosessualità (per il fatto che intende sempre l’amore “omosessualmente”, anche quando mantiene il rapporto uomo-donna)».
Il giudizio è antropologico, non etico: il nichilismo gaio “non vedendo” la differenza, anche sessuale, come segno dell’altro, rischia di concepire l’amore come puro prolungamento dell’io (appunto “omosessualmente”).
Tale nichilismo è esattamente la riduzione di ogni valore a “valore di scambio”; l’esito borghese massimo, nel peggiore dei sensi, del processo che comincia con la prima guerra mondiale. Il peggiore annebbiamento che il nichilismo genera è infatti la dissoluzione di ogni traccia di valori che non siano strumentali l’esatto opposto dell’umanesimo, il colonialismo gender.
Sono contrario a ogni gesto vandalico, ma è anche vero ch i simboli del cristianesimo sono da lungo u tempo usati come armi contundenti contro le persone gblt…. Forse siete anche voi ad offendere quelle effigi, magari involontariamente.
Non vedo perché ammettere che Dio possa non essere né uomo ne donna ma incarnare tutti i sessi e le sessualità sia di perse una bestemmia
Solidarietà a mantovano e al parroco che deve riparare ai danni di chi pensa che democratico sia solo il suo pensiero
Nino, è qualcosa di più sofisticato della mamma idiota sempre incinta: fosse solo questione di idioti non varrebbe nemmeno la pena di riportare la notizia.
La Madonna inbrattata e gli insulti a Mantovano sono figli di una certa cultura.
E’ una cultura che ha due connotati: irragionevolezza e violenza.
Irragionevolezza.
In tutto il dibattito sulle unioni civili/legge_40, non mi stancherò mai di ripetere che è sorprendente che SOLO la chiesa e i cosidetti bigotti (ciellini, sentinelle, Giovanardi etc.etc.) difendano il punto di vista dei minori.
Quindi l’ovvia verità che è meglio che ci sia una figura maschile e femminile, che progettare un figlio orfano di padre/madre con l’eterologa, incentivare il commercio di seme e gameti con la stepchild sia CONTRO i minori sembra quasi una cosa da sovversivi.
Violenza
C’è la violenza “di velluto” (quella più pericolosa perchè non è sfacciata e immediatamente smarcherabile):
sindaci che se ne fottono e vanno contro prefetti e ministro cercando di costruire un precedente e forzare la mano al legislatore.
Corte costituzionale che smonta pezzo per pezzo con discutibili motivazioni leggi confermate pure da referendum.
La violenza idiota, quella smaccata: sentinelle insultate, Madonne imbrattate, convegni impediti….
ma almeno è smaccata combatterla è facile.
Bene Nino, ora pensa all’islamismo (io direi islam) e a quello che succede nel mondo:
Irragionevolezza (una religione che sta diventando benzina per chi ci vuole riportare nella barbarie) e violenza.
Anche qui violenza di due tipi: smaccata (taglio la testa, impicco, brucio), subdola.
Subdola come i tribunali della sharia negli USA, subdola come cercare di imporre la KAFALA in italia (in ratifica al senato), subdola come quelli che pretendono di imporre la loro cultura e ti fanno passare per razzista se dici no.
Quindi Nino, meglio vedere le cose per quello che sono: è più, molto di più di qualche donna idiota sempre incinta.
Se noi accettiamo o minimizziamo questa violenza, questa irragionevolezza e ci arrendiamo a quattro cretini armati di bomboletta spray ( o siamo troppo indulgenti con loro… …colpa della poveretta idiota), quando i problemi grossi arriveranno (manca poco, sono sull’altra costa) saremo già fottuti in partenza.
Andrea con la vostra solita scorrettezza intellettuale confondi adozioni, uteri in affitto e matrimonio gay. Sono tre leggi e tre concetti separati. I violenti siete voi che non a caso i gay li bruciavate vivi non vi limitavate a scrivere delle frasi offensive sulle loro case
Luca… …scorrettezza intellettuale?
Se TU scrivi MATRIMONIO allora TU intendi proprio MATRIMONIO.
Con tutti gli annessi e connessi, compresa la possibilità di adottare.
Almeno pondera bene prima di replicare così non ti impicchi (metaforicamente) alle tue stesse parole.
andrea è ovvio da tanto tempo che la legge sul matrimonio gay e quella sull’adozione prenderanno strade diverse e si discuteranno in ambiti diversi. se proprio vuoi parlare di adozione puoi correttamente parlare di step child adoption, verso la quale non vedo proprio cosa si possa dire di male, visto che uno dei due è già genitore, l’latro coniuge del genitore e abituale datore di cure!
Luca guarda troppi film di Dario Argento,e confonde poi i propri incubi con il reale !
Andrea !!! Ma fai quasi tenerezza a rispondere all’untuoso Nino su questo argomento !
Dico io, saprai che è perfettamente a conoscenza di tutto ciò che gli scrivi !
E’ proprio il minimizzare quello che cerca !
Non so se perdo più tempo io a rispondere al mio troll poveraccio o tu al sempre viscido Nino ! 🙂
( si ride per non piangere, eh ! hai perfettamente ragione ad essere preoccupato e ti vedo sempre più lucido ! )
Pensa che pure la legge Scalfarotto inizia farmi schifo perchè ormai ho la certezza che se passa intaseranno i tribunali con valanghe di cause pretestuose.
Però almeno le mie certezze sulla scuola paritaria lasciamele: non vorrai mica farmi morire democristiano, vero?
Che ti devo dire, Andrea, mi pare che sia stato il ministro Berlinguer a qualificare come pubblica la scuola paritaria, non un democristiano !
Già proprio Berlinguer , un nome una garanzia, non è così ?? Si consoli Giovanna, siamo in democrazia… Con la Costituzione più bella del mondo (?)
ma nino sarei io?
io non voglio minimizzare nulla ma solo perlare di un argomento alla volte e evitare la solita confuzione.
tre temi tre discussioni diverse : adozione gay, matrimonio gay e utero in affitto o si parla di uno o di un altro
Sì concordo,é segno di debolezza ma quanto é pericolosa per sé e per la società,la convivenza civile tutto ciò…in fondo i veri talebani sono loro e ce li abbiamo in casa,non c’é sostanziale differenza da quelli dell’altra riva del Mediterraneo.La cosa un po’mi preoccupa ma,aldilà di ciò che,giustamente,ha detto il Papa dobbiamo,debbo fortificarmi nella mia fede-a questo serve la Quaresima-per essere comunque pronto!
La madre degli stolti è sempre incinta, si sa …
Eh già, questo proverbio è di una comodità immensa. Pensa che lo usarono anche quando le BR erano appena agli inizi. E lo stanno usando anche ora per svariate situazioni (dalle incursioni banditesche ai convegni sulla famiglia, di cui ormai è proibito pure parlare, fino alla ripetizione ossessiva che isis, o boko haram o al qaeda o qualunque altra sigletta, non è islam). Salvo poi scoprire che di figli ne ha fatti parecchi e che non sono esattamente una minoranza.
Massima solidarietà a Mantovano, ma è chiaro che è un segno di debolezza del mondo LGBTetc: solo con le intimidazioni si può costringere la gente a credere che due più due non fa quattro…
Concordo in pieno con Cisco.
E non mi capacito di come sui media questi militanti lgbt siano onnipresenti e presentate come personcine amorevoli e innocue, anzi piene d’ammmmore, intervistati massicciamente senza alcun contraddittorio che sbugiardi la violenza intrinseca della loro menzognera posizione !
Violenza intrinseca, che prima o poi si estrinseca.