Parlamento Ue boccia il nuovo Trattato: «Pericoloso e inutile»

Di Redazione
19 Gennaio 2012
Il Parlamento Ue approva una mozione per sollevare dubbi sul nuovo Trattato che dovrebbe essere firmato dagli Stati membri il 30 gennaio. «Si rischia di fissare un'Ue a due velocità», dicono. Oggi attesa nuova versione del testo

“Un trattato «pericoloso» oltre che «inutile». Il Parlamento Europeo esprime la sua forte perplessità e preoccupazione per il nuovo testo sul ‘Patto di bilancio’ imposto da Angela Merkel al summit del 8 e 9 dicembre, e che il 30 gennaio dovrebbe ricevere il via libera dei 26 Stati membri firmatari. Con una mozione approvata con 521 sì su 695 votanti alla plenaria di Strasburgo, i parlamentari sollevano dubbi perché «l’obiettivo chiave potrebbe essere raggiunto meglio e in maniera più efficace attraverso il normale sistema legislativo dell’Ue». Inoltre un accordo intergovernativo «rischia di fissare in maniera permanente un’Ue a due velocità», oltre ad avere un deficit democratico. Per questo gli eurodeputati chiedono che sia incorporato entro 5 anni nei trattati Ue” (Avvenire, p. 8).

“Inquietudine ha ribadito anche il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso. «Non dobbiamo creare nuove governance e nuove strutture che porterebbero a una spaccatura con gli Stati membri che vorranno aderire in futuro», ha avvertito. Preoccupa però anche l’insistenza quasi ossessiva della Germania sull’aspetto dell’austerity, non a caso ieri Barroso ha avvertito che «senza crescita non superiamo la crisi». La presidenza danese cerca di mediare: il nuovo patto di bilancio, ha detto a Strasburgo il premier di Copenaghen Helle Thorning-Schmidt, «è neceessario», tuttavia «l’austerità deve combinarsi con le misure per crescita e occupazione»” (Avvenire, p. 8)..

Berlino, però, non cede. A quanto si apprende, proprio gli ammorbidimenti nella disciplina di bilancio della terza bozza, discussa la scorsa settimana non piacciono affatto alla Germania, così come a Jorg Asmussen, membro tedesco del board della Bce. «L’annacquamento» del testo sarebbe per Berlino la risposta peggiore alla crisi. La questione sarà affrontata dai ministri delle Finanze lunedì e martedì a Bruxelles, per poi approdare al tavolo dei leader il 30. Per oggi è attesa una nuova versione del testo” (Avvenire, p. 8).

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